sakuatsu || V-day

honey (ah)

SMUT ALERT

Penso ci sia qualcosa di potente, nel vedere un uomo come Kiyoomi inginocchiarsi.

Il fascio di muscoli incessante che è il suo corpo, due metri composti e seriosi di uomo, che si piegano ai tuoi piedi.

Mi ha sempre lasciato una strana sensazione addosso.

Tre anni fa, quando si è inginocchiato per farmi la proposta.

Qualche volta, quando sono talmente stanco da non avere la forza di piegarmi per allacciarmi le scarpe.

Spesso, in queste situazioni.

Ma ogni volta, fa lo stesso maledettissimo effetto.

E ogni volta che lo trovo ai miei piedi, finisco per illudermi di avere il perfetto controllo della situazione.

- Occhi su di me Atsumu -

So, so perché sono in una relazione sana e di fiducia, che ho la possibilità di orchestrare la cosa.

Tanto quanto Omi, se non di più.

Che mi basterebbe una parola, una sola, e tutto si ferma.

Ma se dovessimo guardare dall'esterno, ora, in questo momento, non sono che una bambola nelle sue mani. E Dio se mi piace la cosa.

Le sue mani, ancorate alle mie cosce, strette, strettissime sulla pelle.

E le sue labbra su di me, voraci.

Non è delicato, non va con calma.

Non mi lascia neanche il tempo di trovare un appoggio.

E io in realtà, non mi fermo a chiederglielo.

In piedi, nel mezzo della nostra piccola camera da letto per lo più immersa nel buio.

Nudo dalla vita in giù con Kiyoomi accovacciato tra le mie gambe.

E le sue labbra che pagherei oro per avere sulle mie, sono lì, e non mi danno tregua.

Forse questa giornata strana a lavoro, ha fatto effetto pure a lui.

Forse si è sommata alla mezza astinenza di questo periodo.

O forse abbiamo solo voglia.

Non lo so. Non so bene cosa prenda a entrambi.

A lui che non aspetta mezzo secondo di più per avvolgermi interamente in bocca.

A me che sono così sensibile ad ogni carezza o sfioramento.

Kiyoomi si avvinghia alle mie gambe e io mi aggrappo ai suoi capelli.

Le dita che stringono forti i riccioli neri, glieli tengo sollevati dalla fronte, per scoprirgli gli occhi.

Ha senso credo.

Che mi abbia fermato qui, a pochi passi dal letto. Con lo sforzo di reggermi sui miei soli piedi, con l'obiettivo fisso di tenere gli occhi nei suoi.