Diciotto

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[Allyson]

Appena il Reggente è stato pronto a ricevermi, insieme a mia nonna e Jack abbiamo attraversato la piazza, arrivando ad una casa più grande delle altre e qui mi è stato detto che sarei dovuta entrare da sola, perciò Jack è andato a cercare Wendy e Katherine, mentre io e mia nonna abbiamo attraversato la prima stanza appena dentro, come se fosse una specie di sala d'attesa e siamo entrate in una stanza più cupa, illuminata solo da candele con tante tende messe a decorare la stanza e vari oggetti magici su dei ripiani, ad esempio bamboline voodoo o statuine portafortuna.

Davanti a noi c'è un tavolino con un cuscino in terra su cui sedersi, perciò mi siedo a gambe incrociate, restando in attesa del Reggente con una grande ansia dentro di me, mentre la mia mente si fa mille viaggi mentali sui possibili esiti di questo incontro.

"La figliol prodiga che ritorna all'ovile" esordisce una voce maschile e dietro a delle tende compare un uomo di colore con un cordiale sorriso in viso, vestito in maniera normale, con jeans neri, giubbino dello stesso colore di pelle e sotto una maglietta bordeaux.

"È un piacere conoscere la nipote di Marilyn" dice sedendosi davanti a me dall'altra parte del tavolo.

"Lei conosceva mia madre?" chiedo con un po' di timore, visti i precedenti di mia madre.

Il Reggente sospira.

"Sì, Lauren. Tanto bella quanto pericolosa" risponde facendomi capire che probabilmente ci sono stati dei trascorsi tra lui e mia madre.

L'uomo si risveglia dai suoi pensieri e torna a rivolgermi il suo cordiale sorriso.

"Io mi chiamo Dominik e tu sei?" domanda.

"Allyson" rispondo e in seguito posa le sue braccia sul tavolo, rivolgendo i palmi delle mani verso l'altro.

"Cosa ti ha spinta a venire da me, Allyson?" domanda e perciò mi alzo la manica sinistra, posando il braccio sopra il suo destro, anch'io rivolto verso l'alto, mostrando il marchio.

"Oh....un problema che non si vede di certo tutti i giorni" commenta alzando l'altra mano, iniziando a passarla sopra il marchio con gli occhi chiusi per concentrarsi su qualcosa.

"L'Uroboro, il drago Nazca, tra le più antiche forme di malvagità del mondo, il simbolo dell'ottavo Stregone Nero" afferma facendo un quadro generale sul simbolo.

"Sei a conoscenza della mitologia sulle Linee di Nazca?" mi chiede e io annuisco, ma poi mi ricordo che ha gli occhi chiusi, così gli do la risposta affermativa a voce.

"Sono venuta per cercare un modo per toglierlo e mi è stato detto che l'Alto Reggente può farlo" aggiungo e subito sento Dominik mormorare.

"Sì, lo può fare, ma c'è una cosa che non ti hanno detto" mi avvisa riaprendo gli occhi e togliendo la mano dal marchio.

"Purtroppo la legge della Congrega vieta qualsiasi tipo di richiesta all'Alto Reggente da persone non appartenenti alla Congrega" mi informa e io mi giro verso mia nonna, che mi guarda dispiaciuta per non avermi informata su questo.

Mi verrebbe voglia di dirgliene quattro, ma mi rendo conto che forse si è lasciata prendere dall'emozione di vedere sua nipote anni dopo l'esilio di sua figlia.

"Non c'è un modo per entrare nella Congrega? Dopotutto è mia madre quella esiliata, non io" chiedo cercando una soluzione, ma il Reggente esita a rispondermi.

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