Capitolo XII

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Ci eravamo preparati a dovere.
L'allenamento di circa 5 ore dovrebbe aver portato qualche risultato.
Facciamo il resoconto:noi ne eravamo solamente in 3, i cobra ne erano in 9.
Erano decisamente avvantaggiati.
15:00 in punto, è il momento della prova. E come ogni prova mi saliva la pelle d'oca.
-Benvenuti al dungeons finale vittime! La squadra vincitrice avrà accesso ad uscire dall'arena, il rimanente della perdente verrà torturata-
*ingoia*
-La sfida avrà luogo su una vasta pianura. Avrete a disposizione trancee, bunker e armatura. Sarà una battaglia all'ultimo sangue-
Ci siamo posizionati sul posto, ad un tratto le tecnologie iniziarono a trasformare quella stanza in una vera e propria pianura su cui combattere. C'erano trincee e due bunker per ogni squadra. La battaglia iniziava alle 00.00, fino a quell'ora ogni squadra doveva prepararsi in un bunker per offrire alla redazione il miglior spettacolo possibile.
Solo al termine di questa esperienza ho capito a cosa serviva fare tutto ciò.
Ho risposto a mille domande in un solo giorno. La risposta è che tutto questo era un film. I dungeons venivano ripresi e montati con le altre sfide.Questi film non aveva regole, l'unico obbiettivo è quello di incassare soldi e diventare ricchi,senza neppur pagando gli attori che..morivano.
Mi è salito in mente un altro film che ho visto poco tempo fa che narra le vicende di due amici che si erano promessi entrambi di rimanere vivi al termine di questa competizione. E i luoghi erano quasi gli stessi.
Ero pronto, dovevo annientare il film su di noi.
Sceso nel bunker ho riferito tutto ai miei amici e li ho fatti aprire gli occhi.
Per distruggere questo incubo ci voleva l'aiuto di tutti, quindi ci servivano più che mai i Cobra.
Abbiamo deciso di aspettare la notte fino a quando la 00.00 arrivò.
Iniziammo a sentire degli spari,le pistole funzionavano ad elettricità.
Non potevamo uscire,rischiavamo di morire,quindi mi viene in mente un idea.
Presi tutte le pistole e le feci caricare sprecando energia elettrica.
Il mio obiettivo era quello di consumare elettricità e scatenare un blackout. Lanciai acqua a tutte le presi di corrente fino a quando la luce si spense.
Era il momento di uscire,di informare a tutti che dovevamo avere la forza di combattere insieme,di finire questa rivolta vittoriosi. Appena siamo entrati nel loro bunker hanno iniziato a prenderci a calci e pugni; fino a quando hanno capito che venivamo per cose serie.
Era il momento,adesso che erano tutti uniti possiamo scatenare una rivolta.
-Come pensiamo di agire?- chiese una ragazza dei Cobra.
Io risposi -dobbiamo sfruttare ogni secondo di questo blackout per riuscire a mettere mano nei file multimediali del film,rubarli senza cancellarli perché ci serviranno come testimonianza e distruggere tutto.-
-Come faremo ad uscire da questo posto? È tutto blindato- chiese Mara.
"Se noi non possiamo uscire,allora faremo in modo che anche loro marciranno qui dentro."
Queste erano le mie ultime parole prima di andare all'attacco.
00.05, erano già cinque minuti che il blackout aveva invaso l'arena..dovevamo sbrigarci.
Senza energia elettrica le tecnologie diventavano inutili,era il momento giusto.
All'uscita ci troviamo un esercito,non avendo pistole che funzionavano senza elettricità iniziò a correrci incontro.
Mentre correvamo la squadra si era divisa,molti si fermavano per rallentare i nemici affidando a me l'incarico più importante. Sapevo che avevo in mano la vita di molte persone che in futuro sarebbero ritornate. Non ne rimaneva nemmeno uno..nemmeno il vincitore.
Correvo insieme a Mara, Giovanni e 3 dei Cobra..eravamo arrivati al palazzo centrale. Li era custodito tutto,però la porta funzionava attraverso un codice..indovinate un po'
Serviva energia elettrica.
La porta era indistruttibile,quindi decisi di entrare da una finestra già aperta. Ci siamo arrampicati,eravamo a oltre 50 metri di altezza,alcuni sono caduti e non so che fine avranno fatto.
Ne eravamo rimasti solo in 4.
Entrato dalla finestrami ritrovo davanti ad un letto e una scrivania, non era niente di speciale.
Dalla finestra si poteva vedere il quartiere da fuori,era deserto.
Non era il momento di perdere tempo. Presi una penna usb che ho trovato sulla scrivania e mi sono precipitato alle scale principali.
All'ultimo piano c'era la stanza informatica.
Il posto era alla massima sicurezza,
Siccome non c'era energia elettrica i guardiani utilizzavano delle torcie per assicurarsi che nel posto non ci sarebbe stato nessuno.
Dovevamo fare gioco di squadra,un compagno dei Cobra decide di sacrificarsi facendo distrarre gli agenti.
Queste erano le sue ultime parole: "Io li distraggo da sinistra e li attiro a me,voi andate. Sappiate una cosa,il mondo è nelle mani di questa missione.
Fatelo per tutti i deceduti"
-INFILTRATO!- urlò un agente, e tutti corsero in contro all'ultimo componente dei Cobra.
Con il tremolio alle gambe ma con un'enorme agilità salimmo le scale, sfondammo la serratura ed entrammo.
Abbiami acceso una torcia,era pieno zeppo di cassetti con documenti.
C'era addirittura una bomba.
Poi c'erano alcuni pulsanti che servivano a trasformare luoghi in altri e far diventare il posto invisibile.
Mara si occupò di distruggere quel telecomando,io e Giovanni ci dedicammo al PC per rimuovere i file ma mantenerli nella penna USB per utilizzarli come prova.
C'era solo un problema..non c'era elettricità.
Era uno di quei momenti in cui pensi che c'è stato un errore nello svolgimento del piano,ma alla fine ti arrendi dicendo che tutto è filato liscio,c'era solo qualcosa da sistemare.
Allora tutto d'un tratto le luci si accesero così come il computer,le telecamere,le porte e tutti gli aggeggi ad elettricità.
Sentiamo il rumore robotico delle telecamere che ci fissano e un altoparlante che diceva:
-Infiltrati nel quadrante 4C-GG-6-B,annientarli immediatamente.-
Dovevo sbrigarmi.
Presi la penna USB,apro i documenti del computer e continuando a ringraziare la mia bravura sui PC trovai il nostro film. Lo rinominai,chiamandolo "Al limite del mondo" ,perchè ci trovavamo davvero al limite di tutto.
Nessuno ci avrebbe trovato,fino a quella sera.
5 minuti al trasferimento dei file.
Il tempo non era il nostro miglior collaboratore. Intanto sentivamo le guardie che salivano le scale affrettate e le urla dei nostri compagni che li rallentavano,alcuni erano ancora vivi.
Ma subito un boato di proiettili. Per un secondo mi si era fermato l'udito.
30 secondi al trasferimento dei file.
...
15 secondi al trasferimento dei file.
Si sente un rumore,la porta viene sfondata e un soldato mi mira. Ero girato di spalle.
Il mio udito riuscì in quel momento a sentire ogni singolo suono.
Come quello del grilletto.
*grilck* Mi giro violentemente e vedo Giovanni che si lancia davanti a me.
Cade a terra.
Nelle urla disperate di Mara e le mie lacrime ero pronto a morire.
Trasferimento dei file completato.
Sgancio la penna dal PC, prendo il corpo di Giovanni e insieme a Mara ci buttiamo giù dalla finestra.
Tutto avvenne in una manciata di secondi,nemmeno uno sparo riuscì a colpirci.
Nell'aria ci guardiamo e chiudiamo gli occhi; io tenevo a me stretto la pennetta. Non doveva diventare tutto inutile.

...

Un impatto fortissimo.
Non eravamo caduti,era un vecchietto che si dedicava alla pulizia del palazzo. Aveva appena caricato giù dalla sua macchina un trampolino.
Un impatto fortissimo.
Ecco,ora eravamo caduti..ma su un piano morbido e sani e salvi.
Mara piangeva sul corpo di Giovanni dove ormai non c'era più nulla da fare.
*Ad un tratto mi viene in mente una parte del film,dove i morti delle prove venivano abbandonati in cantine*
Prendo dalla tasca la mia bomba che ho rubato al piano di sopra.
La lancio contro il muro dove provocò un esplosione devastante.
-Dove vai Marco!- mi dice Mara mentre gli consegno il corpo di Giovanni.
-Vado a fare una cosa che dovevo fare da tempo. Tu fuggi subito.-
Mara correva mentre gli elicotteri facevano atterrare altri soldati.
Scendo in cantina e trovo un cimitero sotterraneo. Milioni e milioni di corpi senza vita abbandonati.
Trovo il corpo di mia sorella,la prendo e penso a quante cose abbiamo trascorso insieme.
Non volevo che stava in una squadra diversa,non sarebbe mai successo.
Le avevo promesso che saremmo sopravvissuti..non ho mantenuto la promessa.
Era morta,eravamo morti.

Esco dalla cantina ancora più determinato a fuggire. Prendo con me la mia ultima bomba,e prima di lanciarla faccio un respiro profondo.
Vedo che i miei compagni prima di morire hanno tracciato un percorso con la tanica di benzina. Era tutto finito,stava per avvenire la distruzione più totale.
Lancio la bomba e corro verso l'esterno.
Milioni e miliardi di mattoni che cadono provocando un boato fortissimo.
Mentre correvo ho visto una macchina,era Mara con sua mamma.
Sono salito,ero ormai salvo.
Salvo da quell'inferno,salvo dalla morte,salvo dai DUNGEONS.
Pensavo a come avrei potuto cancellare questa storia dentro di me, come avrei potuto riapprocciarmi alla popolazione,come avrei detto tutto questo ai miei genitori... come avrei potuto dimenticarmi del Limite del mondo.

Fine.

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