Capitolo 3.

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"Cosa pensi di metterti stasera?"
Mi chiese Rose,tra una risata e l'altra.
"Sono ancora indecisa."
Ben presto quel poco d'acqua che stava per ingoiare,finì per terra. Sputó sul pavimento e poi mi guardó come se volesse uccidermi.
"Tu?non sai ancora cosa metterti?"
"Ti ho detto che sono indecisa."
"Avanti Ashley,ti conosco,stai mentendo. La verità?La verità é che non sai cosa metterti."
Prese il mio braccio tra le sue mani e mi trascinó al piano di sopra. Aprì la porta della mia stanza,e aprì presto anche l'armadio,cacciando fuori tutti i vestiti utili per quella sera.
"Mh,questo nero,scollato davanti,e corto,ti va bene?"
"É l'unico decente?"
Annuì,mordendosi il labbro,per trattenere delle risate.
"Vado ad indorsarlo. Ai suoi ordini,capo!" Esclamai divertita.
Andai in bagno,tolsi i vestiti che avevo addosso e infilai il vestitino nero. Mi guardai allo specchio,facendo due o tre giri su me stessa,per vedere come mi stava. Non sono mai stata in grado di giudicarmi da sola,per questo uscii dal bagno e chiesi consiglio alla mia amica.
"Ti sta benissimo,stasera farai strage di cuori."
Sorrisi. Erano circa le sei e mezza,per questo rimisi i vestiti di prima e poggiai il vestito,delicatamente,sul letto,essendo ancora troppo presto per vestirsi.
"Ashley,io vado a casa mia,per prepararmi meglio,e poi devo badare anche a mio fratello minore. Ti passo a prendere verso le nove."
Prese il suo cappotto,e uscì da casa mia,salutandomi con un bacio sulla guancia.

Guardai l'orologio,erano le nove meno un quarto. Misi velocemente il vestito,degli stivaletti corti e neri. Mi truccai. Una leggera striscia di matita sopra i miei occhi,il mascara che metteva in risalto le ciglia,un po' di fard per dare colore alle mie guance pallide,e un rossetto color rosso chiaro che metteva in risalto le mie labbra carnose.
Presi la borsa,posata sulla sedia davanti alla scrivania della mia camera,quando sentii il campanello suonare. Scesi di corsa le scale,presi il giubbino per quella gelida serata,e aprii la porta,trovandomi una Rose sorridente davanti. Rose questa sera era talmente bella e preparata per bene,che per un attimo mi venne un dubbio,così sorridendo e chiudendo la porta alle mie spalle una volta uscita da casa mia,dissi "Ma hai un appuntamento?Eh?"
La mora arrossì,cercando di non far notare il suo rossore,abbassando lo sguardo.
"No,ma che dici?"
"Ehi,tranquilla,é normale. Ti sei data da fare in questi pochi mesi che siamo qui,eh"
Sorrisi per tranquillizzarla e ci scherzai sopra.
Tentó un sorriso.
"Rose?"
"Ecco,vedi...si,mi sono fidanzata,non sapevo come dirtelo..."
"Ma é fantastico"Esclamai sorridendo,e abbracciandola. Un abbraccio che ricambió subito. Ero così felice per lei. Finalmente,dopo tante delusioni,aveva trovato l'uomo giusto per lei.
Dopo un po' di tempo arrivammo in discoteca. Quella stanza era piena di ragazzi e ragazze,che ballavano,che bevevano o che a stento riuscivano a camminare. Nella folla,persi di vista la mia migliore amica. La cercai da tutte le parti dentro la discoteca ma non c'era. Andai all'esterno di questa discoteca,ed era del tutto isolato. Guardai alla mia sinistra,e stava lei,appoggiata con la schiena ad una macchina e con un ragazzo davanti che la baciava dolcemente e lentamente. Sapevo bene che queste cose non si facevano,ma volli ascoltare la loro conversazione,di sicuro mi avrebbe perdonata,Rose. Mi nascosi dietro un muro e sentii quello che non avrei mai voluto sentire. Risentii quella voce,la sua voce.

"In his arms"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora