Ho sentito bene? E no bello mio.
-No - dissi allontanandomi da lui- Io non farò un cazzo. Sono qui per i miei soldi. Il mio compito è essere la tua finta fidanzata, non sono una troia- spingendolo - stronzo di merda - lo guardai disgustata.
Prima di riaprire la bocca e dire altro mi ritrovai a terra con il sangue che colava dal naso.
Mi aveva dato un pugno
-sei impazzito? - urlai
Si mise sopra di me a cavalcioni, mi diede due schiaffi e un altro pugno sulle mie povere guance
Si alzò e tirò calci nella pancia per poi sputarmi sopra- non parlarmi più in quel modo brutta puttana, sei fortunata che non posso spaccarti la faccia.- urlò
Dalla mia bocca uscii un gemito di dolore.
E ancora una volta piansi per il dolore allucinante
Spesso mi picchiavano dandomi schiaffi perché non mi allontanavo da loro ma fino a qui, non era mai successo-Sei un mostro- dissi - hai picchiato una donna, mi hai picchiata, fai schifo- mi alzai lentamente
Rise, lo fulminai con lo sguardo
-tu donna? Ti prego, sei una troia. Una donna sarebbe molto sexy e anche educata, tu sei una spazzatura- disse
Mi spinse verso il letto e va via.
Rimasi sul letto scioccata e traumatizzata
Non volevo stare qui, era un inferno con lui.Andai in bagno per pulire il viso, avevo una ferita sul labbro inferiore, e nell'occhio comparve un colorito rosa.
Un livido
La mia guancia rossa per gli schiaffi. Il naso usciva molto sangue.
Appena finii di pulirmi il naso, sentivo il dolore alla pancia
Guardai verso in basso e vidi che anche lì era rosso.Mi guardai allo specchio per l'ultima volta e uscii dal bagno
Misi la maglietta con le maniche corte e un jeans.Bussarono alla porta, mi alzai istintivamente e cominciai ad avere paura
-si può?-
Josh
Josh entrò e subito mi buttai tra le sue braccia.
-Hey- ricambiò l'abbraccio- che succede? - mi allontanò pochi centimetri - oh mio dio, che ti è successo? Chi è stato?- il suo tono sembrava cosi preoccupato
Scossi la testa
-sto bene- stupide lacrime, abbassai lo sguardoLui mi rialzò guardandomi dritto negli occhi
-Chi è stato?- domandò, e questa volta aveva il suo sguardo arrabbiato
-Justin- tremai solo a nominarlo
-Cosa?- urlò
- ti prego non urlare, non andartene. Resta con me ti prego- abbracciai Josh.-Va bene, sono qui, non avere paura. Sono qui con te- mi baciò la fronte
Sorrisi a quel gesto.***
20:30
Scherzava moltissimo con me, Josh era un vero amico, mi aveva curato le ferite, nessuno aveva fatto questo per me
Josh era il mio primo amico.
Gli raccontai tutta la mia vita e lui sembrava davvero attento.Una signora entrò, immaginai che fosse una cameriera
-Signorini, la cena è pronta- sorrise
- Finalmente! Sto morendo di famee- disse felice Josh
-non ho fame- forzai un sorriso
Ignorò la mia risposta
Prese la mia mano e scendemmo velocemente.
Lasciai la sua mano, si girò verso di me
Risi la faccia che aveva fatto- come ti sei permessa di lasciarmi la mano Madison Allie Gilbert!- disse il mio intero nome facendo finta di essere offeso .
Diedi un bacio sulla guancia e riprese la mia mano
-dove mangiamo?- chiesi confusa
-nel retro della casa- sorriseLa porta dell'ingresso si aprì ed era lui, il mostro che mi aveva picchiato
Restò a fissarmi per poi abbassando la testa
Josh non disse una parola ma si vedeva che era ancora arrabbiato
-andiamo- sussurrai prendendo la sua mano
Uscimmo
A tavola c'erano persone che non conoscevo a parte Ryan che era seduto con una bionda.
-Ragazzi e ragazze lei è Madison - mi presentò Josh sorridente
-Ciao Madison -dissero tutti insieme
Ridacchiai
-ciao a tutti - salutai imbarazzata
Uscì Justin, mi prese il braccio e mi stampò un bacioSgranai gli occhi per il suo gesto
-vedo che avete conosciuto la mia fidanzata-
Restai pietrificata
Perché mi aveva baciato?
-vorrei parlare con la mia fidanzata, voi mangiate senza di noi- disse
Guardai Josh in cerca del suo aiuto ma non mi vide, era occupato a guardarlo malePrese il mio braccio e andammo nel salotto
Restammo in silenzio
Lo guardai facendo tre passi all'indietro
Parlò lui per primo-Senti, dimentica quello che è successo oggi- disse imbarazzato
-cosa?- balbettai
Grattandosi la nuca, sospirò
-è stato un incidente, io, ehm, credo di aver esagerato- disse
- credi?- alzai un sopracciglio -Mi stai chiedendo scusa?-
Rise
-io ? Io non chiedo scusa a nessuno tesoro -- Se ti scusi accetterò il piano. Voi avete bisogno di me, giusto?-
- no, non ho bisogno di te, posso trovarmi un'altra puttana, tu non sei niente- disse freddo-e allora andrò via- dissi
Fece uno sguardo confuso
-che?- balbettando - che vuoi dire?-- non ho sentito le scuse, mi hai picchiata, hai detto che non sono niente, d'altronde è la verità. E non c'era bisogno che me lo dicesse un perfetto sconosciuto. Ed io devo dimenticare quello che hai fatto oggi? - guardai il ragazzo in modo tale per far capire che ero seria- non funziona cosi, ti sto aiutando e sai qual è la cosa buffa? Perché non so cosa devo fare. Farei di tutto pur di avere anche 20 dollari- cominciai a piangere senza preoccuparmi se lui mi prendesse in giro o meno
-Mettiti al posto mio, prova a non sentire l'affetto dei tuoi o un tuo parente. Prova ad essere abbandonati fin da neonato. Prova a crescere per quattordici anni in quel maledetto orfanotrofio quando le suore ti picchiano fino allo svenimento solo perché non hai fatto il letto o aver buttato una stupida penna senza farlo apposta o un ritardo. Prova a non avere amici. Prova a stare fuori morto di freddo e senza un tetto sopra la tua testa e frugare nell'immondizia o rubare al supermarket- dissi tutto ad un fiato, caddi a terra.
Lui si mise in ginocchio
-voglio essere felice, voglio un futuro migliore, voglio affetto da qualcuno che amo, non ho mai avuto un abbraccio da nessuno-Senza rendermene conto Justin mi abbracciò e restai allibita dal suo gesto
Scusate se è corto, ma mio cugino ieri ha cancellato il terzo capitolo che era quasi pronto e ho dovuto farlo corto.
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True love? || JUSTIN BIEBER & ARIANA GRANDE || COMPLETATA
FanficLa trama Madison Allie Gilbert, una ragazza senza tetto. I suoi genitori l'avevano abbandonata all'orfanotrofio Quando aveva compiuto 14 anni prese il coraggio di scappare. Adesso si trovava in una zona delle strade di Los Angeles cercando dei poch...