Storie brevi ~ Mattheo Riddle ~ immagina

Solo per lei

Storia su richiesta: MariasaraCalzavara19
Nome: Chloe Riddle
Età: 6
Luogo iniziale: Riddle Manor
Bollino: ⚪️

Tutti mi conoscono per il cognome Riddle ma é una bugia...o perlomeno é una mezza bugia.

Non conosco i miei genitori biologici, da neonata mi hanno lasciata davanti al Riddle Manor e Voldemort insieme a Bellatrix hanno deciso di accogliermi in famiglia pensando sia una buona idea avere finalmente un'altra figura femminile in famiglia dopo 4 maschi.

Esatto, i fratelli Riddle sono 4: Tom, Mattheo, Sam e Salazar, quest'ultimi sono gemelli e attualmente hanno 15 anni. Mattheo ne ha 17 e Tom 18.
Io, come avrete letto ne ho 6.
Mi hanno sempre ripetuto che sono una bambina intelligente e molto carina, le solite cose che si dicono sempre a un bambino in pratica.
Me lo hanno ripetuto talmente tante volte che ne ho la testa piena, solitamente sono i mangiamorte o le sacre famiglie che me lo dicono ma solo per far buona figura con Voldemort.

In ogni modo quest'anno hanno deciso di mandarmi ad Hogwarts, esatto da quest'anno i bambini potranno andare ad Hogwarts.

Mi accompagneranno i miei fratelli e dovrò stare in camera con loro visto che le regole di hogwarts dicono che sono troppo piccola per essere in camera da sola e sono totalmente d'accordo.

Anche se io mi reputo molto intelligente e pratica ma molte cose non riesco a farle come per esempio leggere o scrivere ma é proprio per questo che andrò a scuola.

Ora arriviamo al tasto dolente della questione: i miei fratelli mi odiano.
Esatto, secondo loro non merito di aver preso il cognome Riddle e tantomeno non avevano intenzione di portarmi con loro a scuola ma nostro padre glielo ha ordinato e un ordine da parte di Voldemort deve essere sempre rispettato.

«Tom! Salazar! Aiutate vostra sorella con le valigie!» urla mia madre dalla cucina.
Sento dei passi raggiungermi in camera mia accompagnati da lamentele poco garbate.

La porta di camera mia si spalanca e i miei due fratelli mi ritrovano per terra con i vestiti dell'armadio sparsi sul pavimento e la vagligia aperta sul letto.

«che casino che hai combinato!» urla Salazar
«non ci arrivo!» mi lamento io indicando le grucce messe troppo in alto per la mia altezza.

Per prendere i vestiti ho dovuto tirarli e così molto grucce e vestiti sono finiti sul pavimento.
«che incompetente» quasi sussurra Tom.
«non ci arrivo!» ripeto provando a difendermi.
«abbiamo capito! Smettila di ripeterlo, la tua voce squillante mi da sui nervi» dice Salazar iniziando a raccogliere i miei vestiti per poi riporli nelle valigie.

«cosa vuoi prendere di giochi?» mi chiede Tom accovacciandosi davanti a me.
Io vado alla mia cesta dei giochi cercando una cosa ben precisa: la mia bambola.
La prendo e la passo a Tom.
«sempre questa? Hai migliaia di giochi e continui a voler utilizzare sempre questa»
Faccio spallucce.
Indico a Tom la lucina accanto al mio letto.
«vuoi portare quel lumino?»
Annuisco.
«non sei un po' grande per quella roba?» dice Salazar
«ha 6 anni» mi difende Tom. Tra i 4 lui é quello che mi ha accolto un po' meglio.
«e va bene ma giuro che se non riesco a dormire per via di quella insopportabile lucina blu la rompo senza pensarci due volte»
«e io lo dico a mamma» dico io andando a prendere il mio album da disegno e l'astuccio.
«e io le dico che nascondi le caramelle sotto al cuscino» riparte Salazar

«smettila, ti comporti come un bambino» interviene Tom
«anche lei!» ribatté Salazar
«lei é una bambina!»
Faccio la linguaccia a Salazar. Lui si china verso di me e mi strappa il lecca lecca dalla bocca.
«lo sai che quando dormirai in camera mia e di Mattheo ti farò dormire nella vasca?»
«smettila» dice Tom dandogli una leggera spinta.
Lui si rialza con il mio lecca lecca in mano.
Mi avvicino e gli tiro il tessuto dei pantaloni e indico la caramella che ha in mano.
«smettila e andiamo a mangiare»