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Con suo grande dispiacere, Ryujin aveva notato che Yeji aveva smesso di essere attiva su Instagram, e di conseguenza di interagire con quello che faceva.

Guardava raramente le sue storie, per non parlare dei suoi post, ai quali mancava il suo mi piace, il più importante di tutti, e non condivideva più nulla con i suoi followers.

Ryujin non sapeva più cosa facesse durante le sue giornate, cosa provasse, a cosa pensasse, tutte informazioni che riusciva a ricavare in qualche modo dalle storie che metteva quotidianamente, evidenti dalla scelta delle canzoni e delle citazioni dei libri, o addirittura dalla tonalità del cielo nelle foto che scattava quel giorno.

Se era nuvoloso o grigio, scuro, molto probabilmente era pensierosa, mentre se era privo di nuvole forse indicava che fosse di buon umore e serena.

Doveva ammettere di essersi ormai abituata alla sua costante ma silenziosa presenza nella sua vita, di cui sembrava non poter più fare a meno, talmente ne era diventata dipendente.

Aveva ormai imparato a conoscerla, pur non avendo mai parlato con lei nemmeno una volta in quei mesi, dopo la loro prima interazione.

Sentiva profondamente la sua mancanza, chiaro segno che si fosse inconsapevolmente affezionata a lei, instaurando una sorta di legame con quella ragazza, che percepiva fosse pienamente ricambiato, pur non sapendo ancora definirlo con il suo vero nome.

Si trattava davvero solo di amicizia? O entrambe provavano qualcosa di più?

Quel dubbio tormentava costantemente la povera mente di Ryujin, non lasciandole alcuna tregua.

Non riusciva ancora a fare chiarezza sui suoi sentimenti, dei quali non capiva l'intensità.

Perché l'improvvisa sparizione di Yeji da quel social l'aveva fatta preoccupare e impensierire notevolmente?

Perché ci teneva così tanto al suo mi piace o a vedere il suo nome tra quelli che visualizzavano le sue storie?

Perché ogni volta si ritrovava a cercarlo disperatamente per poi fare un sorriso da ebete quando lo trovava in quell'elenco, sentendo le famose farfalle nello stomaco svolazzare sbizzarrite?

Perché aspettava con ansia e impazienza le sue notizie, che fosse una storia o un post?

Perchè quando si accorgeva del suo mal celato malessere o cattivo umore ci rimaneva così male, avvertendo il desiderio, ardente, di correre da lei, ovunque si trovasse, per stringerla in un abbraccio e riempirla di tutto l'affetto del mondo?

Perché era disposta a tutto pur di vederla sorridere anche solo per qualche minuto?

Ma soprattutto, perché voleva essere proprio lei e soltanto lei la causa della sua felicità?

Domande alle quali non riusciva a trovare ancora una risposta valida, concreta, non essendo in grado di attribuire un nome ben preciso ai suoi stessi sentimenti, dei quali però cominciava già ad intuire la vera natura, spaventata dalla loro intensità e genuità.

say something // ryejiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora