Me lo ricordo ancora quel giorno. Era una calda mattina d'estate ed oltre al canto melodico degli uccellini svolazzanti, fui svegliata dal terribile suono della sveglia. Non riuscii a spegnerla subito, ma preferii nascondere la testa sotto il cuscino. Mio fratello mi avrebbe volentieri ammazzata. Erano le sei del mattino ed io ero molto elettrizzata, per ciò che mi avrebbe attesa, ma quell'orario, nonostante fossi abituata ad alzarmi presto, non faceva proprio per me. Stavo per partire con la mia migliore amica, Anne, per più di un mese! Destinazione? Londra.
Beh, direi che ce lo eravamo proprio meritate dopo essere sopravvissute a quell'inferno chiamato maturità! Sono una ragazza che si sa organizzare, che presta sempre attenzione ad ogni dettaglio, sempre con la sua lista di cose da fare. Non si può dire la stessa cosa di Anne: è sbadata, disordinata, sempre in ritardo e mezza schizzata. Beh, per questo l'adoro! Stravolge sempre le mie liste, quindi come poteva non farlo anche quella volta.
Dopo essermi preparata molto velocemente, seguita a ruota da mio fratello, che ci avrebbe accompagnate all'aeroporto, scesi di corsa in macchina, caricando le valige e una volta chiusa la porta di casa dietro alle mie spalle, mi affrettai ad andare a prendere Anne. -Ash, che ne diresti di accelerare un po'?-
-El, calmati! Non arriverai in ritardo!- Mi disse Ashton, usando un tono dolce e calmo allo stesso momento. Mio fratello, un ragazzo di due anni più grande di me, è sempre stato il mio migliore amico, il mio eroe, in quanto nei momenti di bisogno c'è sempre stato. Non ho mai trovato un solo difetto in lui e so bene, che quando comincio ad agitarmi fa di tutto per calmarmi, riuscendoci sempre alla grande. Mantenne la parola data, infatti in nemmeno dieci minuti ci ritrovammo da lei. Fortunatamente abitavamo vicine. Suonai il citofono e dopo pochi secondi, Anne mi rispose con un tono tra il disperato e l'affannato. -El sei tu?-
-Anne? Sei pronta?- Chiesi, ignorando il suo tono.
-Si, sali!- Nel suo tono notai troppa poca convinzione, ma non ci badai troppo. Guardai Ash, facendogli cenno di aspettarmi e salii le scale fino al terzo piano. Appena entrai nell'appartamento della mia amica, mi ritrovai in un campo di battaglia. -Oh mio dio, Anne! Che disastro!- le dissi guardandomi intorno. Meno male che doveva essere pronta! A causa dei vestiti buttati per terra, non si riusciva nemmeno a camminare.
-Okay, così non mi aiuti!- Mi urlò lei disperata.
- Si, scusa! Cosa devo fare? La valigia almeno è pronta?- Le chiesi ricomponendomi.
- B..beh.. ec..co.. Potrebbe esserlo..- Si allontanò velocemente verso un'altra stanza alla ricerca di chissà che cosa.
-Come potrebbe esserlo? Anne, avresti dovuto fare una lista con le cose da mettere dentro, come ho fatto io!- La mia calma e la mia tranquillità svanirono, quando le sentii pronunciare quelle parole.
-Non sono te, Ellie... Okay? Smettila di farmi la predica! Ecco! Adesso non mi ricordo cosa stavo cercando!- Devo ammetterlo, siamo due opposti, io sono troppo precisa, mentre lei è troppo sbadata.
-Okay, manteniamo la calma. Tanto l'aereo dovrebbe partire tra... - sollevai leggermente la manica per guardare l'orario - Cazzo Anne! L'aereo parte tra quaranta minuti!- Okay, ero entrata nel panico.
-Oh merda! La valigia non si chiude! Dobbiamo muoverci!- Finalmente si era svegliata!
-Sono tre ore che te lo dico!- Potei pronunciare queste parole con un tono di soddisfazione, poichè era la pura verità.
-Okay, non disperiamoci troppo.- Provai ad aiutarla con scarsi tentativi, quindi alla fine decidemmo di sederci sopra di essa, sperando che funzionasse. Fortunatamente sembrava che qualche divinità ci avesse ascoltate, facendo si che la valigia si chiudesse. Intimai Anne di prendere tutta la sua roba e mi avviai giù dalle scale con la sua valigia. Dovetti ringraziare mio fratello che non appena mi vide con quella valigia, la quale onestamente sembrava più grande di me, mi aiutò a caricarla in macchina. Sperai con tutto il cuore che Anne si muovesse.
Quando salì anche lei in macchina, pregai Ash di portarci in aeroporto il più velocemente possibile, perché eravamo veramente in ritardo. Lui si limitò a guardarci dallo specchietto retrovisore e ad annuirmi.
Anne nel frattempo controllava ancora se aveva preso tutto, io invece stavo andando nel panico. Come se non bastasse, c'era anche traffico.
A.N.
Ciao a tutti!
Eccomi qui, con la mia prima storia.
Che dire.. Beh, questa storia era da un po' sul mio computer e solo dopo quasi due anni mi sono decisa a pubblicarla.
Spero tanto che vi possa piacere e appassionare. Non mi reputo una brava scrittrice, anzi.. A dire il vero non mi reputo nemmeno una scrittrice, però amo scrivere e vorrei davvero coltivare questa passione. Se avete critiche o consigli da dirmi, non esitate a farlo. Accetto tutto. Beh.. detto questo, spero davvero che vi piaccia.
Buona lettura per i prossimi capitoli. Se volete contattarmi potete farlo su twitter. (@xluxesgjrl).
Un bacio e al prossimo capitolo, Ele. xx
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The best thing I have ever had
FanficAll'improvviso sentii un botto, alzai lo sguardo e vidi Anne gettare tutte le borse e la valigia a terra. La guardai stranita, al che lei mi spiegò il suo gesto. -Autostop!- *** - Ehi, Ragazze, avete bisogno di un passaggio?- Sentimmo dire alle nos...