Capitolo 2

9.3K 44 0
                                    

Fatichi a lavorare, non sei concentrato e i tuoi colleghi se ne accorgono. Fingi di non sentirti bene e vai in bagno a sciacquarti il viso. Non riesci a non pensare alla sera precedente, qualcosa non ti convince, ci è andata fin troppo piano. Uno dei tuoi colleghi entra in bagno “ti senti meglio?” chiede, annuisci e se ne va. Ha un bel culetto, ti piacerebbe scoparlo, ti è sempre piaciuto quel ragazzo. Ti arriva un messaggio, è lei <<stasera alle 8, puntuale>>. Sospiri e torni alla tua scrivania, cerchi di non pensare e ti metti al lavoro. Controlli l’orologio, sono le 18,30, non hai nemmeno pranzato e il tempo è volato. Stacchi e corri a casa, mangi un’insalata veloce e ti fiondi in doccia. Alle 20.00 in punto metti piede in casa sua. Hai una sensazione strana, lei è in biancheria, il completino rosso in pizzo che le hai regalato tu, ti fa strada verso la camera e quando entrate resti sconvolto. “mia padrona cosa ci fa lui qui?” “lo sappiamo benissimo che ti piace, in ufficio non gli togli gli occhi di dosso, ci conosciamo da una vita”. Sei senza parole, c’è Davide, il collega che sogni di scopare, nudo lì davanti a te. Guardi il suo membro, ti piace, lo vuoi succhiare, mentre fantastichi lei inizia a frustarlo sull’addome. “allora ti spogli o devo strapparti tutto con la forza”, velocemente ti spogli e vedi che lei ti fa cenno di inginocchiarti. Ti mette i morsetti sui capezzoli, fanno male, poi ti spinge la testa verso il membro di lui. Vedi che è molto arrossato, ha già subito il volere della tua padrona. Apri la bocca e lo accogli, mentre lei con foga ti guida la testa quasi soffochi. Ti piace, sei sempre più eccitato e inizi a sudare, poi lei si ferma. “alzati e mettiti davanti a lui”, esegui, la vedi arrivare con due paia di manette. A entrambi lega le mani dietro la schiena, noti che anche lui ha i morsetti sui capezzoli, poi prende una corda e la lega abbastanza stretta alla base dei testicoli di entrambi. Non fate caso che la corda è soltanto una, siete troppo eccitati, “ora voglio che a turno vi chinate per poi rialzarvi. Così per 15 volte”. Obbedite, inizia Davide si china e sentite un dolore assurdo ai testicoli. La corda tira, abbassi lo sguardo e vedi che siete legati insieme. Si rialza e ti chini tu, di nuovo dolore, inizi a mugolare, finalmente arrivate a 15. Siete stanchi, doloranti e avete gli occhi pieni di lacrime. Si avvicina e taglia la corda in due, ma non la slega. Tirate un sospiro di sollievo, almeno questo dolore straziante non si ripeterà. Si avvicina al tuo orecchio e ti sussurra “lo so che lo vuoi, mettiti a pecorina sul letto”, esegui velocemente, prende le catenella dei morsetti ai capezzoli e te la porta alla bocca. La afferri, si tende, tira, fa male, ma ti eccita. Senti che libera Davide dalle manette, non osi girarti, sai che non ti è concesso, poi senti il suo membro duro entrare dentro di te. Lei lo sta frustando, lui entra frettolosamente, ti fa male, ti lamenti, piangi, urli e ti dimeni. Arrivano le frustate anche sulla tua schiena, poi sulle natiche, non sai più da che parte arriva il dolore. Ti senti lacerare il culo, le palle ti fanno malissimo, i capezzoli anche, poi le frustate incessanti. Davide spinge sempre più forte, chiedi pietà, non lo fai mai, ma a lei non interessa, stai sanguinando e lo senti, lui urla dal piacere, lei si sdraia davanti a te e ti ordina di leccarle la figa. È bagnata, calda, la lecchi a fatica, il dolore è intenso e non accenna a diminuire. Ti senti completamente sfondato, poi lui si ferma ed esce velocemente, gridi, senti il sangue colare sulle gambe. Si mette di fianco a te, ti prende la testa e ti mette il suo cazzo in bocca, te lo spinge in gola, non respiri, sposti lo sguardo e vedi lei che impaziente aspetta la tua lingua, sta ansimando. Senti il sapore del tuo sangue in bocca, poi uno schizzo ti raggiunge la gola, Davide non ha neanche la forza di urlare dal piacere, bevi tutto poi lei lo congeda e va a ricomporsi. Riprendi a leccarla, ti fa male tutto, rallenti, senti la sua mano tra i capelli “lurida zoccola fammi godere”. Le sue parole ti eccitano e inizi a succhiarle e leccarle il clitoride, dopo pochi minuti si lascia andare ad un orgasmo fortissimo. Si lascia andare sul letto, a bassa voce ti dice “slegati le palle, fai la doccia e sparisci”. Non hai avuto il tuo orgasmo ma va bene così, se lei è contenta tu sei contento.

La padronaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora