16.

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Dopo un po' guardai l'orologio di Justin che aveva sul polso
Mezzogiorno, avevamo fatto la colazione fuori insieme.
Era diverso, qualcosa lui cambiò quando dissi 'si'
Era divertente, più sorridente di prima e anche comprensivo

Entrammo in casa e salimmo in camera mia

- a cosa stai pensando?- chiese Justin sedendosi sul letto e si sdraiò accanto a me
-te, sei cosi allegro- dissi sorridendo
Okay, un po' imbarazzata lo ero.
- merito tuo- prese la mia mano baciandola come un gentleman
Baciai il MIO ragazzo.
Era cosi strano pensare che stessi con un ragazzo.
-Madison- sentii una voce, mi staccai e vidi Josh alla porta

Mi guardò deluso e scioccato
-oh mio dio, Josh io-
- sei una stronza -
Si alzò Justin
-attento come parli stronzo- usò il termine come mi aveva chiamato Josh
Bloccai Justin
- ti posso spiegare -
- non spiegarmi niente, ho lasciato la mia ragazza per te- urlò- sei una troia- continuò
Sentii una coltellata al cuore.

-ora basta- Justin si arrabbiò, cercò di passare ma non ci riuscì, c'ero io davanti

-  parliamone - dissi
-no - urlò - ti ho detto cosa provo per te e tu vai colui che ti ha picchiato e insultato? Io ti ho scelto, io ti ho preso, io ti ho curato, io ti ho abbracciato per primo quando lui ti insultava- disse tutto ad un fiato rinfacciando ogni cosa che lui faceva per me
-mi stai rinfacciando di quello che avevi fatto per me?-
- ti sto dicendo che ero presente quando lui invece ti picchiava- mi guardò negli occhi - io ti amo -
-adesso è mia- disse Justin
-lo vedremo Bieber- guardò Justin
-sei fortunato, ti sei salvato grazie a lei bastardo- disse Justin - ma non pensare che passerai liscia -

-smettetela - urlai
-io me ne vado- disse Josh
-bravo, vai vigliacco -
-Justin smettila- guardai Josh- Josh non andartene - pregai

Ma era troppo tardi, uscii dalla stanza e dopo un po' sentii la porta dell'ingresso sbattere molto forte

-Questo bastardo non entrerà più in casa mia- disse guardando dalla finestra per poi uscendo dalla mia stanza
Uscii dalla stanza
Lo inseguii
Entrammo in camera sua
Cercava qualcosa nel suo cassetto
-Justin -
-Justin cosa? Madison quel coglione vuole che noi due ci lasciamo -urlò, dopo un po' si calmò- mi vuoi?- chiese
Lo guardai confusa per la domanda che aveva fatto
-si, ma non capisco cosa c'entra-
-bene, c'entra eccome piccola, se resterai con lui non ci sarà più un noi. Se resterai con me, dovrai dimenticarlo- disse
-Justin io non posso, è un mio amico-
Rise
- infatti, ti ha dato della troia-
-guarda che anche tu mi hai chiamato così-
-perché non ti conoscevo abbastanza - disse
Forzai una risata
-tu non mi conosci. Ci proviamo? Okay, è un buon inizio per conoscersi e tutto, ma che tu dici di non parlare con lui no-
-smettila, ti stai comportando come una bambina- disse nervoso per poi accendendosi una sigaretta
-senti chi parla- dissi
-non provocarmi- mi puntò il dito
-sennò che fai? Mi picchierai di nuovo?-
Mi guardò furioso
-esci da questa cazzo di stanza o ti ammazzo - disse minaccioso avvicinandosi, puntò il dito verso la porta- adesso - urlò

-è incredibile sai? Dici che vorresti essere il mio ragazzo e provare ad essere piu compressivo ma alla fine, rovini sempre tutto - dissi per poi andarmene
Perché era cosi difficile?
Non potevamo stare insieme.
Era evidente che non riusciva a stare calmo e parlare civilmente.
Per lui ero una bambina, ma si sbagliava di grosso.
Presi i miei vestiti che avevo preparato ieri, per fortuna non erano usciti dalla busta.
Non potevo rimanere qui, presi anche i miei soldi e li misi in una busta nera mettendo in un'altra busta
Uscii dalla stanza e stavo per scendere quando sentii una mano bloccarmi
Le lacrime cominciarono a scendere
-Dove stai andando?- chiese guardando le buste
- vado via. Se resterò tu mi picchierai e so che lo farai- dissi piangendo - tu non potrai mai conquistarmi, non in questo modo - asciugai le lacrime
- non andartene- Si mise davanti per non farmi scendere - non voglio litigare con te- disse appoggiandosi la mia fronte con la sua.
Mi accarezzò la guancia e l'altra mano prese le buste

-Justin non funzionerà - dissi addolorata
-funzionerà, come hai detto tu, ci proveremo -
Mi baciò a stampo
-e se non funzionerà?- chiesi
-farò il modo che funzioni piccola. Mi dispiace, ero incazzato con Josh. Non ho niente con te-

Era incredibile, prima era calmo, poi mi voleva ammazzare e adesso voleva provarci?
Mio Dio, e poi ero io quella difficile?

-ti porterò fuori a cena- disse sorridente - non preoccuparti non andiamo in un posto elegante, metti dei pantaloncini o quello che vuoi - prese il telefono e digitò il numero
- chi stai chiamando? - chiesi confusa
Alzò un dito il segno che dovevo aspettare e rimanere in silenzio. Asciugai le mie lacrime
-hey amico- parlò al telefono, prese le mie buste e se ne andò in camera sua
Restai lì, come una cretina.
-Justin?- bussai la sua porta

Dopo 5 minuti, finalmente aprì la porta
-preparati piccola, stasera si esce - mi stampò un bacio
- dove andremo?- lo guardai confusa
- sorpresa piccola, sorpresa- mi spinse verso in camera mia

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True love? || JUSTIN BIEBER & ARIANA GRANDE || COMPLETATADove le storie prendono vita. Scoprilo ora