Give me all your love now
'Cause for all we know
We might be dead by tomorrowDay five
"Louis?" Harry si bloccò sul posto, fuori dalla porta della sua stanza, quando vide Louis lì davanti a parlottare con sua madre con un'espressione seria sul viso.
Un'espressione totalmente opposta rispetto a quella con cui l'aveva lasciato la sera prima, in quello stesso posto, dopo la loro serata in spiaggia. Infatti, dopo essersi lavati sotto le docce (Louis fortunatamente si era rimesso il costume, una volta che si fu ripulito del gentile omaggio, chiamato così da lui, lasciato da Harry sulla sua gamba), erano tornati sotto l'ombrellone, il più grande aveva steso sulla sabbia un telo che si era portato dietro, e, usando la borsa come cuscino, aveva fatto stendere Harry con la testa sul suo petto. Si erano poi infilati una cuffia a testa e, mandato il messaggio ad Albert l'autista con l'orario per andare a prenderli, erano rimasti accoccolati per tutto il tempo che rimaneva loro in quel modo, Harry che, ad ogni frase romantica delle canzoni nelle loro orecchie, attirava a sé il volto di Louis e lo baciava delicatamente.
Ad un certo punto si erano ritrovati ad avere troppo freddo per rimanere solo in costume, per cui si erano infilati solo la maglietta. Avevano realizzato solo dopo diversi minuti che Louis non era arrivato in spiaggia con una camicia e Harry con la t-shirt di una band punk, ma ci avevano riso su e basta, senza scambiarsi di vestiti, inspirando entrambi, senza farsi vedere dall'altro, i loro odori di cui la stoffa era impregnata.
A Harry, un paio di volte, erano anche venute le lacrime agli occhi, probabilmente a causa dell'atmosfera e del fatto che non avrebbe mai più potuto passare una notte così insieme a Louis, musica e abbracci e baci sul collo e fra i capelli, ma poi Louis lo sentiva tirare su col naso o tremolare tra le sue braccia e, semplicemente, stringeva la stretta su di lui, accarezzandogli il braccio o la schiena, intrecciando le loro gambe, e a Harry passava. Il "passargli", però, era momentaneo, perché i pensieri tristi non se ne andavano dalla sua testa e, anche cercando di rivivere i ricordi belli, le uniche cose che si affacciavano nella sua mente erano i mesi invernali a Manchester, lui a guardare fuori dalla finestra, mentre avrebbe dovuto pensare a studiare qualsiasi cosa avesse scelto di studiare, e a ripensare a Louis, il ricordo della sensazione della sua pelle sotto le dita che andava svanendo di minuto in minuto.
Sapeva che anche la tristezza era momentanea, quella che stava provando in quel momento e quella che avrebbe provato per qualche mese dopo quella settimana a Cannes, ma Louis era stato il primo ad accorgersi e ad interessarsi davvero a lui, non solo per la parte romantica del loro rapporto, ma perché riteneva conoscere Harry un piacere, perché lo considerava interessante e, come aveva detto? Meraviglioso.
E, onestamente, Louis d'inverno non se lo immaginava, lo considerava come parte integrante dell'estate, un raggio di sole sfuggito dalle mani di Apollo, la sua pelle abbronzata e gli occhi del colore del mare. Però Harry era una persona che si affezionava subito alle persone che mostravano interesse nei suoi confronti e vedere Louis tutti i giorni per quattro giorni, sentirlo vicino in modi che non pensava potesse provare sulla sua stessa pelle con un'altra persona, e poi non vederlo più dalla sera alla mattina, non sarebbe stato qualcosa di facilmente ignorabile. Louis era il centro gravitazionale dell'orbita di chiunque lo conosceva, non un dettaglio che trascuri come un giocattolo ottenuto troppo rapidamente.
Quindi, Harry era abbastanza terrorizzato dal tornare in albergo, perché a quel punto si sarebbe messo a dormire e, appena aperti di nuovo gli occhi, il fatidico ultimo giorno sarebbe ufficialmente cominciato. E sarebbe finito senza il pensiero di Louis a cullarlo nell'oscurità della notte, ma nel sedile posteriore destro della sua auto con le occhiaie a espandersi sotto le sue ciglia e talmente tanta tristezza momentanea nel petto che anche le lacrime sarebbero rimaste intrappolate dentro di lui.
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Sailing to be free - L.S.
FanfictionPer Harry, quella a Cannes sarebbe stata una tipica vacanza in famiglia di una settimana: stanza d'hotel condivisa con sua sorella, animatori invadenti, ragazzini strillanti e, soprattutto, la tipica cotta estiva. Quello che differenzia questa cotta...