La spiaggia

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Un piccolo paradiso segreto.
Il sole che sorge all'orizzonte, tracciando una scia luminosa sul mare, piatto come una tavola.
Una leggera brezza fresca che fa muovere le foglie degli alberi e dei cespugli che circondano la spiaggetta, proteggendola e nascondendola dagli sguardi di automobilisti e passanti che transitano ogni giorno sulla strada poco distante.
Il silenzio dell'alba interrotto solo dal frinire delle cicale e dai richiami lontani dei gabbiani che volano alti nel cielo.

Angie inspira profondamente l'aria pura e salmastra di quel luogo incontaminato e, ancora una volta, sente che un altro pezzetto di cuore viene ripulito dal dolore che l'ha quasi distrutto l'inverno precedente.

Il suo rifugio, la sua salvezza, la sua palestra.

Da quando è tornata a casa, dopo la fuga precipitosa dal college, sotto lo sguardo indifferente di granchi indaffarati, gabbiani e formiche, ogni alba si è sottoposta ad estenuanti sedute di allenamento per annullare con la fatica fisica ogni genere di pensiero. Con il psssare dei giorni si è accorta che, man mano che il suo corpo entrava in forma, il suo animo si risollevava e le ferite si cicatrizzavano.

Ora, ad estate finita, si sente finalmente pronta a considerare l'idea di tornare alla solita vita di "prima".
Una nuova consapevolezza di sé le scalda il cuore: le sembra che le onde del mare le abbiano, giorno dopo giorno, lavato via ogni paura e ogni rimpianto.
La nuova sé stessa si sta preparando a rientrare nell'arena e ad affrontare il leoni che l'hanno quasi fatta a pezzi.
Nessuno di coloro che l'hanno vista crollare pochi mesi prima sarebbero in grado di riconoscerla nella ragazza in canotta e shorts che cammina piano per quella spiaggia deserta riprendendo fiato.
Il fisico ora non ha più un grammo di grasso in eccesso pur avendo mantenuto il seno pieno e i fianchi dolcemente arrotondati, la schiena è orgogliosamente dritta, il viso disteso è illuminato da un'espressione serena e decisa, gli occhi non guardano più per terra quasi avessero paura del mondo.

Un altro profondo respiro e poi ricomincia.

Allunghi e scatti. Andature. Balzi. Poi sequenze da boxe di jeb, diretto e montante; infinite serie di calci da kickboxing contro un colpitore attaccato al ramo di un albero. In ultimo, corsa di defaticamento, stretching e un po' di yoga per rilassarsi.

Finito.

Angie si siede sulla sabbia asciugandosi il sudore dalla fronte e sentendosi rinata.
Sa che non potrà rimanere nella sua bolla segreta ancora a lungo, ma ormai si sente quasi pronta ad affrontare il passato per esorcizzarlo una volta per tutte.

L'aria di quella mattina di fine agosto è tiepida, l'acqua invitante, nessuno in giro.

"Quasi quasi..." pensa.
Poi, senza soffermarsi oltre, si toglie rapidamente gli abiti sudati e, di corsa, si tuffa in mare.
È da quando ha scoperto questa spiaggetta incantevole che desidera fare il bagno nuda ma non ne ha mai avuto il coraggio.
Ora, mentre nuota lentamente e sente l'acqua del mare accarezzare ogni centimetro della sua pelle, senza indumenti che ne impediscano il fluire, si rende conto che le ultime scorie di ció che era stanno rimanendo intrappolate fra le piccole onde, ripulendola.
Il solo fatto di aver desiderato di nuotare nuda, e averlo fatto senza pensare a tutti i possibili pro e contro, le grida una cosa sola: "Libera!"
Una sensazione di vittoria si allarga in tutto il suo essere. Non ricorda di essersi sentita così bene da mesi.

A lente bracciate Angie torna a riva e, tirandosi indietro i capelli con le mani, esce dall'acqua e torna verso il punto in cui ha lasciato le sue cose.
È ancora molto presto, per cui decide di indugiare un po' al sole appena sorto eppure già caldo, per lasciarsi asciugare dai suoi raggi.

Stesa lì, nel silenzio della spiaggia, lascia che i pensieri sorvolino il 'territorio proibito' dei ricordi dell'inverno precedente. Sorprendentemente si accorge che fanno meno male e che, in fin dei conti, non hanno più importanza.
Conta l' "oggi", qui e ora.
E capisce di essere pronta per ripartire.

'Logan... Non posso cambiare il passato, ma posso riscrivere il futuro. A modo mio. Non so quanto ti piacerà'.

Un sorriso distende la sua bella bocca mentre si rialza e si riveste.
Ha capito che non serve aspettare.ancora, il tempo per nascondersi è finito.

Dopo un ultimo sguardo di saluto al suo bellissimo rifugio, si volta decisa e si incammina verso casa per preparare le valigie.

Il futuro la aspetta.

ONE SHOT STORIES - loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora