"Perché vuoi decidere tu dove andare in vacanza?" aveva sbuffato Harry con le braccia conserte, seduto sul letto della camera di Louis.
"Perché ho trovato un lavoro che mi piace subito dopo essermi laureato e, se permetti, vorrei anche usare i soldi bene. Che c'è, non ti fidi di me?"
"No, è che... Vienna..."
"Ci andiamo a Natale e faccio programmare tutto a te, visto che so che ti piace essere organizzati a modo tuo. Ma ti prego" Louis aveva sporto il labbro inferiore, "Fai scegliere a me quest'estate."
"Cos'hai in mente, mh?" Harry aveva inarcato un sopracciglio, non riuscendo a trattenere un sorriso divertito.
"Io? Proprio niente" Louis aveva scrollato le spalle, assottigliando le palpebre. Poi si era alzato in piedi e, dopo avergli dato un bacio sulla fronte, gli aveva chiesto, "allora, di pranzo cosa vuoi?"
In quel momento, dopo un risveglio traumatico alle cinque del mattino, con i ventisette gradi del 14 agosto a soffocare tutte le persone rimaste a terra, erano su un aereo diretto per la Francia del Sud, Harry con i capelli legati in uno chignon disordinato e una faccia sconvolta e Louis con un sorriso vittorioso a fargli brillare gli occhi.
E, beh, probabilmente molti di voi si saranno soffermati su quello chignon disordinato, quindi sarebbe meglio fare qualche passo indietro. Vi ricordate il giorno del trasferimento di Louis? Erano passati quasi tre anni da quel giorno, due e undici mesi, per la precisione. Quella settimana il loro primo appuntamento ufficiale era andato molto bene, Harry era scoppiato a piangere solo un paio di volte e, fortunatamente, non in pubblico: quando lui e Louis erano usciti dal ristorante, mano nella mano e guance rosse, erano andati a fare un giro nell'Heaton Park, le stelle e i lampioni a fare luce e gli immancabili auricolari nelle loro orecchie e, appena si erano seduti su una panchina, era partita una delle canzoni che il più piccolo aveva aggiunto alla playlist di Louis in uno dei giorni in cui la sua mancanza era diventata quasi soffocante. E Harry ci aveva provato, a trattenersi, davvero. Ma Louis gli aveva circondato le spalle con il suo braccio e aveva preso ad accarezzargli col pollice la guancia e Harry aveva semplicemente appoggiato la fronte sulla sua spalla e si era abbandonato a una fila di singhiozzi liberatori.
Louis era riuscito a fargliela passare recitando i versi delle canzoni in modo a dir poco ridicolo, gesticolando come un forsennato e attirando su di sé gli sguardi allibiti dei passanti. Ma aveva ottenuto ciò che contava, ossia che Harry sorridesse di nuovo, poi avevano iniziato a baciarsi come due ragazzini emozionati alla prima relazione e, appena prima che la situazione diventasse troppo bollente, si erano presi per mano ed erano corsi a casa di Louis. (Quando si erano richiusi la porta alle spalle erano talmente sfiancati dalla corsa, durata poco più di mezz'ora e alternata a passi lenti e baci frenetici dati sul ciglio della strada, che si erano calmati abbastanza da rimanere in salotto per passare un po' di tempo con i coinquilini di Louis. Harry si era presentato a tutti e due con un sorriso timido, le guance imporporate per la sensazione della mano del più grande aggrappata costantemente al suo fianco. Sembrava volesse chiarire ai suoi amici quello che era già abbastanza palese e Harry lo adorava, per questo.)
La mattina dopo, Louis lo aveva riportato da sua madre con la maglia al contrario e qualche segno rosso che ne sbucava fuori e lei, dopo aver lanciato a Harry un'occhiata della serie ne parliamo dopo, aveva invitato i due a sedersi a tavola e aveva preparato loro la colazione, chiedendo come fosse andata la serata e cosa avessero mangiato. Louis l'aveva anche aiutata a sparecchiare e Anne aveva rilassato le spalle al vederlo così volenteroso di aiutare. Harry infatti sapeva che sua madre si stava sforzando di non mostrarsi troppo protettiva nei suoi confronti e le era grato per la chance che stava dando a Louis, ma soprattutto era grato a Louis per cercare di farle capire, ogni volta che ne avesse l'occasione, che Harry era in buone mani.
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Sailing to be free - L.S.
FanficPer Harry, quella a Cannes sarebbe stata una tipica vacanza in famiglia di una settimana: stanza d'hotel condivisa con sua sorella, animatori invadenti, ragazzini strillanti e, soprattutto, la tipica cotta estiva. Quello che differenzia questa cotta...