Cielo, Quale Cielo

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Il cielo si accende in un lampo, 

spalanca l'occhio plissettato sulla salamandra, 

bimba macchiata di giallo, crollano le foglie sul dorso 

come un castello di carte. Ed è di nuovo in giro. 

Non è tipo da litigare con la gente. 

Un sacco epocale di ditteri dormienti. 

Ognuno ha il suo memoriale di emozioni 

nella pancia: claudicanti e integri esserini 

che lavorano e depongono le uova. 


Coraggio. Le volpi annusano la fossa 

col naso a lucernario. Il solito occhio spalancato. 

Le zampe hanno già mosso altrove 

le intenzioni dell'albero e dell'acqua. 

Tutto ciò lesina nella nostra società razionale, 

è pane azzimo. Un animo levigato fino all'osso 

ha ormai perso la sua porosità 

e prima di essere scalfito nuovamente 

domanderà al cielo chi è più astio. 

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