8 (epilogo, prima parte)

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Yeji trattenne il respiro, salendo sul treno che l'avrebbe portata da Ryujin nel giro di nemmeno un'ora.

Aveva scoperto, con suo enorme stupore, che Suwon non distava poi così tanto da Seoul.

Se solo lo avesse saputo prima...

In realtà non avrebbe potuto fare nulla comunque, i suoi genitori non le avrebbero mai permesso di prendere un treno da sola e di andare in un'altra città, quando c'era il costante rischio di imbattersi in qualche malintenzionato.

Yeji trovò un posto libero vicino al finestrino, accomodandosi subito e sperando che nessuno avrebbe deciso di occupare quello accanto al suo.

In fondo, le preoccupazioni di sua madre e quelle di suo padre non erano infondate, doveva stare molto attenta, e non avendo mai preso un treno da sola prima d'ora aveva non poche difficoltà a muoversi.

L'unica cosa che le dava il coraggio di proseguire il viaggio era il sorriso, luminoso e genuino, di Ryujin, quando l'aveva salutata con quelle parole, una tacita promessa che avrebbe ben presto rispettato.

Tra circa cinque minuti il treno sarebbe arrivato a destinazione, e lei finalmente tra le braccia della ragazza di cui si era innamorata perdutamente.

Una volta scesa, cercò con lo sguardo la chioma castana di Ryujin, e quando la scorse tra la folla, prese una rincorsa, aprendo le braccia e urlando a voce alta il suo nome per attirare l'attenzione su di sé.

La ragazza si girò e il suo viso si illuminò, imitando il gesto, pronta ad accoglierla in un abbraccio.

In meno di un minuto Yeji le si buttò addosso, avvolgendo le sue gambe intorno ai suoi fianchi e stringendola fortissimo, inspirando il suo profumo, entrambe incuranti degli sguardi pieni di ribrezzo degli altri.

La ragazza scoppiò in una dolce risata, ricambiando la stretta con la stessa intensità.

-Finalmente, non vedevo l'ora di vederti. Come hai convinto i tuoi a farti venire? È tardi. -si interessò Ryujin, guardando l'ora sul suo orologio.

-Beh... Potrei non aver detto loro niente. -rispose Yeji con tono innocente, abbassando la testa per non vedere la reazione della ragazza, convinta che l'avrebbe sgridata per il suo atteggiamento poco prudente.

Ryujin aprì la bocca per la sorpresa, rimanendo a corto di parole.

-Sei scappata di casa? Davvero hai fatto questo solo per me? -chiese con le lacrime agli occhi, sinceramente commossa.

Yeji alzò subito lo sguardo, portando le sue dita sul viso della ragazza, asciugando le piccole gocce d'acqua.

-Per te farei qualsiasi cosa, questo ed altro. -dichiarò risoluta.

Ormai era sicura dei suoi sentimenti, non c'era più bisogno di nasconderli.

E poi, era venuta proprio per confessarle quello che provava per lei.

Non poteva più rimandare, aveva già perso fin troppo tempo.

Il cuore di Ryujin mancò un battito a quelle sincere parole, non si sarebbe mai aspettata quella piccola confessione da parte sua in quel momento, ma ne era rimasta davvero felice, perché aveva la speranza che i suoi sentimenti fossero ricambiati e che non si trattasse solo di un semplice sogno.

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La mattina seguente Yeji venne svegliata da un rumore assordante proveniente dal piano di sotto.

Ancora assonnata, girò la testa, convinta di trovare Ryujin al suo fianco, ma della ragazza non c'era nessuna traccia, cosa che aveva allarmato la ragazza, che decise di indagare, dopo aver visto l'ora sul proprio cellulare.

Si alzò dal letto, dirigendosi verso quella che credeva fosse la cucina.

La sera precedente la ragazza le aveva fatto vedere tutta la casa, quindi non avrebbe dovuto riscontrare problemi ad orientarsi.

Una volta trovata, decise di non entrare per vedere cosa stesse succedendo ma la scena che le si presentò davanti la lasciò con gli occhi sgranati dallo stupore e piuttosto confusa.

Ryujin era ricoperta di farina dalla testa ai piedi, sembrava che fosse passato un uragano in cucina.

La ragazza le dava le spalle, ma Yeji si rese conto comunque che si trovasse in difficoltà, probabilmente non riusciva a trovare qualche ingrediente del dolce che evidentemente stava cercando di preparare.

-Si può sapere cosa stai combinando alle sei di mattina? -esclamò Yeji, appoggiandosi allo stipite della porta con le braccia incrociate.

Ryujin sobbalzò, girandosi di scatto. Non appena vide la ragazza mandò giù un groppo di saliva, deglutendo a fatica.

Era una visione paradisiaca, non credeva che il suo cuore avrebbe retto.

Yeji si accorse della traiettoria del suo sguardo, abbassando il proprio sul suo corpo.

Arrossì immediatamente, stava indossando una felpa di Ryujin che le arrivava al ginocchio, coprendo i pantaloncini che portava sotto, facendole quindi da vestito e lasciandole le gambe completamente scoperte.

Non era esattamente il pigiama ideale per il clima invernale, soprattutto se quello rigido della Corea del Sud, ma Ryujin teneva sempre il riscaldamento acceso, quindi non c'era da preoccuparsi.

-Ti sta divinamente. -mormorò la ragazza, cercando con tutte le sue forze di trattenersi dal saltarle addosso, mordendosi leggermente un labbro.

-È solo un pigiama... -rispose timidamente Yeji, percependo il suo sguardo bruciare su di sé, intenso.

-Non hai risposto alla mia domanda. -tentò palesemente di sviare il discorso, sentendosi ancora in imbarazzo.

Ryujin scosse la testa più volte, come per risvegliarsi dai suoi stessi pensieri, per poi dedicarle un piccolo sorriso.

-Stavo cercando di preparare una cheesecake ai frutti di bosco, ma visto che non richiede esattamente poco tempo ho pensato di alzarmi presto per farti trovare la colazione pronta. -spiegò con fare impacciato, dondolando sui talloni per il nervosismo.

Si sentiva in colpa, non era riuscita a farle una sorpresa e per giunta aveva svegliato Yeji, quando avrebbe potuto dormire qualche ora in più.

Le labbra della ragazza si piegarono in un tenero sorriso e i suoi occhi si illuminarono.

Ryujin aveva fatto questo sacrificio per lei?

Si sentì sciogliere dalla dolcezza, avvertendo il suo cuore battere all'impazzata. Cosa le stava facendo quella ragazza?

-Dai, sistemiamo questo disastro. Vai a farti una doccia mentre io mi occupo di finire la cheesecake. -annunciò Yeji, facendo per avvicinarsi a lei, ma un pensiero la fece bloccare sul posto.

-Come sapevi che fosse il mio dolce preferito? -chiese curiosa, alzando un sopracciglio.

Ryujin sussultò per la domanda improvvisa, la cui risposta però sapeva benissimo.

-Me lo avevi detto tempo fa durante una nostra videochiamata, ricordi?

Yeji spalancò gli occhi per la sorpresa.

-Non te ne sei ancora dimenticata? -si informò, con la voce che tradiva tutta l'emozione che stava provando in quel momento per quella rivelazione.

Ryujin scosse la testa. -Come potrei dimenticare qualcosa che riguarda te? Mi ricordo ogni singola parola delle nostre conversazioni. -dichiarò con la massima sincerità di cui era capace.

Lei, che aveva sempre avuto problemi di memoria, si ricordava tutto quello che si erano dette in quei mesi, non le era mai sfuggito nessun dettaglio, particolare, neanche quello più insignificante. Niente era privo di valore se riguardava Yeji.

Ryujin si rese conto che non aveva più alcun senso nascondere i suoi sentimenti, non quando Yeji si trovava lì, davanti a lei.

Doveva approfittare della sua permanenza per trovare il coraggio e confessarle quello che provava nei suoi confronti, sentimenti che andavano ben oltre la semplice, disinteressata e pura amicizia.



say something // ryejiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora