CAPITOLO 4: NON ERA COME PENSAVO

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dopo essere arrivati " finalmente " in hotel, decisi di farmi un giro, perché sapevo che qualsiasi ragazza fosse stata nella mia stanza, non sarebbe uscita.

dopo un giretto di massimo mezza ora mi dicono che sono nella stanza 15. trascino le mie valige fino alla stanza. è abbastanza piccola per due persone, le pareti sono bianche e ci sono due letti. sopra il letto accanto al mio noto una valigia, non era rosa o robe varie come mi aspettavo ma stranamente era di colore decente, blu. sul letto c' erano anche dei vestiti, più che altro maglie, veramente larghe per una ragazza, ma, ho pensato fosse stata una tipa " un po' in carne". dal bagno si sentiva rumore di spazzolino elettrico e dell' acqua che scorreva. bussai alla porta, ma lei non mi sentii quindi incominciai a parlare " ciao, sono la tua compagna di stanza, katniss. non vorrei certo disturbarti ma ci sarebbero delle cose che dovresti sapere per convivere con me, delle regole insomma...

la prima cosa che devi sapere è che non devi ASSOLUTAMENTE parlare mentre leggo, ascolto musica, dormo o parlo al telefono. non invitare amichette " galline" che fanno casino e spaccano le cose, faremo degli orari del bagno, quindi sognati di stare ore a " farti bella", non mettere musica fastidiosa o troppo alta e perfavore non cercare di diventare mia amica... non lo sopporterei! non passare notti a messaggiare o a parlare il telefono e non darmi della sfigata. ah, dimenticavo la cosa più importante di tutte... NON DEVI MAI E DICO MAI PORTARE UN RAGAZZO IN STANZA! capito tutto?"

finito di parlare sento la porta che si apre, mi sposto leggermente " io non sarei preoccupata sul fatto che possa portare dei maschi in camera, ma più che altro delle femmine."

mi sarei aspettata chiunque davanti, CHIUNQUE, ma non... Peeta.

Niente è come sembraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora