Io, te e il mare

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Non vedo Mattia dal nostro secondo mesiversario, l'8 luglio e mi manca così tanto.

Vorrei trascorrere con lui tutti gli attimi possibili prima di separarci di nuovo, per molto tempo, troppo.

Ho deciso, quindi, di raggiungerlo a Rodi Garganico, anche se possiamo stare insieme davvero poco, almeno potrò toccarlo, baciarlo, sentire il suo odore, guardarlo sorridere per un po'.

Prima di correre lì però, chiamo Giulia, almeno cerco di capire dove si trovano.

"Ciao Giulia, scusami se ti disturbo. Vorrei venire lì per fare una sorpresa a Matti prima di tornare a Bergamo. Per te è un problema?"
"Ma Christian, certo che puoi venire, a lui farà tanto piacere ed io non vedo l'ora di riabbracciarti."
"Ok, allora parto fra poco. Ci vediamo lì."


Ci siamo, lo vedo, sdraiato sul lettino a prendere il sole. In realtà è lui il sole.

Cammino piano e, una volta arrivato alle sue spalle, gli copro gli occhi con le mani.

"Chi sei?"
Allora io gli sussurro all'orecchio: "Indovina."
"Oddio Christian, che diavolo ci fai qui?"

E mi salta addosso...Dio finalmente è di nuovo tra le mie braccia.

"Matti mi sei mancato tantissimo."
"Anche tu Chri, troppo, non so nemmeno spiegarti quanto."

Ho disperatamente bisogno di baciarlo, ma non posso, non con sua mamma seduta sulla sdraio davanti a noi.


Passano due ore, siamo stati sdraiati sul lettino, a raccontarci queste due settimane passate, anche se parliamo continuamente, con i messaggi, videochiamate, telefonate alle tre di notte.
Ma non mi stancherò mai di sentire la sua voce, di guardarlo concentrato a raccontarmi qualcosa, di vederlo sorridere per tutte le cose stupide che dico.





Siamo in acqua, devo baciarlo per forza, ma non posso, non ancora. Lui mi guarda mordendosi le labbra: " Quando hai intenzione di portarmi in un posto sicuro e baciarmi? No perché mi sto leggermente irritando, sembra che tu non ne abbia bisogno."
"Matti, spero davvero che tu stia scherzando, penso alle tue labbra da quando ho messo in moto l'auto per venire qui."
"Ok, allora che stai aspettando?"




Alla fine ho portato Mattia in una cabina, una di quelle che viene utilizzata per cambiarsi il costume o per cose così.
A Giulia abbiamo detto che andavamo a fare una passeggiata per il villaggio e vabbè, più o meno.


Smut

Siamo chiusi nella cabina e finalmente, mi sto perdendo nelle labbra di Mattia, nel suo sapore, nel suo respiro.

"Chri a me non basta, ho bisogno di fare l'amore con te, prima che te ne vai. Perfavore amore, voglio essere tuo adesso perché non so quando risuccederà."

E giuro, io avrei dovuto resistere, perché non è affatto normale fare sesso in una cabina, con le persone che passano continuamente, che potrebbero tranquillamente sentire e capire cosa sta succedendo ma, la richiesta che mi ha fatto Mattia con la faccia che ha fatto...io non avrei potuto assolutamente negargli niente.

E allora, gli tiro giù quel bellissimo costume e mi inginocchio, il pavimento è così scomodo ma ora come ora non mi interessa minimamente.

Inizio a pompare la sua erezione, poi avvicino la lingua alla sua punta rossa che già presenta i primi segni di cum; inizio a leccare e Mattia mi mette una mano sui capelli, tirandoli leggermente.

"Si Chri, così..."

E sentirlo gemere è una delle mie cose preferite, mi sto eccitando senza nemmeno toccarmi.

"Matti, scopami la bocca."

E lo fa...Dio sentirlo tutto per la gola non ha prezzo, vederlo perso, con gli occhi chiusi, il labbro incastrato tra i denti, perso completamente nel piacere che gli sto procurando.

Dopo altre spinte, mi guarda e, conoscendolo, so cosa mi sta dicendo...voglio sentirlo tutto, voglio sentire il suo sperma in bocca.

Così continuo per poco fin quando non mi viene in bocca, caldo e dolce, come il bimbo che ora mi sta guardando con gli occhi sgranati.

"Adesso voglio scoparti."
"Sì, ti prego."

Faccio per portare due dita nella sua bocca, così da prepararlo ma lui: "Scopami adesso, non serve che mi prepari...io, ehm, ieri sera ho fatto da solo. Mi mancavi e...ho pensato a te."

Eh Dio, Mattia mi ha appena detto di essersi masturbato pensando a me, da solo, nella sua camera da letto...mentre si penetrava con le dita pensava a me.

Potrei venire già così, senza bisogno d'altro.

Allora piano piano, entro dentro di lui, ma vedo che è tranquillo perciò con una spinta decisa entro completamente.
Lui inizia a gemere il mio nome ed io inizio a spingere, sempre con più forza, è così caldo...

"Dio Matti, sei così aperto per me, amore mio quanto sei stato bravo ieri sera."
"Sì Chri, solo per te, scopami il culo perfavore, forte amore come piace a me, tu lo sai."

Inizio a dare spinte sempre più decise, fin quando capisco di aver trovato il suo punto...lo sento da come sta gemendo il mio nome, lo vedo dalle mani che stringono il lavandino come se fosse l'unico appiglio per non precipitare.

Dopo poco, dopo altre spinte che mi hanno fatto girare la testa, io vengo dentro di lui e lui sul suo stomaco e un po' anche sul lavandino...che casino che abbiamo fatto.

"Si Chri, mi hai riempito così bene, penserò a questo quando sei lontano, al tuo sperma caldo dentro di me, sono pieno di te amore mio."
"Sì Mattia, Dio santo, sei pieno di me amore."
"Ti amo alla follia bimbo."
"Anche io amore ti amo, davvero tanto."


Usciamo dalla cabina dopo esserci sistemati e dopo aver tentato di eliminare il grido "sesso" dalle nostre facce.

Torniamo da Giulia, dicendole che la passeggiata era stata davvero bella...sì sul serio.

Mattia ha già il faccino triste perché sa che dovrò andarmene a breve ma non sa proprio tutto.

Così Giulia si allontana, sapendo che cosa dovrò dirgli dopo, lasciandoci nella nostra piccola bolla.

"Amore, sai parlare il portoghese?"
"No Chri, perché dovrei?"
"Allora vuol dire che una settimana in Portogallo dovrai arrangiati con l'inglese."
"Ma che stai dicendo?"
"Tua mamma mi ha dato il permesso eh...ti ho preso il biglietto per l'aereo, mi raggiungerai in Portogallo nella seconda settimana che starò lì, che dici?"
"Dico che ti amo alla follia e non vedo l'ora...sarà tipo la nostra prima vacanza insieme."
"Sì amore, non vedo l'ora che tu venga, voglio poter trascorrere un'intera settimana con te. Sappi che dormirai nella mia camera, che è solo mia e ha un letto matrimoniale, i miei non hanno detto nulla per fortuna. Inaugureremo anche il Portogallo."
"Eddai Chri non fare lo scemo...comunque devi andare vero?"
"Sì amore, ma tanto ci rivedremo tra un po' di giorni ok?"
"Ok ciao amore mio, ricorda che ti amo."
"Ti amo anche io e prendi un po' di lezioni di portoghese nel frattempo."








Note dell'autrice:
Ehi raga, i'm back. Spero vi piaccia questa storia. Oggi è l'8...chissà. Lasciate tante stelline vvb💘
Kissssss xxxxxxxxxxx

Dancing in the dark | os zenzonelliDove le storie prendono vita. Scoprilo ora