L'amica Di Mia Cugina

Parte 17

Il tempo di rendermi conto di quanto assurda sia diventata la serata e mi accorgo che anche Luca è sparito.

Poco dopo, le ragazze fanno ritorno ed io faccio finta di niente.

Serio e con voce velatamente nervosa dico: "E Luca dov'è"?

"Sta pagando le bevande; deve rientrare" dice con poca convinzione Dany.

"Io vado a prendere la borsetta, spero non me l'abbiano già fregata. Che cazzo di scema sono a lasciarla sul tavolo..." aggiunge Vale sorridendo a denti stretti.

Fanno tutti i misteriosi, come se avessero chissà quale segreto da celare.

Rimango da solo con mia cugina in attesa del ritorno di Vale e di Luca.

Dany mi prende per un braccio. "Robb, che c'è, hai l'aria da funerale, sembri davvero incazzatissimo."

"Ehhh?" fingendo in malo modo di cadere dalle nuvole.

"Si, per favore, cerca di rassettarti, ok?"

"Ma io sono calmissimo, scema"

"No che non lo sei Robb! Ti conosco meglio di quanto tu mai possa credere. E, in verità, ad assere incazzata dovrei essere io! Sapessi tu Robb, ho una voglia addosso..."

"Dai! Su! E....e Luca"?

"Luca? Quello è una minchia moscia, lasciamo perdere!"

"Perché dici così? È così simpatico. E poi, non puoi negarlo, è un bel figo. Ha un fisico invidiabile, da cubista, direi."

In verità non me ne fregava un cazzo di Luca.

"Ok, noi due ci siamo sempre confidati tutto... Sai, prima, quando eravamo in ristorante, siamo usciti con la scusa del guasto alla macchina..."

"Si, che era una scusa l'ho capito. Ed ho anche capito che non avete solo chiacchierato visto che avevi la bocca imbrattata di rossetto e di qualcos'altro."

"Eddai Robb! Lo sai che sono in astinenza da una vita! Credimi, non gli avevo manco sfiorato la cappella con le labbra che è venuto come un adolescente. A quel punto, quasi ne ero schifata. Siamo rientrati. Io ho insistito per restare ancora in sua compagnia ed è per questo che ho proposto la disco. Come dire, insomma, m'ero proposta di farmelo. Di scoparmelo come Dio comanda!"

"Intanto a me, cara Dany, per tutta la giornata, non hai fatto altro che rompermi i coglioni. Tu e quella troietta della tua amica Emy!"

"Ah si, ti abbiamo rotto le palle, quindi? Comunque guarda che io in macchina ho visto tutto, sai?! Ma dai! Tu che le facevi un dito e lei a menartelo di brutto. Credi che sia una scema?"

"Senti, non mi piace come parli. Ma perché non sparisci"? Le sorrisi sporgendo le labbra come per soffiarle un bacio.

"Robb mi vien da piangere, non so cosa pensare di Luca, davvero. Dubito perfino di me, cazzo!"

"Ehi, ehi Dany, che cazzo succede, perché?"

"Perché? Volevo violentarlo nei bagni, ma non gli tirava. Gliel'ho preso in bocca e niente! Ma ti rendi conto? Mi son sentita una fallita; anche se, e qui non ci piove, il fallito è lui. E, adesso, tu te ne stai là, incazzato e mi dici di non essere agitato...ma vaffanculo! Anzi, andate tutti affanculo! Ho dovuto pure consolare Vale che, davanti al bagno, cercava di scaricare un ragazzo che s'era fatto alquanto intrepido e quello non intendeva mollare. Manomale che è arrivato qualcuno in suo soccorso. E pensare che lei non voleva fare altro che farti ingelosire credendo che tu non tenessi più di tanto a lei..."

Mi prese un colpo nel sentire Dany!

Vale aveva giocato pesante e sporco. Con me. Me l'avrebbe pagata!

D'altra parte non riuscii a trattenere un sorriso; qualcosa che accarezzava l'idea di essere scampato dal pericolo che Vale fosse andata in bagno a scopare con quel testa di cazzo. In effetti aveva raggiunto perfettamente il suo scopo se era questo che voleva: ero tremendamente geloso, ma non l'avrei mai e poi mai ammesso ad altri.