Sogno Di Un'Attesa

20 5 0
                                    

Dattilografa delle mie carezze, gaudente cervello. 

Nel suo guscio blu di Persia chiazzato di fronde ordinate 

 e una massa di nuvole nervose, questo piccolo pianeta 

 è tutta una dichiarazione, un linguaggio che ha le tue lettere, 

messaggere del corpo lucido come l'immagine di una divinità. 

Il sogno ora appare concreto: sbarbaglio di foreste scintillanti 

e qualche ape pensosa nel favo ottagonale. Nella città, 

assediata ad ogni metro da un silenzio tombale, 

mi è logico attendere una qualche presenza sopra lo sfibrato 

scalpo di un covone. E lì pensai, le ginocchia strette 

fino alla colonna del collo: ma quanto rassomiglio ad una pietra, 

priva di forze, mentre il tempo indebolisce la durezza 

del cuore degli avidi e svolge la luce in un continuo 

giallo, viola, azzurro e di nuovo giallo. 

Ovvio che lei non verrà da alcun luogo.

PartenoneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora