Cᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ 6

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Sono seduta sul divano di casa insieme a Kevin, abbiamo appena finito di cenare e manca ancora mezz'ora alle 21 e poi accompagnerò Mike e Dustin a scuola per vedersi con gli altri membri dell'Hellfire Club. La tv è accesa da circa un'ora e non smettono di trasmettere in onda il cartone preferito di Kevin che mi sta dando completamente alla testa.
<<Tesoro,perché non inviti più Steve a casa con noi?>>chiede mia madre.
Rimango immobile e impassibile alla sua domanda improvvisa. Sicuramente se dici che ho lasciato Steve e che mi ha tradito non mi crederà mai. Ama quel ragazzo, lo venere in tutto e per tutto e non potrebbe mai pensare a Steve in quel modo. Ingoio la saliva che si era incastrata nella mia bocca e mi alzo dal divano per andare a da lei e parlare tra mamma e figlia. Vedo che è appoggiata sul tavolo della cucina e sta bevendo un bicchiere di vino rosso. Mi avvicino a lei e prendo un bel respiro.
<<Quindi? Ti ho fatto una domanda tesoro>>aggiunge bevendo un sorso di vino.
<<Io e Steve ci siamo lasciati>>dico tutto d'un fiato senza fare troppi giri di parole. Mia madre quasi non si strozza con il vino e tossisce più volte.
<<È uno scherzo? Perché? Come? Quando?>>
<<No non è uno scherzo, Steve mi ha tradita ed io avevo tutto il diritto di lasciarlo e rompere la nostra relazione>>spiego.
<<Non ci credo, mi stai dicendo una cazzata>>afferma per poi bere di nuovo un'agonia speso di vino.
<<Perché dovrei dirti una cazzata?>>dico spazientita
<<Steve è un bravo ragazzo e non farebbe mai una cosa del genere, ci sarà stato un errore>>stavolta lo dice con più rabbia.
<<Un errore? Mi hanno dato una foto in cui era evidente il tradimento di Steve>>
Non posso crederci che sta prendendo le difese del mio ex ragazzo.
<<Anche se fosse non era un buon motivo per lasciarlo. I ragazzi a questa età sono in una fase ormonale ed è normale che succedano queste cose>>finisce il bicchiere di vino prosciugandosi tutto
<<Sei per caso impazzita? Sai il significato di "tradire", ci sono stata male lo vuoi capire>>quasi urlo le ultime sette parole.
Sto perdendo il controllo proprio come mia madre sta perdendo ogni ragione per essere arrabbiata.
<<La vita è mia e le decisioni per me le decido io, lo vuoi capire che ho una testa tutta mia e posso ragionare da sola>>sbotto con rabbia, poi proseguo<<sai cosa, ho capito io tuo giochetto, tu vuoi che io stia con Steve perché sai bene che lui ha tutto quello che ci serve e che non abbiamo, t-tu non adori lui, adori i suoi soldi>>.
La guardò con disprezzo ed i miei occhi quasi scoppiano per le troppe lacrime trattenute.
Non riesco a credere che io sia finita in questa discussione così ridicola con mia madre.
<<Ti proibisco di parlarmi in questo modo Victoria>>mi rimprovera mia madre come se fossi ancora una bambina per lei.
<<Tutto questo è assolutamente ridicolo, io-io me ne vado>>quasi balbetto per io nervoso. Prendo il mio zaino e le chiavi di casa. Kevin ci guarda litigare ogni giorno e si certo non voglio continuare questo teatrino davanti a lui, non voglio che abbia una brutta idea su di me. Apro la porta di casa mentre mia madre cerca di fermarmi ma senza un risultato.
Esco di casa ed entro in macchina.
<<Victoria,fermati! Torna immediatamente dentro casa!>>mi urla lei da fuori la porta. Apro la portiera della macchina, accendo il motore e sparisco dal via letto. Non sento più tranne che la radio dell'auto ed il motore acceso. Stringo una mano sul volante mentre guido, mentre con l'altra mi asciugo le lacrime per non presentarmi in quello stato da Mike e Dustin. Per fortuna sono uscita appena in tempo per andarli a prendere, così accelero e sfreccio verso casa Wheeler. Ho la testa altrove, penso solamente al comportamento egoista di mia madre, di Steve e stranamente ho m questo periodi ho anche Eddie nei mie pensieri. Da quando ho incontrato quel ragazzo, non ho mai smesso di incrociarlo fra i corridoi e persino in giro e credo che sia stato il destino a farmi vedere proprio Eddie subito dopo la mia rottura, come se lui avrebbe fatto qualcosa per aggiustare quello che sta succedendo nella mia vita. Adesso infatti, ancora non ci credo, sto andando a chiedere di un grande favore a lui, proprio a lui.
Supero alcune stradine e non appena appena vedo casa dei Wheeler, avviato davanti all'entrata di casa loro.
Suono il clacson dell'auto per far notare alla famiglia che la loro "autista personale" è arrivata. Vedo affacciarsi, suppongo, la madre di Mike e Nancy che non appena mi vede chiama suo figlio per farlo uscire di casa. Mike corre verso la macchina e si siede subito dei sedili posteriori, mentre la madre rimane sulla soglia della porta per salutarlo.
<<Grazie per esserti proposta di accompagnarlo>>mi ringrazia la madre di Mike con il suo perfetto abito rosa ed i capelli ben fatti. La tipica mamma perfetta che trovi nei film.
<<Di nulla signora Wheeler>>rispondo cordialmente per poi ripartire subito.
<<Come va Wheeler Junior? Felice di avermi in macchina?>>chiedo guardandolo dallo specchietto per poi riposare gli occhi sulla strada.
<<Ti prego smettila di chiamarmi Wheeler Junior>>si lamenta il ragazzino.
<<Ma come, è un nomignolo così adorabile>>aggiungo.
<<No, perfavore>>
<<E va bene, almeno sei felice di rivedermi?>>
Svolgo verso destra, mancano pochi metri a casa di Dustin.
<<Si e no>>fa una pausa e poi aggiunge<<come mai questa improvvisa voglia di accompagnarci all'Hellfire Club?>>
<<Oh così, vorrei solo fare un atto di gentilezza tutti qua>>
Lo vedo squadrami da dietro le spalle.
<<Tu,atto di gentilezza?>>chiede sarcasticamente.
Vedo in lontananza Dustin davanti casa sua ed accosto.
<<Eccoti Henderson, salta su>>affermo facendo con la testa verso i posti dietro.
Lui sembra non capire la situazione, prima guarda me, poi il suo amico Mike e poi me.
<<Perché sei qui?>>chiede Dustin con la sua solita parlata da sdentato, amo quel ragazzo solo per il suo modo di parlare così adorabile.
<<Perché non dovrei? Dai salta su e non perdiamo tempo>>dico.
Lui sale in macchina mettendosi accanto al suo amico e tranquilli e rilassati ripartiamo. Rimaniamo in silenzio durante il tragitto ma noto che i due bisbigliavano qualcosa non decifrabile visto che sentivo solo i loro bisbigli frasi sempre più bassi.
Siamo quasi arrivati davanti alla scuola e finalmente penso che potrò rivedere Eddie.
<<Ho saputo di te e Steve>>dice Dustin tutto d'un tratto.
Spalanco gli occhi e senza pensarci metto il freno, nonostante non abbia ancora parcheggiato.
Mi giro verso i sedili posteriori e fulmino i due ragazzi con lo sguardo.
<<Non-dite-neanche-una-parola riguardo io e Steve, chiaro?>>gli punto il dito contro furiosa.
I due ragazzi mi guardarono terrorizzati per poi deglutire rumorosamente. Mi volta nuovamente a n avanti e feci ripartire la macchina. Parcheggiai la macchina proprio davanti all'entrata ed uscì dall'auto insieme a Mike e Dustin.
<<Perché sei uscita anche tu dall'auto?>>mi chiede Mike chiudendo la portiera della macchina.
<<Devo parlare con il vostro master>>dico incamminandomi verso l'entrata facendo tintinnare le chiavi dell'auto che ho in mano.
Sento i loro passi seguirmi e subito dopo mi accompagnarono all'entrata del loro club. Ero curiosa di quale faccia avrebbe fatto Eddie non appena mi vedrà sulla soglia della porta. Ripenso a quello che sto facendo ed a quello che dovrò chiedere ad Eddie. Sono sicura al cento per cento che collaborerà per far sì che il mio piano "fai ingelosire Steve" funzionerà.
La porta della stanza del club si spalanca facendo spazio a me ed i due ragazzi. La stanza era immacolata e buia, illuminata da luci rosse e gialle offuscate ma abbastanza per dare luce in quel posto. Al cento c'era un tavolo con il libro appoggiato sulla superficie ed intorno vi erano seduti tre ragazzi. A capo tavola si risiede Eddie sul suo trono che non appena alzò lo sguardo verso l'entrata rimase quasi sorpreso nel vedermi.
<<Vedo che avete portato compagnia>>dice Eddie facendo scivolare i suoi occhi lungo il mio corpo. Si alza dalla sua postazione e si avvicina a me lentamente.
<<Non scaldarti troppo Munson, non sono qui per giocare con il tuo club>>dico spostando gli occhi su Mike e Dustin che si uniscono insieme agli altri componenti per poi riposare lo sguardo nuovamente su Eddie <<sono qui per proporti un'altro gioco>>.
Alza un sopracciglio non capendo di cosa io stia parlando poi si volta verso i ragazzi
<<Dateci un secondo ragazzi>>afferma per poi uscire dalla stanza insieme a me.
Lui chiude la porta dietro a se e si appoggia sul muro aspettando una mia spiegazione.
<<A quale gioco vorresti giocare principessa Shell?>>mi chiede allungando il collo.
<<Diciamo un gioco d'amore>>rispondo seria.
<<Un gioco d'amore? E in che cosa consiste?>>incarna le sopracciglia.
<<Tempo fa Dustin mi aveva detto che il suo club aveva bisogno di altri partecipanti a far si che la tua campagna continuasse e visto che io sono abbastanza popolare ho pensato che ti avrei potuto aiutare>>.
Eddie dalla sua espressione non sta ancora capendo la mia proposta.
<<In che modo mi dovresti aiutare?>>.
Mi avvicino a lui per far si che nessuno ci senta.
<<Faremo finta di stare insieme per un po', così io potrò far ingelosire Steve e farlo tornare da me e tu potrai avere abbastanza membri del club per far si che la tua campagna continui, geniale no?>>
<<No per niente>>dice scuotendo la testa<<non andrò in giro per la scuola con le nostre manine intrecciate come due innamorati>>continua interpretando le ultime parole con voce stridula.
<<Ah no?Allora io dirò a tutti che il tuo club è satanico e mostruoso>>ribatto
Lui respira profondamente guardando il corridoio vuoto. Sapevamo tutti e due che non aveva scelta e che il mio gioco avrebbe potuto aiutare tutti e due.
<<Allora? Non ci metto niente a->>
<<E va bene>>sbotta roteando gli occhi<<ci sto faremo questo tuo gioco ma ad una condizione>>
Mostra l'indice immacolato da uno dei suoi strani anelli.
<<Nessuno verrà a sapere che fingiamo.Nessuno>>
<<O no no assolutamente. Hai la mia parola>>dico mettendo una mano sul cuore.
<<Bene>>si mette le mani in tasca.
<<Ci vediamo domani davanti casa mia per portarmi a scuola alle 7:30 precise amore mio>>affermo sottolineo la parola "amore mio".
<<Certo amore mio>>fa lo stesso lui. Entra nella stanza in cui era prima,aprendo la porta e facendomi mostrare a tutti i li presenti.
Io li saluto con la manina
<<Scusami ma chi sei tu?>>chiede uno dei ragazzi a tavolo.
<<Oh io sono la sua ragazza>>mento indicando Eddie. Lui si gira a guardarmi ed io io gli sorrido compiaciuta per poi girare i tacchi ed andarmene via. Che il gioco d'amore abbia inizio.

LOVE GAME| fanfic x eddie munsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora