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Il nome Scarlett non le venne affidato per caso.
Alla sua nascita, non appena neonata, dovette seguire un intervento chirurgico al cuore. Il sangue non circolava regolarmente e l'attesa avrebbe potuto soltanto peggiorarla. Quella sul petto, è solo una delle tante cicatrici che il suo corpo ospitava. Ognuna di esse riportava alla mente eventi insoliti del suo passato. All'altezza del ginocchio era ben visibile una ferita, ormai chiusa, procurata dal Democane da cui ha tentato di fuggire. Il ricordo rendeva ancora vivo il bruciore di quel momento. Senza l'aiuto di Steve, suo fratello Dustin e le loro tecniche di medicazione, molto probabilmente avrebbe rischiato di poter abbandonare l'uso della sua gamba destra. Solo dopo una lunga settimana di riposo e menzogne rivolte a sua madre, riguardo alla sua mancata presenza scolastica, Scarlett riuscì a riprendere a camminare adeguatamente. Quella che, invece, occupava il suo braccio sinistro, era dovuta ad una caduta da skateboard. Conoscere Max Mayfiel fu letteralmente un'impresa estenuante per la ragazza. Quando la chioma fiammeggiante fece capolino ad Hawkins, tre anni prima, i suoi piccoli amici - compreso Dustin - persero totalmente la propria lucidità. Ammaliati dall'atteggiamento apparentemente duro e ostile di Max, i ragazzi erano pronti a qualsiasi mossa pur di mettere in mostra se stessi. Scarlett, spinta dalla sua irrefrenabile curiosità, tentò di scoprire cosa rendesse così magnetica la nuova arrivata. Tutto sarebbe stato più semplice se Max le avesse dato occasione di conoscerla. Ogni suo gesto sembrava mettere alla prova la pazienza della castana. Così pensò che, per capirla, Scarlett avrebbe dovuto immergersi completamente nel suo mondo: osservare le circostanze nella stessa maniera in cui era Max a farlo. Un pomeriggio di ottobre, dunque, decise di seguirla al parco. Scarlett intuì che una delle passioni della più piccola fosse proprio lo skate, difatti suo mezzo di trasporto. Per impressionarla, e per capire cosa Max provasse nel sentirsi trascinare da quattro ruote, prese in prestito uno di quegli aggeggi da un ragazzino di passaggio. Dopo essersi beccata un verso di disapprovazione da quest'ultimo, Scarlett fece un bel respiro, per poi darsi una spinta netta con la gamba. Inizialmente la sensazione di star andando nella giusta direzione, la ingannò. Non trascorsero due minuti che il suo corpo scivolò sul suolo, a suon di risate dello stesso bambino a cui apparteneva quel pezzo di legno. Avrebbe riso anche lei, se dal suo braccio non fosse colato così tanto sangue. Fu in quel momento che Max le si avvicinò, calandosi alla sua altezza, leggermente preoccupata alla visione di quelle gocce rossastre. Una scheggia trovò rifugio nella pelle di Scarlett, che Max tentò di rimuovere senza procurarle altro dolore. Le fasciò la ferita con una fascia per capelli, per poi invitarla a casa sua, con la speranza di poterla curare con più attenzione. Scarlett approfittò della proposta, accettando, e durante il tragitto diedero vita ad una lunga conversazione. A tratti divertente, date le loro piccole risate. Scoprirono di avere molte cose in comune, tra cui avere dei fratelli insopportabili.

Billy Hargrove.

Il fratellastro di Max, che Scarlett conobbe quella sera stessa. Un ragazzo di bell'aspetto, alto e dagli occhi ipnotici, dipinti di un azzurro violento. All'apparenza menefreghista ed egocentrico, privo di sentimenti e di calore umano. Billy è una delle cause principali della partenza di Scarlett. Lei conosceva quel lato buono che il ragazzo ha sempre, in qualche modo, cercato di nascondere. L'aveva vista nei suoi occhi, sentita sulla sua pelle, quella briciola di delicatezza che Billy non avrebbe mai concesso a nessuno. Costretto a vivere dietro una corazza di arroganza da lui stesso creata, pur di non mostrare le proprie fragilità. Eppure, nonostante le provocazioni che il ragazzo concedeva a Scarlett, nessuna di esse celava segni di malvagità, cattiveria. Non le avrebbe fatto del male, non l'avrebbe fatta soffrire. Billy vedeva in Scarlett la speranza di poter essere se stesso. Di poter ridere, piangere, divertirsi, senza la paura di essere giudicato. Credeva di aver trovato una persona giusta per lui, che combaciasse con il suo essere imperfetto. Ma era consapevole di non poter ritenere sua chi già appartenesse a qualcun altro. Steve Harrington divenne suo più grande nemico. Seguirono risse, sangue, lividi. Cose a cui Billy era abituato e in cui Steve, invece, non si era mai cacciato. E in quei momenti, il biondo fu consapevole del suo destino: a soccorrerlo non vi era mai nessuno. Nessuno che curasse le sue ferite, nessuno pronto a porgere del ghiaccio sul suo viso. Tutto ciò che voleva erano le attenzioni di una ragazza. Attenzioni che Scarlett regalava solo, ed esclusivamente, al suo migliore amico.

Con affetto, Steve Harrington. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora