【 35 • 𝐶𝑎𝑠𝑠𝑦】

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Arrivai a casa, con lo zaino sulle spalle, vidi mia madre che appena mi vide mi apri il cancelletto in ferro battuto che c'era prima di entrare nel vialetto e raggiungere la porta di casa, mi guardò e sensa esitare mi disse:

《 Amore sbrigati che stanno per arrivare gli ospiti! Rinfrescati un pochino, vestiti carin, capisco che sei andata a scuola però potresti sforzarti un pochino e vestirti meglio, ah! A proposito ti ho comprato un vestitino carino, te l'ho messo sopra il letto, mettitelo; sono sicura che ti stará benissimo》Tutto questo me lo disse mentre percorrevano il vialetto per entrare in casa e continuó una volta chiusa anche la porta, praticamente mi sembrava uno di quei mastini napoletani in agguato e con l'ansia che puntualmente mi vomitava addosso, perché non bastava il fatto che quel pomeriggio io avessi l'incontro con Mark e neanche il fatto che probabilmente il test non l'ho passato e che forse non otterrò la borsa di studio per andare al college, ma poi ci si metteva anche lei con questi nuovi ospiti, ma che palle, dico io un "ciao figlia come stai? Come è andata la giornata o meglio come è andato il test" niente lei subito "vestiti carina che vengono ospiti" neanche venisse il presidente di persona, ma che diamine! Dove vivono questi ospiti?  In una reggia? Oppure sono talmente ricchi che vengono pure con il vestito di gala a un pranzo? O magari sono così tanto ricchi che abbassarsi al nostro livello e mettersi qualcosa di un pó più casual lì rovinerebbe la reputazione? Nel mentre che salivo le scale che portavano alla mia camera, a metà della scalinata le risposi, scocciata :《 Va bene 》
Andai su, ma nel mentre che salivo l'ultimo scalino sentii il campanello alla porta, vidi mia madre tutta trafelata che andò verso la porta per aprirla, ma prima di farlo alzò lo sguardo verso di me e disse:

《 Ancora sei li, sbrigatiche sono arrivati! Fra 15 minuti ti voglio qui pronta, MU- O - VI- TI! 》

Le avrei voluto dire "scusami se sono curiosa, volevo solo sapere chi fossero, non sia mai che presto dall'entusiasmo fai entrare anche lo psicopatico di turno, sai che molta gente ci è  morta cosi? " ma avevo capito che non era aria, quindi sbuffai sperando che non se ne accorgesse, anche perché Dio solo sa quanto gli da fastidio  quando sbuffo, mi diressi  in camera, posai lo zaino e in effetti sul letto c'era un vestitino che era carino, ma forse nella frenesia di accogliere i nuovi ospiti mia madre si è dimenticata che non ho il fisico di un grissino, bensì più somigliante a un pesce palla! Di conseguenza quel vestitino, a meno che io non volessi fare vedere anche l'ombelico, per quando era corto, decisi di non metterlo, però in tutto ciò questa fu una cosa che mi fece ridere e mi risollevó un pó il morale. Mi spogliai, andai in bagno e accesi la musica, feci la doccia, mi lavai i capelli, poco dopo, uscii dalla doccia con l'asciugamano avvolto in testa e uno che mi copriva il corpo, aprii l'armadio che era difronte al letto e  iniziai a cercare cosa mettermi sempre tenendo la musica alta, ballando e cantando avevo bisogno di tirarmi su di morale, non avevo tanta voglia di vestirmi bene, ma alla fine optai per un vestito, sempre dello stesso colore di quello che mi aveva comprato mia madre, ma almeno questo era un pó più lungo. Mi truccai, di solito non lo faccio mai, solo che adesso con la musica e tutto il resto mi è venuta voglia; mi sento energica. Per prima cosa iniziai con il correttore poi con il fondotinta e infine  decisi di osare mettendomi eyeliner, che  a dir la verità  non ho mai saputo mettere (tra l'altro fu proprio da lì che è nacque il mio rifiuto per il make up) dopo averla applicata mi resi conto che l'avevo messa discretamente bene, continuai applicando un po di cipria, blush e illuminate; tutti i trucchi gli avevo comprati anni fa, ma mai aperti, quindi erano pressoché nuovi. Infine mi asciugai i capelli e feci una piega mossa, appena finii, indossai il vestito e quando mi guardai allo specchio che avevo in camera,  quasi mi prese un colpo! Non ero abutiuata a vedermi così, in più l'ultima volta che mi ero vestita così era ai miei diciotto anni.

Spensi la musica, sperando che nessuno l'avesse sentita, poco probabile visto che per quanto era alta l'avrà sentita anche il vicino, comunque oramai l'avevo spenta,  qualche secondo dopo uscii dalla camera, la chiusi  la porta e  mi affaccia  dalla specie di balconcino che c'era prima di scendere le scale e vidi tre figure;  un uomo, capelli brizzolato e abbastanza robusto,  una donna con i capelli color cioccolato e qualche colpo di sole  e un ragazzo altro moro e con due... grandi spalle ( a che pensavate? Via la malizia) il mio sguardo si concentro su di lui per qualche istante in più e mi venne quasi un colpo,mi ricordava Mark, alché chiamai Cloe, ma vedendo che non mi rispondeva le scrissi un messaggio:

"Hey amica dove sei? Volevo dirti che qui a casa mia ci sono tre persone, di cui uno è un ragazzo moro e alto e non vorrei che fosse Mark che è venuto con i genitori oppure, non so, che loro siano venuti qui e si siano incontrati e abbiano deciso di venirci a salutare? Mi sono vestita anche bene, tu non ci crederai ma mi sono anche truccata, comunque resta il fatto che non so chi siano! Non so che fare, dovrei scendere ? Se è Mark che faccio?"

Aspettai qualche minuto prima di scendere, speravo che in quel frangente di tempo lei mi rispondesse,e ma non lo fece, quindi decisi di farmi forza e di scendere, oramai ero vestita e truccata, feci un bel respiro e attaccandomi al passamano delle scale (diciamo che non le scendevo mai così, ma in qualche modo dovevo farmi forza,vidi in quel passamano  un appiglio) buttai fuori tutta l'aria che avevo in corpo  a costo si essicarmi, come i pomodori al sole  e  le scesi in più non volevo cadere e fare figuracce, perché per quando avessi le scarpe basse io ero famosa per le mie cadute dalle scale, una volta feci una capriola e caddi di sedere a terra, per miracolo non mi ruppe l'osso del collo.

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Tornando a noi, mentre stavo scendendo vidi che tutti si girarono, anche il ragazzo, quando lo vidi mi resi conto che non era Mark, tirai un sospiro di sollievo, ma mi irrigidii, era piuttosto carino, riuscii a vedere i suoi occhi verdi con qualche pagliuzza marrone, poi mi resi conto che lo stavo fissando un pó troppo e spostai lo sguardo verso mia madre, che appena mi vide mi sorrise, anche lei era leggermente truccata,non si notava tanto, ma io l'avevo notato appena mi aveva aperto il cancelletto di casa, mio padre invece, rimase di stucco, anzi strabuzzó proprio gli occhi!  Dopo pochi secondi si ricompose, come anche tutti gli altri, tranne io che alla vista di questo ragazzo, ero diventata un imbecille, non riuscii a constatare per quanto tempo rimasi con il sorriso stampato sulla faccia, non sentivo più le guancie, era come se mi fossi dimenticata di Mark, così  all'improvviso.

Hey Cassy che ti prende? Guarda che devi incontrare Mark, è poi neanche lo conosci questo qui! Magari è  pure un pervertito! Magari è  un po presto per dirlo, fato che neanche come si chiama,   ma non si sa mai

Fu questione di secondi che ci trovammo tutti seduti  a tabola a ingurgitare cibo , c'era cibo per sfamare un intera popolazione dei  bambini del terzo mondo.

Tutto procedeva bene fino a che...

❝𝙏𝙪 𝙎𝙚𝙞 𝓠𝓾𝓮𝓵𝓵𝓸 𝓒𝓱𝓮 ... 𝔸𝕤𝕡𝕖𝕥𝕥𝕒𝕧𝕠❞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora