"Domanda.", esordì Hugo, osservandoli perplesso.
"Risposta.", Frank non gli diede il tempo di concludere l'interrogativo.
"Punto di fine periodo.", diede il suo contributo Louis.
Il rosso roteò gli occhi al cielo. "Idioti.", incrociò le braccia al petto. "Questa è l'idea più stupida che vi sia mai venuta e, fidatevi, sono tante le vostre idee stupide.", si passò una mano tra i ricci rossi. "Voi stessi siete stupidi, non capisco cosa io faccia in mezzo a voi, potrei essere espulso per colpa vostra!"
"Stai ingigantendo troppo le cose."
"Non ti hanno espulso l'anno scorso, perché dovrebbero farlo per una cosa del genere."
Li guardò male. "Dovevano espellere quindici ragazzi, siamo stati tutti graziati perciò perché stiamo mettendo a rischio la nostra vita scolastica? Se viene fatto un quarto richiamo prima delle vacanze di natale io a casa non ci posso mettere piede, lo capite?"
"E allora vai."
"Ciao."
"No, adesso tutti insieme ce ne andiamo saltellando e spargendo amore per la scuola."
"Hugo tu non capisci-"
Il Granger-Weasley lo interruppe. "No Frank, effettivamente non capisco perché invece di essere nel tuo letto, al calduccio, sei qui pronto a far saltare il dormitorio di Wood quando già siamo stati ripresi, non lo capisco e non lo voglio capire perché il mio cervello non vuole abbassarsi tanto da dover concepire concetti ottusi e senza un briciolo di intelligenza perciò, prima che io perda la pazienza, e che si presenti qui il Ministro della Magia in persona, da noi conosciuta come mia madre, per strozzarci a mani nude, io suggerisco di andarcene, ora."
Il grifondoro lo guardò male. "Il perché non ti è dato saperlo e non per tutti quei paroloni che hai detto ma perché l'ho deciso io.", mise in chiaro. "E se tu sei tanto codardo da volertela dare a gambe, vai pure."
"Non sono un Grifondoro o un Serpeverde, puntare sull'orgoglio non ti farà magicamente raggiungere i tuoi obiettivi. Ho ragione, orgoglio o non orgoglio, perciò mi sembra scontato che si farà ciò che ho detto io.", schioccò la lingua contro il palato in un gesto tremendamente familiare a quello della sorella.
"Non sei il leader, non facciamo come dici tu."
"Neanche tu lo sei."
"Hugo sei la persona più antipatica che io conosca sulla faccia della terra.", si lamentò come un bambino a cui venivano tolte le caramelle, non credeva veramente a quello che diceva.
Finiva sempre così tra loro.
Hugo era la mente. Nonsontante avesse gli occhi rivolti spesso più verso il cielo che per terra, era il punto stabile del gruppo. Fermo e deciso cercava spesso di riportare i suoi, ormai irrecuperabili, compari sulla retta via.
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No Morgana, io passo
FantasiaForse, Rose Granger - Weasley saprebbe spiegare cosa significhi avere un Malfoy che si fida completamente di te, nella maniera più pura e assoluta. Lorcan Scamander potrebbe raccontare quanto sia difficile vedere oltre la facciata di egocentrismo e...