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Una settimana più tardi il dottor Styles annunciò bruscamente a Louis che l'avrebbe portato con sé nel suo giro di visite. Stavano finendo la colazione e lui aveva fretta perché doveva dare il cambio a Niall, che aveva fatto il turno di notte.

«Chi mi sostituirà in corsia?» domandò stupito.

«Poo. Ci sarà anche Liam. In caso di emergenza possono chiamare Niall.» Harry sorrise. «Non preoccuparti, non si sentirà la tua mancanza.»

«Grazie! Non è molto lusinghiero.»

«Non volevo essere scortese. A questo mondo nessuno è indispensabile. Ricordalo e sii umile.»

Louis ridacchiò. «Come posso montarmi la testa? Sono troppo consapevole della mia inesperienza. Durante il mio tirocinio ci hanno pensato le caposala a ridimensionarmi.»

«Hanno fatto bene. I giovani infermieri tendono a rizzare la cresta.»

«Anche i giovani medici!»

Harry annuì. «Sicuro. E anche quelli maturi. Be', basta con le chiacchiere. Và a informare Niall. Ti aspetto fuori fra dieci minuti!»

In un misto d'ansia ed eccitazione, Louis si precipitò in corsia. Niall rise quando apprese che Harry  portava Louis con sé.

«Sarà una bella esperienza» commentò. «Non preoccuparti per l'ospedale. Non è la prima volta che devo fare a meno di te e di Harry.»

«Che cosa posso mettermi?» domandò Louis.

Niall sbirciò il suo candido camice. «Quello che hai addosso va bene. Ma al tuo posto mi porterei anche un cappello.»

«A Penang ne ho comprato uno di paglia bianca.»

«Prendilo, allora. E non portare i sandali, metti delle scarpe. Potreste attraversare dei terreni paludosi.»

«E il corredo clinico? Devo preparare qualcosa?»

Niall scosse la testa. «Ci pensa Harry. È abituato a uscire solo. T'invidio! Vorrei essere al tuo posto.»

«In questo momento vorrei anch'io che tu fossi con me» confessò Louis.

«Non essere nervoso. Non ti mangerà! A volte è molto gentile.»

«Me l'hai già detto! Be', adesso devo andare. I dieci minuti saranno passati.»


«Monta!»  incalzò Harry quando lui corse verso la jeep. «Ci hai messo un anno.»

Seduto al volante in pantaloni bianchi e giacca a maniche corte, appariva freddo e padrone di sé. Portava lo stetoscopio nel taschino della giacca e altri strumenti nelle tasche laterali.

«Andremo prima dal paziente più lontano e visiteremo gli altri lungo la strada del ritorno» annunciò quando furono partiti. «Vedo che ti sei ricordato del cappello. Bravo. Non ti avrei rimandato indietro per prenderlo.»

«E se non l'avessi avuto?»

«Te l'avrebbe prestato Kiki. Il sole scotta più di quanto sembri. Non posso permettermi di perdere un'infermiere per un colpo di sole. Ne ho troppo pochi.»

«Perché non gliene inviano altri?»

«L'amministrazione è lenta come una lumaca. Tendono a dimenticarci. Mi fanno solo promesse. Continuerà in questo modo finché non accadrà qualcosa di grave. Allora ci rimprovereranno per la mancanza di personale.»

«Spero che non arriveremo a questo punto» replicò Louis aggrappandosi al sedile.

Harry guidava a velocità sostenuta sulla strada accidentata e lui veniva sballottolato da una parte all'altra.

The Jungle Primary » l.s.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora