Sei davanti a lei, completamente nudo e bendato davanti al letto, mani poggiate sul materasso e gambe divaricate. Lei cammina avanti e indietro, sei spaventato ed eccitato, senti il suo respiro pesante. Sai che è eccitata, non vedi l'ora di infilare la lingua tra le sue gambe. Il primo colpo di frustino arriva senza preavviso, secco e doloroso sulla schiena. Non fai in tempo a riprenderti che arriva il secondo colpo, sul fianco destro, “sei stato molto cattivo” dice con tono deciso “ti sei dimenticato del nostro appuntamento giovedì”. “Ha ragione mia padrona, ho provato a chiamarla ma lei” provi a giustificarti ma arriva un colpo di frustino nell’interno coscia. Mugoli per il dolore ma sei sempre più eccitato, il tuo membro è duro e sai che non vede l’ora di fargli male. “Non voglio sentire le tue stupide giustificazioni” un altro colpo arriva sulla natica destra. Senti il frustino scorrere sulla tua pelle, ti accarezza la schiena, le natiche, poi un altro colpo e un altro e un altro ancora. Immagini i segni rossi sulla tua pelle, ti mordi le labbra, poi inaspettatamente senti la sua mano sulla schiena. Ti accarezza dolcemente, ansima, la sua mano scende sulle natiche e poi senti bruciare. Ormai non senti più il dolore sei eccitato, riconosci le sue sculacciate dal rumore, quel dolore ti eccita. “Girati puttana” ti piace quando ti chiama così, deglutisci e ansimi sempre di più. Ti sistemi in posizione eretta e ti giri, aspetti che sia lei a darti indicazioni. È calato il silenzio, non sai se preoccuparti, poi senti la sua lingua sul tuo membro, ti ha preso alla sprovvista, gemi, vorresti scoparle la bocca ma sai che non puoi, non vuoi disubbidire alla tua padrona, un colpo di frustino sul glande ti fa urlare dal dolore, poi un altro colpo, li conti mentalmente, 10 frustate. Ti mette la mano attorno alla gola e stringe leggermente “non chiamare mai più all’ultimo minuto per disdire i nostri appuntamenti, spero ti sia chiaro stupida troia”. Non ce la fai più, la vuoi, vuoi scoparla, senti il calore della sua pelle. È bollente, eccitata. Porta la sua mano sui tuoi testicoli, sai che devi reggerti in piedi e avere molto autocontrollo, li stringe forte, sussulti e urli. Li stringe più volte, non reggi più il dolore, vuoi fare una pausa ma non puoi chiedere nulla, sarà lei a fermarsi se e quando vorrà. Un dolore fortissimo ti risveglia dai tuoi pensieri, urli e piangi, ti reggi in piedi con fatica, sta usando il frustino sui testicoli. Senti diversi colpi ma non sai quanti, il dolore è troppo e non riesci a contare. “Siediti li, sul letto. Girati un po’, ecco così”. Ti siedi, respiri a fatica, non riesci a cancellare il dolore dalla mente, ti toglie la benda e ti porta dell’acqua. Bevi, ne avevi bisogno, il respiro pian piano si normalizza, mentre riposi la osservi. Indossa i soliti pantaloni neri, quelli attillati che ti piacciono tanto, non ha la maglietta ma un reggiseno color crema in pizzo. Vedi i suoi capezzoli turgidi, li vuoi succhiare. Dopo 5 minuti si avvicina a te, toglie il reggiseno e ti mette il capezzolo destro in bocca. Lo succhi con dolcezza e avidità, mordi con dolcezza, sai che la fa impazzire, non ti controlli più e infili la mano tra le sue cosce. Lei si stacca velocemente e ti ordina di alzarti. Perché sei stato così stupido? Perché quando senti la sua pelle non riesci più a controllarti? Ti fa girare con uno strattone, ti spinge e capisci che devi mettere le mani sul materasso e aprire le gambe. Velocemente senti due dita aprirti, con forza e senza delicatezza. Con violenza ti sta aprendo, mugoli, ti sta facendo male. Spinge con forza le dita dentro di te, poi le ritrae ma sai che non è finita. Apre la boccetta di lubrificante, riconosci il profumo, e senti tre dita entrare senza ritegno. Pian piano ti apri, quel dolore ti eccita e i mugolii di dolore si trasformano in versetti di piacere. Ritrae ancora le dita, senti ancora la boccetta aprirsi, ti metti più comodo ormai hai capito cosa sta per succedere e sai che farà male ma non vedi l'ora. Quattro dita entrano dentro di te, ti senti violato, incredibilmente aperto, il tuo cazzo è sempre più duro, vuoi toccarlo, vuoi godere. Non senti le dita ritrarsi, ma le senti rientrare. Ecco, ci siamo, le spinge delicatamente ora, ti apri sempre più, senti la sua mano fare movimenti rotatori e pian piano entra. Ti piace, fa male ma stai godendo, la senti ansimare “mia padrona grazie, merito di farti godere con il mio dolore”. La sua mano si muove dentro di te, dentro e fuori, finché si ferma ed esce. “inginocchiati”, obbedisci subito, ti prende la testa con forza e la porta fra le sue gambe. Senti il profumo della sua figa, non vedevi l’ora, inizi ad accarezzarla tutta con la lingua, succhi le grandi labbra, molto lentamente. La penetri con la lingua, la senti gemere, sai che non puoi usare le mani, ne su di te, ne su di lei, cerchi di mantenere il controllo e continui a leccarla. Prendi il clitoride tra le labbra, lo succhi, lo massaggi con la lingua. La lecchi ancora tutta con molta calma, vuoi farla impazzire, la vedi muovere il bacino. La osservi qualche secondo, ti fa impazzire quando è depilata, ti fiondi con la bocca su di lei, inizi a leccarla avidamente. La senti gemere sempre più forte, senti che il tuo cazzo sta per esplodere, poi lei si irrigidisce, le sue gambe iniziano a tremare e la senti esplodere in un violento orgasmo. Senza fiato ti indica il bicchiere sul comodino, inizi a segarti finalmente, ci metti poco a venire. Raccogli tutto il tuo sperma nel bicchiere, poi davanti a lei bevi
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La padrona
RomanceLui è innamorato perso della sua padrona, non vuole altro dalla vita che soddisfarla in tutto e per tutto. Le cose però cambieranno