【 4 • 𝑀𝑎𝑟𝑘】

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Il giorno della partenza, mentre ero in macchina con i miei per andare all'aeroporto, e prendere l'aereo per Sidney, non facevo altro che piangere, ero seduto dietro, con la cintura allacciata e non feci altro che stare girato per vedere cosa mi perdevo, non solo, alla richiesta di Cassy di rimanere e stare con lei e di non partire, avrei detto di sì, se non fosse che ero troppo piccolo per prendere delle decisioni mie, ma se avessi potuto, avrei aperto lo sportello con la macchina in corsa, come uno sprovveduto, e sarei balzato fuori, senza nessun ripensamento,non volevo andarmene e questo era anche chiaro ai miei genitori che per tenermi buono mi rimpinzavano di scuse, che al giorno d'oggi non sono ancora state mantenute.

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L'altro giorno era il mio compleanno o forse dovrei dire nostro, volevo scrivergli i famosi "tanti auguri" ma non lo feci e rimasi a fissare il display con il suo nome, nella speranza che magari anche lei avrebbe scritto qualcosa, ma nemmeno lei lo fece, molti di voi penseranno che non sono abbastanza audace e forse é vero, perché sto nascondendo i miei veri sentimenti a una persona che amo da sempre e in più mi nascondo dietro a una storia d'amore per cui non ho mai visto un futuro e non lo vedo nemmeno ora. Un mio amico, di nome Erik, alto, biondo e un gli occhi chiari,un giorno, quando gli raccontai la storia di me e Cassy, mi disse:

Diglielo, cos'hai da perdere? Al massimo ti dirà di no, ma devi provarci lo stesso, perché non sai mai come vanno a finire le storie come queste, e poi com'è che si dice... Carpe Diem ? 》Gli avrei dovuto rispondere che aveva ragione, che non avevo niente da perdere e effettivamente avrei dovuto cogliere l'attimo, ma non gli risposi.

Perdere o essere rifiutato da una persona a cui tieni, con cui ti senti e sei legato dalla nascita, con cui hai condiviso parte della tua infanzia e che ritieni essere quella metà della mela che sarà sempre vicino a te, a proteggerti dalle intemperie del tempo, per evitare che tu diventi nera, non è facile, in più mi vedrei crollare tutto il mio castello di carte e i film mentali che avevo e che ho costruito nel tempo con lei, in questo modo avrei preso coscienza in modo improvviso che tutto era solo un illusione del semplice desiderio di volerla, che amavo l'idea che mi ero fatto di lei e non lei come persona.

L'amore non è semplice e questo lo sappiamo tutti, e sappiamo tutti anche che l'amore non ha una definizione.
Sappiamo anche che esiste una differenza abissale tra l'amore corrisposto e non.
Quello corrisposto ci fa sentire completi, ci amalgama all'altra persona creando un composto omogeneo,c'è legame.
L'amore non corrisposto invece è come gli ingredienti di una maionese, che presi a uno a uno rappresentano le singole emozioni che proviamo per la persona che amiamo, con una condizione che se non li mescoliamo bene la nostra maionese impazzisce , ed è qui che avviene il dramma; il rifiuto, crea in noi uno scompiglio che porta poi a farci impazzire, a porci mille domande, che di conseguenza ci portano a sentirci inadeguati e sbagliati agli occhi di quella persona, che ci porta a chiederci cosa abbiamo sbagliato, a rivivere quei momenti e cercare di analizzarli e capire come potevamo fare quella cosa o in che modo dirlo. Speriamo tutti, in fondo, di essere ricambiati o, di vivere i momenti belli raccontati nei film, il problema è che la fantasia a volte, anzi, molto spesso, non collima con la realtà.

❝𝙏𝙪 𝙎𝙚𝙞 𝓠𝓾𝓮𝓵𝓵𝓸 𝓒𝓱𝓮 ... 𝔸𝕤𝕡𝕖𝕥𝕥𝕒𝕧𝕠❞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora