Alice cercava di impegnarsi in istituto e distrarsi la sera con le amiche, ma Claudio le mancava tantissimo... ogni tanto visto che aveva le sue chiavi andava nel suo appartamento e gironzolava tra quelle stanze, sembrava che lui dovesse spuntare all' improvviso da un momento all' altro, lui le aveva detto che poteva anche dormire lì se la faceva stare meglio, invece per lei era peggio svegliarsi da sola in quel letto e poi si annoiava, invece nel suo appartamento in affitto c' erano Cordelia ed Erika che la distraevano con le loro chiacchiere e spesso battibecchi... e poi ogni tanto veniva Silvia che cercava di non farla pensa al suo CC. Ma ora lei aveva un pensiero fisso nella mente... era da tempo che aveva lo stomaco sottosopra, le davano fastidio gli odori, tra cui quello del caffè soprattutto la mattina, con annesse nausee che la portavano a rimettere... sulle voglie non si voleva soffermare troppo, quelle le aveva sempre avute... all' inizio aveva pensato ad un virus, ma ora era sempre più ricorrente il pensiero che fosse incinta, anche perché pensava a quella pillolina che le era rimasta nel blister... non aveva contato male, ne aveva saltata una ed ora presumibilmente i sintomi erano dovuti ad una gravidanza e non all' influenza... non ci voleva pensare, ma più il tempo passava e più questa ipotesi era reale... non si decideva a fare il test e non ne aveva minimamente accennato né a Claudio, né a nessun altro... pensava che non parlandone questi sintomi sarebbero passati e sarebbe stato un nulla di fatto, invece persistevano... si decise ad un certo punto a parlarne con la nonna, ma non era cosa al telefono, perciò una domenica scappò a Sacrofano sperando che nessun altro ci andasse e lì vuotò il sacco... la nonna sarebbe stata comprensiva ed avrebbe saputo cosa fare... prima di andare da lei aveva comprato un test in farmacia, finalmente aveva avuto il coraggio, non poteva rimandare ancora. Fino all' ultimo sperò che fosse negativo, invece uscì la scritta... sei incinta... non c' era da sbagliarsi... era una cosa così bella, ma non era il momento giusto, con Claudio lontano e lei con due anni di specializzazione davanti... che doveva fare ora? Intanto scoppiò in lacrime tra le braccia di Amalia.
Devi dirlo a Claudio.
Ora non me la sento... e poi voglio dirglielo da vicino, non al telefono.
Allora va da lui.
Magari fosse così facile...
Alice essendo una specializzanda non aveva i giorni per andare, doveva aspettare che le dessero delle ferie, avrebbe potuto andarci dopo un mese... e lei si decise ad aspettare quel momento... sarebbe stata di quattro mesi, forse gli avrebbe potuto dire anche se era maschio o femmina... ed avrebbe dovuto dirlo anche agli altri, in istituto lo avrebbero scoperto prima o poi, nonostante il camice... e soprattutto dirlo alle sue amiche... non era riuscita a parlarne neanche con Silvia che era la sua migliore amica... le avrebbe dato sicuramente addosso... come Claudio le diceva, era stata la solita distratta e pasticciona. Ed infatti è quello che le disse Silvia quando Alice glielo rivelò ad occhi bassi.
E non fare quella faccia da vittima ora... ormai è successo.
Come lo dico a Claudio?
Come lo dicono tutti, mica ti ammazzerà? Se hai paura diglielo per telefono.
No che non ho paura... è solo... che è colpa mia.
Una parte di colpa ne ha anche lui, visto che non ha usato il preservativo, mi meraviglio... preciso com' è.
Era l' ultima notte insieme.
Devi ricordarti che eravate in due, anche se l' assenza della pillola è stata fondamentale.
Non girare il coltello nella piaga.
In questo sei brava da sola.
Come brava era Alice a procrastinare le decisioni, così rimandò all' infinito il momento di parlarne con il diretto interessato, con la scusa di dirglielo da vicino. Eppure aveva una bella notizia da dargli, aveva scoperto alla visita dalla ginecologa che non aspettava un bambino, ma nientedimeno che due, erano gemelli. Non se l' aspettava visto che nella sua famiglia c' era stato un salto di due generazioni, gli ultimi erano stati i nonni... e dalla parte di Claudio non sapeva niente, lui aveva fatto solo pochi accenni della sua famiglia. Alla visita c' era andata con Silvia che la prendeva in giro in continuazione...
A Conforti gli verrà un infarto, due in un colpo solo.
Mentre la nonna Amalia era contenta, avere due pronipoti da coccolare. Con Marco e quella Lara non se ne parlava... ma meglio così, lei non la sopportava, sperava che si lasciassero.
Claudio intanto era entusiasta del suo lavoro, del tutto inconsapevole di quello che succedeva a Roma, ma ultimamente aveva notato qualcosa di strano in Alice, innanzitutto non premeva più per la videochiamata, si accontentava della classica telefonata serale con messaggi durante la giornata... e si meravigliò non poco quando lo avvisò imperturbabile che alla scadenza dei due mesi non sarebbe andata da lui... le avevano affidato un progetto importante e non poteva muoversi... lui era contento che finalmente lei prendesse lo studio sul serio, ma giusto ora? Aveva proprio voglia di rivederla dopo tanto tempo, anche se a parole non glielo diceva... non sapendo che quella di Alice era una scusa, si sentiva male per le nausee e cali di pressione che la facevano svenire. Era impensabile prendere un aereo per volare da lui. Tutti le consigliavano di dirlo a Claudio, ma lei non ascoltava nessuno, era testarda peggio di un mulo. Mille volte Silvia pensò di fregarsi il numero di Claudio dal telefono di Alice e chiamarlo, ma lei non l' avrebbe mai perdonata. Poi tutto peggiorò quando Alice iniziò ad avere delle perdite di sangue che furono dichiarate dalla ginecologa come delle minacce di aborto... e le disse di stare a letto e non alzarsi... presumibilmente fino al parto. Ormai era impossibile andare da Claudio, non restava che rivelarglielo, come poteva mentire fino al parto? Solo che più il tempo passava più non aveva il coraggio di dirglielo... anche perché all' improvviso Claudio le disse che aveva iniziato progetti importantissimi, che lì lo stimavano ed aveva alte possibilità di restare in modo definitivo come direttore... avrebbe voluto tanto fare un salto a Roma, ma non poteva proprio spostarsi in quel periodo... avrebbe significato perdere di credibilità... si forse esagerava un poco, conosceva la mania di controllo e precisione di Claudio, ma non poteva rischiare di fargli perdere quel posto, anche se significava non averlo vicino, forse aspettare anche la nascita dei gemelli... era importante quel posto per Claudio, per la sua carriera, sarebbe stato un grande sacrificio mentire ancora e soprattutto non averlo accanto, ma era il prezzo da pagare per il supremo Conforti. Sapeva che Claudio sarebbe riuscito a diventare direttore e lei doveva aiutarlo, non farlo ritornare a Roma e perdere tutto... perché sapeva che raccontandogli tutto Claudio sarebbe ritornato da lei ed avrebbe mandato tutto all' aria... gliel' aveva promesso prima di partire che se lei avesse avuto bisogno lui sarebbe ritornato... e Claudio manteneva le sue promesse, ma lei non gliel' avrebbe permesso... soprattutto sapendola in un letto da sola... beh da sola no, c' era Cordi a farle compagnia... ed ogni tanto Marco accompagnava la nonna. Non voleva che Claudio perdesse quest' occasione si disse, non gli avrebbe detto niente, lo faceva solo per amore si confortò da sola... e lui avrebbe capito, non si sarebbe mai perdonata se Claudio per stare con lei avrebbe lasciato Madrid e perso tutto.
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L' allieva : per amore
FanfictionQuesta è l' ennesima storia su Alice e Claudio della serie l' allieva, frutto di un sogno avuto, così ho deciso di scriverlo. Io ho sognato naturalmente solo qualcosa, poche immagini, qui mi sono dilungata aiutata dalla mia fantasia. Questa storia n...