【 42 • 𝑀𝑎𝑟𝑘】

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Uno difronte l'altro. Quattro occhi. Due respiri, eravamo solo questo in quel momento. Due anime e due corpi.

Inspirai e aprii leggermente la bocca per dire qualcosa, quando a un certo punto, mi resi conto che Cassy stava respirando in un modo strano, quasi affannoso, però non diedi troppo peso alla cosa, faceva caldo quel giorno, quindi pensai che si sentisse accaldata, quando d'un tratto... lei cadde per terra, di schiena, la provai a chiamare , ma nulla, i suoi occhi erano chiusi, non si muoveva più.

Oddio e ora? spero solo che non sia morta, ma perché proprio a lei? Ok forse devo agire invece di farmi troppe domande . Devo chiamare il 911.

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Pochi istanti dopo, piegato per terra, al suo fianco e con le ginocchia che poggiavano sull'erba, composi il numero, avevo il cuore in gola e le mani tremanti, in quell'istante la mia mente pensava la qualunque

Ho fatto qualcosa di male? Mi sa che mi sta venendo un attacvo di panico, mi prude ovunque e mi manca l'aria, solo che devo fare qualcosa e l'unica cosa che mi viene in mente è di controllare il panico, tanto appena vengono i soccorsi al massimo soccorrono anche me .

Nel mentre che aspettavo che l'operatore del 911 rispondeva al telefono, ho avuto dei flashback di tutti i posti che frequentatavamo da piccoli, di quel sentimento nato per caso, di quel bacio avuto a quattro anni, dei pranzi fatti con le nostre famiglie, della scuola e poi del mio addio e la partenza per Sidney, del suo sguardo poco prima di cadere a terra, avevo i suoi occhi tatuati nel cuore .

Ecco che l'operatore mi rispose o meglio l'operatrice :

《 Buonasera, ha chiamato il 911, sono Jenna, qual'é l'emergenza? 》

《 Buonasera, si, allora, io e lei dovevamo incontrarci a Central Park e lo abbiamo fatto, solo che non è venuta da sola, c'era Zack poi lui e lei avevano iniziato a parlare, ignorandomi, allora poi, ho iniziato a parlare con lui, poi se né andato, allora siamo rimasti io e lei e ci siamo guardati, poi lei respirava male e poi è caduta per terra, non parla ha gli occhi chiusi, l'ho chiamata ma non risponde, aiutatemi ti prego 》

Dall'altra parte sentii Jenna che mi rispose con voce calma e pacata, mi trasmetteva tranquillità, solo che Cassy ancora era giù per terra

《 Segui la mia voce, cerca di rimanere calmo e spiegami con calma cosa è successo, prima di tutto dimmi come ti chiami 》

Gli risposi facendo un respiro profondo e poi espirando,

ne avevo proprio bisogno, appena finii di espiare sentii il peso sullo stomaco alleggerirsi, aveva ragione Jenna, con la sua voce e riuscita a calmarmi, almeno in parte

poi iniziai a spiegargli meglio cosa era successo e a dirgli come mi chiamavo

《 Mi chiamo Mark, e io e Cassy una mia amica, dovevamo incontrarci a Central Park in una zona che conoscevamo solo noi, poi lei è venuta accompagnata da un ragazzo, lei mi piace, lui no e alla fine io ero geloso, mi sono comportato come un imbecille, poi lui se n'è andato e lei è caduta a terra 》

Penso di aver spiegato la situazione peggio di prima, solo che sono sotto shock, voglio solo che arrivino i soccorsi

《 Mark, ascoltami, facciamo così, rimani in linea e non toccare la tua amica, mi pare di capire che sia svenuta e abbia perso i sensi giusto? 》

《 Si è andata giù per terra e ha gli occhi chiusi e non risponde 》

《 Perfetto, allora ho inviato il segnale della tua posizione ai soccorsi, cinque minuti e saranno da te, stai tranquillo che la tua amica si riprenderà, se ti fa stare più tranquillo puoi rimanere in linea con me fino al loro arrivo, raccontami qualcosa di te e lei, mi hai detto che ti piace giusto? 》

Decisi quindi di rimanere con lei, avevo bisogno di parlare con qualcuno, non mi accorsi neanche che i cinque minuti erano passati e che i soccorsi erano già al mio fianco a soccorrere Cassy, l'avevano messa sulla barella e poco dopo sull'ambulanza, salii anche io.

Ed ecco che dopo un'ora eravamo al San José New York Center Hospital.

❝𝙏𝙪 𝙎𝙚𝙞 𝓠𝓾𝓮𝓵𝓵𝓸 𝓒𝓱𝓮 ... 𝔸𝕤𝕡𝕖𝕥𝕥𝕒𝕧𝕠❞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora