Quella situazione lo imabrazzava, lui stesso si imbarazzava da solo nel semplice essere lui.
Contorto ma sincero.
Il fatto che la rossa sembrasse così posata, consapevole in ogni posizione, lo faceva andare nel pallone ancora di più.
Si sedette cercando di non assumere pose rigide. "Come stai? Al ha detto che hai la febbre."
Rose indicò lo stomaco, sopra giaceva una borsa calda. "Conseguenze del ciclo, niente che non sia abituata ad affrontare."
Quello era un argomento insolitamente sicuro per Scorpius.
Amelia, da brava figlia di Daphne Greengrass in Zabini, non si era mai sentita in imbarazzo a parlare con lui del suo ciclo mestruale e, crescendo, le figure femminili con cui passava più tempo avevano tutte il gene Weasley, non proprio pudico.
Si rilassò, inclinò la testa permettendosi di osservarle il volto. "Non mi sembra normale, cos'altro hai?"
Solo quando la vide ammorbidire i muscoli e il volto Scorpius si rese conto che lei non era sempre rilassata e consapevole, semplicemente non l'aveva mai vista in una situazione confidenziale per poter distinguere la differenza.
Il fatto che ora avrebbe saputo farlo gli fece perdere un battito. Idiota, pensò.
"Mi si abbassano le difese immunitarie, perciò la febbre è un abitué.", era lui a possedere il grigio negli occhi eppure più lei parlava con lui, con gli sguardi incastrati tra loro, più la vedeva sciogliersi come ghiaccio sotto i primi raggi caldi di marzo. "Ormai ci sono scesa a patti, cinque giorni al mese vado avanti per inerzia."
"Hai provato ad andare da Madama Chips? E sicuramente colpa di qualche carenza."
Arricciò il naso. "Non mi piacciono i guaritori, o qualunque figura rilegata alla cure."
"Perché?", il tono lamentoso lo fece ridere ma si trattenne.
"Perché non mi fido.", l'eloquenza nello sguardo di Scorpius la spinse a dover continuare. "Insomma, come puoi ricordarti tutto ciò che hai studiato dopo decenni? È impossibile."
Quando lui aprì bocca lo bloccò con un gesto della mano. "Non provarmi a dire che l'esperienza fa tanto, magari una cosa che hai affrontato quarant'anni fa non la riconosci perché te la sei dimenticato o non ti è rimasta in mente. Non mi fido, preferisco soffrire."
Quella volta non ci riuscì, sbuffò una risata a voce così bassa che non seppe neanche se lei l'avesse notata. "Quindi non andrai mai da un Guaritore? Non prendi pozioni?"
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No Morgana, io passo
FantasyForse, Rose Granger - Weasley saprebbe spiegare cosa significhi avere un Malfoy che si fida completamente di te, nella maniera più pura e assoluta. Lorcan Scamander potrebbe raccontare quanto sia difficile vedere oltre la facciata di egocentrismo e...