7 Capitolo

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Dormi sepolto in un campo di grano

Non e' la rosa, non e' il tulipano

Che ti fan veglia dall'ombra dei fossi

Ma sono mille papaveri rossi

Lungo le sponde del mio torrente

Voglio che scendano i lucci argentati

Non piu' i cadaveri dei soldati

Portati in braccio dalla corrente

Cosi' dicevi ed era inverno

E come gli altri verso l'inferno

Te ne vai triste come chi deve

Il vento ti sputa in faccia la neve

Fermati Piero, fermati adesso

Lascia che il vento ti passi un po' addosso

Dei morti in battaglia ti porti la voce

Chi diede la vita ebbe in cambio una croce

Ma tu non lo udisti e il tempo passava

Con le stagioni a passo di giava

Ed arrivasti a passar la frontiera

In un bel giorno di primavera

E mentre marciavi con l'anima in spalle

Vedesti un uomo in fondo alla valle

Che aveva il tuo stesso identico umore

Ma la divisa di un altro colore

Sparagli Piero, sparagli ora

E dopo un colpo sparagli ancora

Fino a che tu non lo vedrai esangue

Cadere in terra a coprire il suo sangue

E se gli sparo in fronte o nel cuore

Soltanto il tempo avra' per morire

Ma il tempo a me restera' per vedere

Vedere gli occhi di un uomo che muore

E mentre gli usi questa premura

Quello si volta, ti vede e ha paura

Ed imbracciata l'artiglieria

Non ti ricambia la cortesia

Cadesti a terra senza un lamento

E ti accorgesti in un solo momento

Che il tempo non ti sarebbe bastato

A chieder perdono per ogni peccato

Cadesti a terra senza un lamento

E ti accorgesti in un solo momento

Che la tua vita finiva quel giorno

E non ci sarebbe stato un ritorno

Ninetta mia crepare di maggio

Ci vuole tanto troppo coraggio

Ninetta bella dritto all'inferno

Avrai preferito andarci in inverno

E mentre il grano ti stava a sentire

Dentro alle mani stringevi un fucile

Dentro alla boca stringevi parole

Troppo gelate per sciogliersi al sole

Dormi sepolto in un campo di grano

Non e la rosa, non e il tulipano

Che ti fan veglia dall'ombra dei fossi

Ma sono mille papaveri rossi.

Carol stava cercando fra gli enormi scaffali di suo madre. Deve trovare la chiave, nella sua mente ha solo la chiave. La chiave è la sua salvezza. Qualcuno arriva.
Spalanca la porta.

Tuu?? " Carol urla leggermente spaventata. Carol e il suo aggressore se ne vanno in auto.
Arrivano in un cimitero.
“Allora Carol raccontami come si ci si sente ad essere la vittima?" l'aggressore sorride.
Carol non ha la chiave, è in pericolo.

She  #Wattys2015Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora