ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ 13

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<<Cosa?!>>
<<Quella tizia è fuori di testa>>
<<Lo so>>
Eravamo in camera mia, seduti sul pavimento per la precisone, spettegolando riguardo a quello che era successo al sera prima ma soprattutto su Linda. Maya e James erano sempre partecipi ad ogni cosa che mi succedeva ed io facevo di tutto per non fargli mancare niente.
In verità, stavamo chiacchierando di ciò nel mentre io distribuivo le carte per giocare al Crazy Eight, è un gioco di carte il cui scopo è di sbarazzarsi del proprio mazzo di carte per primo, quasi come "l'uno" italiano  ma con le carte da poker.
<<Cosa avrai intenzione di fare se quella pazza ti si presenta davanti scuola?>>mi domanda James controllando le sue carte.
<<Se non ha brutte intenzioni e mi guarda male, non c'è nessuno problema. Ma se viene da me per litigare...beh in tal caso si pentirà di tutto>>rispondo  aspettando che Maya ci dia il via di iniziare.
<<Allora vorrei assistite a quella scena>>aggiunge la mia amica.
<<Si si ok. Adesso giochiamo e parliamo di meno>>.
Butto io la prima carta visto che sono il mazziere e decido proprio di lanciare un otto di cuori.
È il turno di Maya e senza neanche pensarci, guarda le sue carte e ne butta una simile alla mia.
Ora tocca a James che controvoglia pesca una carta e dice <<Passo>>.
Prima che butti le prossime carte mi assicuro che l'ultima carta che si trova a terra di quella giusta, dopodiché ne tiro due uguali che mi fanno quasi avvicinare alla vittoria.
Maya sbuffa per via della mia mossa e ne tira un'altra simile.
Io comunque rimango sempre in vetta.
Il nostro amico pesca in na carta dal mazzo accanto e non appena la vede sospira di stupore e la butta insieme alle altre.
Un jolly.
<<Uh,colpo basso>>
<<Cazzo>>impreco.
Quel jolly voleva dire che a quel turno non potevo più buttare carte.
Maya felice che il suo turno sia arrivato prima del previsto tira una tripletta ed io impreco nuovamente facendo ridere i miei due amici che con soddisfazione mi guardavano.
<<Dai non te la prendere>>mi dice James ed io lo fulmino con lo sguardo.

Continuiamo a giocare per un paio di minuti visti che eravamo molto competitivi a quel gioco.
Il tempo passava e a forza di buttare, prendere e lanciare imprecazioni, tutti e tre eravamo quasi sullo stesso podio.
Io ero rimasta con tre carte in mano mentre Maya con cinque e James con quattro.
Ci guardavamo tutti da dietro i nostri mazzi coperti ansiosi della mossa di uno di noi.
Dopo il tre di rombo lancio una doppietta che mi fa rimanere con una carta in mano.
<<UNO!>>urlo prima che mi dassero altre quattro carte. Ero non molto lontana da essere proclamata per l'ennesima volta la vincitrice.
Maya invece stufa di perdere ripete nuovamente <<Passo>>.
James invece con un grande ghigno sul viso ci laviamo tutte e due a bocca aperta lanciando un tripletta, mossa rara in questo gioco
<<Ho vinto stronzette!>>esclama con una delle mie sigarette in bocca che aveva iniziato a fumare da non molto.
<<Non ci credo>>dico con la mascella terra mentre Maya stufa di arrivare sempre ultima butta tutte le sue carte a terra.
<<Ho battuto Tori!>>esulta con la testa all'indietro.
<<Si si, è stata solo fortuna>>dico mettendo a posto le carte sparse sul pavimento.
<<Sono stanca di perdere sempre, facciamo qualcosa di diverso>>dice Maya.
<<Parliamo di Eddie>>dice James godendosi la mia sigaretta in tranquillità.
Io gliela prendo dalle mani tapparmi la bocca più che altro ed evitare di tirare fuori parola riguardo a quell'argomento, anche se la bocca da tappare era quella del mio amico.
<<Cosa dovrei dire?>>chiedo aspirando del fumo.
<<Spiegami quella bandana nera sul tuo letto>>
Bandana nera? Sul mio letto?.
Mi alzo subito dal letto non capendo di cosa stava parlando e trovo una veramente una bandana nera.
Sapevo bene che era di Eddie visti che solo lui andava in giro con questa specie di fazzoletto nero e bianco in tasca, a me invece non piacevano per niente le bandane e loro lo sapevano.
<<Non puoi neanche svagare perché sappiamo bene che non ti piacciono le bandane>>aggiunge James<<vero Maya?>>
<<Concordo, ogni volta che ti cercano di convincere a comprarne una mi dicevi "no, così sembrerò una bandita">>.
Roteo gli occhi al cielo e mi metto la bandana di Eddie nella tasca dei miei jeans sperando di vederlo tra poco visto che ci eravamo dati appuntamento per andare a vedere una delle sue performance con la band, era su contratto quindi per renderla più realistica dovevo per forza farlo.
<<Comunque sia, andiamo al punto. Eddie ha dormito da te?>>
Non mi faccio tanti problemi per questa domanda, non avevo via di scampo e mi limito solo a guardarli male per qualche secondo.
<<Si, ovvio. Ma non pensate male. Non abbiamo fatto niente, solo dormito. Era tardi ed eravamo stanchi>>rispondo rimettendo il mazzo di carte dentro la sua custodia.
Butto fuori il fumo dalla bocca dopo averne aspirato un bel po' dalla sigaretta e guardo verso i miei amici che scherzavano e ridevano riguardo alla partita.
Improvvisamente sento il campanello di casa suonare e Maya insieme a James si alzano di scatto dal pavimento.
<<Tori, c'è un ragazzo per te qui fuori>>quasi urla mia madre dal piano di sotto.
Eddie, è arrivato. Mi affretto a buttare la sigaretta dalla finestra e mi sistemo vestiti e capelli prima di scendere.
<<Come sto?>>chiedo guardandomi allo specchio.
<<Sei sempre bella, fidati>>dice Maya uscendo dalla camera con me e James insieme.
Scendiamo le scale rapidamente e mi trovo subito davanti Eddie con i sui soliti capelli ricci e marroni. Indossa una maglietta bianca con il contorno introno al collo di nero ed un paio di jeans neri, sempre gli stessi con la stessa cintura.
<<Eddie>>dico quasi sussurrandolo
<<Tori>>dice con tono più deciso.
<<Eddieee>>sento poi Kevin urlare dalla scale mentre va incontro a lui.
I due si abbracciano come se non si fossero visti ormai da mesi, stranamente i due stanno restaurando già un bel rapporto, il che significa che alla fine di questo nostro "gioco d'amore" sarà difficile distaccare Kevin da lui.
<<Oh vedo che tuo fratello lo ha conosciuto prima di me>>dice mia madre.
Eddie a quella frase si limita a fare un sorriso a labbra strette.
<<Beh si, mi era venuto a prendere per scuola>>
<<Allora vedo che hai un nuovo pretendente>>dice mia madre accarezzando la spalla di Eddie mentre i miei due amici sghignazzavano dietro la mia schiena.
<<Voi lo avete già conosciuto?>>
<<Si si>>rispondo i due in coro.
<<Ok va bene, credo che è arrivato il momento che io ed Eddie dobbiamo uscire di casa>>dico affrettandomi a prendere giacca e chiavi di casa.
<<Ciao mamma, trattali bene a Maya e James>>Apro la porta di casa e faccio uscire Eddie in fretta.
<<Ciao teso->>
Non faccio in tempo a sentire le parole di mia madre che chiudo la porta di casa dietro a me e corro verso il van di Eddie che era parcheggiato qui fuori.
<<Tua madre è sempre così sexy?>>chiede sarcasticamente. Lo ignoro totalmente ed apro la portiera della macchina per salire ed accomodarmi sul sedile.
Lui si mette al volante e senza dire niente mette in moto.
<<Perché mi ignori?>>mi chiede uscendo dal quartiere
<<Perché mi da fastidio che tu chiami mia madre "sexy">>sbotto neanche guardandolo in faccia.
<<Cosa c'è di male, è un complimento>>
<<Si ma lei è rispettivamente più giovane di quello che pensi quindi è assolutamente disgustoso>>
<<Quanti anni ha tua madre?>>
<<trentaquattro anni, quasi trentacinque>>
<<trentaquattro anni?!>>Eddie mi lancia uno sguardo sorpreso<<wow, ti ha avuto quando aveva 17 anni e tuo padre?>>
Sapevo che questo momento sarebbe arrivato, quando conosco una persona e ci passi la maggior parte del tempo assieme a lei o a lui, prima o poi una domanda scomoda uscirà fuori. Infatti eccomi qui davanti ad Eddie e la sua domanda sorprendente.
<<Mio padre...se ne è andato di casa quando avevo 5 anni. Non ho più avuto notizie su di lui ma mi va bene così>>rispondo fingendo di stare bene. Capisco solo adesso che ho preteso per tutti questi anni che non avere un padre non fosse una cosa brutta e che stavo bene così.
<<Mi dispiace, io non volevo->>
<<Va tutto bene, non è colpa tua>>
<<Comunque, visto che siamo in vena di confessioni, io ho vissuto con mio zio, sono scappato di casa perché i miei mi detestavano a morte e loro si detestavano a vicenda>>
<<Mi dispiace veramente tanto>>
<<Tranquilla non mi faccio troppe paranoie su questa cosa o problemi, sono felice io, è questo che è importante no? Poi mio zio è un angelo, gli voglio molto bene>>
<<Già lo credo anche io, tuo zio è una persona generosa e anche protettiva, quando mi ha visto davanti alla porta non pensava fossi la tua ragazza>>
<<Oh ti credo, non ho mai por->>
<<-tanto una ragazza a casa, lo so me lo ha detto>>
Lui ride ed io di risposta gli sorrido anche se non mi ha visto mentre lo facevo.
<<Comunque siamo arrivati>>
Il sua van si fermò davanti al Garden, un pub dove orami quasi nessuno viene ma è lo stesso dove Eddie e la sua band suonano.
Scendo dall'automobile e noti un cartello appoggiato all'entrata con scritto "CHIUSO".
Eddie arriva davanti a me portando sulle spalle un enorme borsone, probabilmente la custodia della sua chitarra elettrica.
<<È chiuso non possiamo en->>Non finisco la frase che Eddie tira fuori una chiave e la gira dentro la serratura facendomi spazi per entrare dentro.
<<Oh, grazie>>dico.
Eddie entra dopo di me e richiudo e nuovamente la porta a chia e dietro di noi ed accende la luce. Dopodiché abbassa un lunga tenda chiudendo ogni spazio di luce in quella stanza.
<<Perché la chiudi?Hai qualcosa da nascondere Ed?>> chiedo gironzolando per quel pub rovinato.
I tavoli sono stati messi ai lati come le sedie ed il pavimento cigola ad ogni passo che fai. Il bancone dei drink e pieno di bicchieri sporchi da un lato, dall'altro ci sono solo bicchieri puliti.
Dopo una lunga pausa di silenzio mi rigiro aspettando una risposta da Eddie per la domanda di Eddie.
<<Ti piace il posto?>>chiede vagando
<<Ed>>lo richiamo
<<Si?>>
<<Ti avevo fatto una domanda>>
<<Behh, non proprio nascondo qualcosa ma diciamo che quando non c'è il proprietario faccio un po' come mi pare e non sa che possiedo una copia della chiave>>
<<Il proprietario di questa specie di caverna malridotta è ancora vivo?>>
<<Si certo, ha solo 79 anni>>
<<Porca puttana, buon per lui>>
Vado verso il palco dove Eddie si stava dirigendo per posare il suo grande borsone. Mi siedo ai piedi della mini struttura accanto alle casse che erano posizionate a pochi metri da me.
Il loro apre il borsone tirando la zip che era intorno e tira fuori la sua famosa chitarra, l'intoccabile.
<<Ti presento la mia piccola>>dice lui accarezzandola e mettendosi il laccio che la ereggeva introno al suo collo.
<<Non ero io la tua piccola>>dico sarcasticamente
<<No, lei è la mia vera piccola, tu sei la finta piccola. E poi tu sei la principessa>>risponde.
Dopo averla accordata per bene si siede accanto a me e fa una prova accarezzando le corde, facendo risuonare il suono metallaro.
<<Il resto della tua band?>>chiedo girando la testa da destra a sinistra.
<<Verrano tra qualche oretta, sono dei tipi imbarazzanti quindi non credo di convenga conoscerli>>risponde accordando la chitarra.
La strimpella più volte pizzicando ogni corda e provano a suonare qualche strofa. Scruto le sue solite dita fini e riempite di anelli, i suoi sofisticati e particolari anelli. La sua concentrazione è così calamitante ai miei occhi che non lo smetto di guardare neanche un secondo. Lui se ne accorge non appena incontriamo i nostri sguardi per un breve tempo, questione di secondi. Mi accenna un ghigno divertiti e riprendere ad accordare. Io imbarazzata levo i miei occhi da lui e mi guardo le scarpe.
<<Pronta per essere suonata>>afferma ed io finalmente mi giro nuovamente verso di lui.
<<Cosa mi suonerai? Una serenata?>>chiedo ironica.
<<Una serenata? Ti ricordo che è una chitarra elettrica>>fa un piccola pausa<<conosci i Kiss?>>
<<Certo che li conosco, James va pazzo per quella band>>
<<Allora dovresti conoscere questa melodia>>
Si posiziona meglio la chitarra fra le sue braccia e pizzica le corde dando vita ad una melodia rock abbastanza familiare, continua a strimpellare finché non intuisco subito quale canzone stava suonando.
<<I was made for lovin you baby...>>canticchio ed Eddie si unisce a me mentre suona la melodia.
<<...you were made for lovin me!>>aggiunge lui cantando con più intonazione.
Le sue dita continuano a muoversi oltre le corde e torno indietro pizzicando dalla prima all'ultima nota.
La melodia è identica alla base musicale della canzone dei Kiss, ovvero "I was made for lovin you baby".
Sento la sua voce orecchiabile che canticchia con un soffio di voce le parole di quella canzone, io lo seguo ad ogni ritmo battendo il piede e poi mi chiedo, come ci sono finita qui? Con Eddie Munson.
Avrei dovuto far ingelosire Steve, non passare del tempo con Eddie.
Non ho prestato più attenzione a lui, ma ai pensieri che mi passavano per la testa. Non sapevo cosa mi stesse succedendo in quel momento, mi sentivo attratta, calamitata da lui.
Infatti quando la melodia di sottofondo scomparse mi voltai subito verso di lui che con delicatezza si tolse la chitarra appesa alla sua schiena e la appoggia accanto a lui.
<<Qualcosa non va?>>mi chiede facendosi più vicino a me. Le nostre su erano quasi sfiorate ed io di scatto le guardai per poi riguardare i suoi occhi neri ed enormi.
<<No,no tranquillo>>scossi la testa
<<La canzone ti dava fastidio? Ho fatto qualcosa che ti ha fatto sentire a disagio?>>
<<Eddie, seriamente non è successo niente, non hai sbagliato niente>>presi una pausa per osservarlo<<è solo che->>
Non riuscivo neanche a finire una frase davanti a lui. Il suo sguardo era intenso e preoccupato, i suoi non si staccavano dai miei, mi sentivo nuda davanti a lui, è questo l'effetto che mi fa lui. Le mie palpebre battevano lentamente, tutto attorno a me era lento.
Scesi il mio sguardo alle sue labbra socchiuse e carnose, erano sempre state così?
Una strana sensazione si fece sempre più grande in me, lui credo se ne accorse e fece scendere anche lui lo sguardo sulle mie labbra, ci guardammo per un istante, un solo, un secondo.
<<Vuoi sapere una cosa?>>chiese lui con un filo di voce, roca e suave.
<<Cosa?>>chiesi anche con lo stesso suo tono.
<<Fanculo il contratto>>
La sua mano calda mista con il freddo degli anelli mi afferra la nuca facendomi avvicinare a lui con disinvoltura, come se mi avesse già letto nelle mente.
Infatti le sue labbra si spinsero sulle mie ed io mi sciolsi completamente. Ricambiai il bacio premendo con delicatezza sulle sue, la morbidezza delle sue labbra mi faceva impazzire. Gli misi le braccia attorno al suo collo e lui spostò le sue mani sui miei fianchi. Il nostro bacio si fece sempre più passionale e con più foga, era evidente che abbiamo aspettato troppo tempo per questo. Una forte fitta allo stomaco mi colpi, mi sentivo calda e un formicolio sali e percorse tutto il mio copro, le cosiddette farfalle.
Mi accarezzava con delicatezza ma io volevo di più, mi avvicinai a lui azzerando ogni distanza e mi misi a cavalcioni su di lui senza staccare le mie labbra dalle sue. In quel momento Eddie mi strinse i fianchi ed io sussulto, apro la bocca leggermente e lui ne approfitta per unire le nostre lingue. Il rumore delle nostre labbra era rumoroso che quasi avevo paura che si sentisse da fuori.
Eravamo così presi l'uno dall'altra che non ci accorgemmo della situazione in cui eravamo finiti.
Cercai di mettere le mie mani dentro la sua maglietta ma lui mi fermò.
<<Non qui principessa>>mi disse con un ghigno.
<<Mi lasci in sospeso così>>mi lamentai giocherellando con i suoi capelli
<<Come tu lo hai fatto per giorni e settimane con me, credi che non avessi voluto questo fin dall'inizio?>>
Sorrisi alla sua frase e lo scrutai nuovamente come qualche minuto fa.
Mi alzai da lui senza dire niente e presi la mia borsa con dentro il famoso "contratto" sulla nostra finta relazione che adesso credo si diventata qualcos'altro. Mi girai nuovamente verso di lui con il foglio tra le mani.
<<Vuoi avere tu l'onore di strapparlo?>>chiedo avvicinandomi a lui.
<<Con piacere>>afferma prendendo il foglio tra le mie mani e strapparlo in mille pezzetti.
<<Credo che la nostra finta relazione sia andata a puttane principessa>>
<<Già lo credo anch'io>>

LOVE GAME| fanfic x eddie munsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora