【 32 • 𝑀𝑎𝑟𝑘】

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《 Erick sai che odio rimanere sulle spine, mi vuoi dire cosa ti tormenta tanto? Ti chiedo umilmente scusa se non sono stato troppo presente come amico,vorrei semplicemente starti accanto e prendere un po dei tuoi problemi e farli miei, so che è tardi ormai, ma oro sono qui, non punirmi con il tuo silenzio, ti prego! 》Si alzò dalla sedia e rimanemmo tutti e due, uno difronte all'altro senza parlare, poi, improvvisamente mi abbracciò, rimasi estasiato da quell'abbraccio, no so se furono le mie parole che scatenarono in lui questo gesto, oppure altro, fatto sta che mi resi conto che in un certo senso gli avevo fatto capire che, indipendentemente da ciò che lo affliggeva, lo avrei accettato e aiutato lo stesso. In fondo in un amicizia è così che si fa. Mi lasció andare alla porta. Non disse niente. Non so quanto tempo passó da quell'abbraccio alla distanza che porta dalla nostra camera alla porta, ma in quel tragitto l'unica cosa che si sentiva erano i nostri respiri e il traffico, fino a che, una volta aperta la porta, mi sentii toccare la spalla, mi girai e c'era lui con la bocca mezza socchiusa pronto per dire qualcosa, e ciò che disse mi spiazzo, fu questo:

《 Mark, ci sono cose che sono difficili da dire, ma ancora più difficili da accettare per chi le vive, per quattro anni ho sempre nascosto a me stesso,ma anche agli altri chi sono davvero... 》Ero confuso, pensavo di aver capito, ma evidentemente ho mal interpretato, infatti gli dissi:

《 Non capisco... 》

《 Fammi finire Mark, è già abbastanza difficile così, ho temporeggiato, la prima persona a cui l'ho detto è stata Cloe, sapevo che lei poteva capirmi, è solo che ho avuto e ho paura che tutto quello che starò per dirti rovinerà quello che c'è tra noi, la nostra amicizia, ho paura e non sono certo che tu riuscirai a capirmi del tutto, a capire la mia scelta 》

《 Erick dimmelo! Non fare tanti giri di parole, più eviti di dirmelo o cerchi di nasconderlo più sarà difficile per te, perciò fai un bel respiro, e sputa fuori quel magone che ti tieni dentro da quattro anni 》

Notai che si sedette, lo feci anche io, capii che qualcosa di importante era all'orizzonte delle sue parole, prese fiato e iniziò a dirmi tutto, mentre stava parlando mi appoggió una mano sulla spalle e disse:

《 Amico mio, il problema, o meglio quello che ho io e ciò che sto attraversando non è un problema, definirlo così è da persone ignoranti e omofobe, e anche riduttivo in un certo senso, e si,hai capito bene ho detto persone omofobe... 》

Alche gli chiesi se fosse gay:

《 Sei gay Erick? Perché se è questo che dovevi dirmi, scusami ma avresti dovuto già capirlo che non sono omofobo, in più io non vedo dove sia il problema, e poi dato che siamo in vena di dichiarazioni, voglio dirti che anche io ho avuto un periodo in cui pensavo di essere gay,ma poi ho capito di non esserlo, non sto dicendo che il tuo è un "periodo" ti sto solo dicendo che se sei gay, sono felice per te e so che dopo questo, la nostra amicizia si rafforzerá ancora di più 》

Con uno scatto repentino si alzò sbuffando e disse:

《 Mark , non si tratta del fatto di essere gay é semplicemente che non mi sono mai sentito un ragazzo! Per diventare ciò che voglio essere, una donna, devo fare delle terapie ormonali, per farlo devo stare a Sidney almeno per il primo mese, perché devo essere seguito, per poi concludere il tutto con l'intervento finale, so che questo ti spiazza, ma è quello che voglio da praticamente tutta la vita, inizialmente ho pensato che fosse come dici tu "un periodo", non facevo mai vedere a nessuno,nemmeno a te, quello che mi passava per la testa, è stato difficile ammetterlo a me stesso, ma quando ho capito che era quello che volevo davvero, allora si che ho iniziato a vivere, capisci perché mi sono tenuto questo peso per quattro anni? Avevo sempre paura, e ancora oggi c'è l'ho, di come ti possono guardare le persone a cui vuoi bene quando dici una cosa del genere, per alcuni puoi sembrare malato, per altri un pazzo uscito da un manicomio, per altri invece dovresti essere internato in un ospedale psichiatrico, senza via d'uscita 》

Ero davvero senza parole, non sapevo cosa fare e cosa dirgli, che consiglio dargli, era davvero qualcosa che non immaginavo, una cosa è certa sicuramente non lo abbandono é pur sempre il mio migliore amico; nel mentre con la sua solita ironia, per spezzare quel silenzio che era diventato ormai opprimente mi disse:

《 Hey amico... 》

Mi girai e lui concluse

《 Non è che dopo che divento donna poi ti innamorerai pure di me vero? Ricordati che devi parlare con la tua innamorata, altrimenti sai cosa faccio vero 》

《 No per la verità non so cosa mi farai caro Erick, sono tanto curioso adesso 》

Canzonandomi mi disse:

《 Te lo dico tranquillo, "sai che odio stare sulle spine"  》

ammiccando un flebile sorriso gli dissi :

《 Ma che fai mi prendi in giro? 》

《 No macché, comunque per mantenere la serietà, che è durata fin troppo direi, se non vai a parlare con Cassy ti strappo i peli, compresi quelli che hai in testa, comunemente chiamati capelli ad uno ad uno 》

incrociando le braccia e sbuffando gli dissi:

《 Sei brutale però 》

《 Devo esserlo, altrimenti che amico sarei? Almeno sono sincero e schietto 》

《 Direi anche un tantino sadico 》

Dopo questo dialogo abbastanza ironico rispetto a quello precedente scoppiammo a ridere; lui sapeva che io sarei stato sempre al suo fianco, sapeva anche che non avrei buttato al cesso anni di amicizia,e infine sapeva che, in qualche modo, lo avrei aiutato a non farlo sentire sbagliato e a fare in modo che la gente, che può essere brutale, riuscisse a vedere una persona per quello che è, perché noi non siamo solo esseri viventi fatti di un corpo eretto, siamo esseri viventi fatti di paure, gioie, amori, sacrifici e abbiamo anche il diritto di fare quel che cazzo ci pare con il nostro corpo, quindi cara società e cara gente cercate di accettare chi sceglie di cambiare il proprio sesso in cambio di una vita migliore.

Ecco, ora sono pronto per uscire, salutai Erick che mi guardava, mi avviai verso la porta, l'aprii e mi avviai verso Central park, per andare a chiudere un capitolo che era aperto ormai da troppo tempo.

❝𝙏𝙪 𝙎𝙚𝙞 𝓠𝓾𝓮𝓵𝓵𝓸 𝓒𝓱𝓮 ... 𝔸𝕤𝕡𝕖𝕥𝕥𝕒𝕧𝕠❞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora