CAPITOLO 18:Aurora

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Passammo una serata indimenticabile in quel posto meraviglioso.
Peeta rise e mi mise il braccio intorno collo.
Era stata veramente una sorpresa speciale e anche se fatico ad ammetterlo, senza di lui non sarebbe successo.
Ad un certo punto Peeta mi disse che doveva andare in bagno.
Annuii, lui doveva sempre andare in bagno.
Mentre lo aspettavo fuori notai una ragazza un po' particolare.
Aveva i capelli biondi e molto lunghi. Il fisico era slanciato e indossava degli abiti che lo mettevano in risalto.
Gli diedi sui 14 anni.
La cosa che mi colpiva di lei, e che era tremendamente uguale a Peeta, e visto che sapevo la storia della sua sorellina Aurora ,rimasi spiazzata.
Cominciai a correre verso di lei.
La raggiunsi e le toccai una spalla.
Si girò e mi guardó sorpresa.Avrà pensato che fossi una pazza, o che avessi sbagliato persona almeno.
Ma il problema era che non avevo il coraggio di parlarle.
Se quella ragazza fosse stata veramente Aurora, Peeta sarebbe impazzito.
Rimasi quindi per un bel po' di tempo immobile, senza parlare.
Dopo un po' trovai il coraggio e le chiesi:
K:Come ti chiami?
X:mi chiamo Aurora.
Per un attimo credetti di svenire o almeno di accasciarmi a terra.
Certo poteva essere anche una coincidenza, ma non potevo lasciarmi scappare la " possibile" sorellina di Peeta.
K. Mi daresti il tuo numero?
Sbarró gli occhi.
A. Per cosa?! Io non ti conosco!
K. Perfavore! E per un mio amico! È una cosa importante!!
A. Va bene
Mi lasció il numero, la salutai e raggiunsi Peeta che era uscito dal bagno.
P. Ma dove eri?
K. Si scusa stavo guardando una cosa... Andiamo?
P. Si certo.
Mi mise di nuovo il braccio intorno alla spalla e tornammo a casa.

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