Lasciarsi Un Giorno a Roma

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Nota dell'autrice: Salve a tutti! Stato di Grazia è una storia che ho iniziato a Gennaio su un altro sito, ma dopo diverse richieste ho deciso di pubblicarla anche qui. Mi trovate anche su Instagram come Roseharker9


E qual è il grado di dolore

Che riesci a sopportare

Prima di fermare l'esecuzione

E chiedere soccorso a me

Che non ti do

Un motivo ancora per restare

Nella storia di una storia che non c'è

Nicolò Fabi - Lasciarsi un giorno a Roma


Undici.

Dodici.

Tredici.

Sono ufficialmente tredici in totale le macchie di umidità nella sala d'aspetto dell'ospedale.

Dopo ore di attesa, in cui si è rannicchiato in qualsiasi posizione, perfino seduto a terra, conosce quella stanza meglio di chiunque altro.

I sedili di stoffa ruvida duri come la pietra? Diciassette. I distributori di snack rancidi? Quattro. I cestini? Uno solo, stracolmo. Le statuine religiose? Due, una della Vergine Maria e una di Padre Pio.

É da tutta la sera che lo fissano, le due statue. Sembra che lo guardino dall'alto in basso con l'aria di chi non ha mai sbagliato niente, e lui li avrebbe menati se non fossero santi, o statue.

Ma poi che cazzo ci fanno le statue religiose in un ospedale pubblico di un paese laico?

Eppure, mentre fuori la notte è nella sua ora più scura, gli occhi dei due santi sono stati gli unici sguardi rassicuranti che gli sono stati rivolti.

Si alza in piedi in un gesto automatico, neanche previsto, il piano iniziale era di sgranchirsi un po' la schiena, dopo ore seduto su quelle sedie che gli facevano rimpiangere le sedioline in legno scheggiato a scuola, troppo piccole per lui dal primo anno in cui è entrato.

Le sue gambe si muovono da sole, rigide e intorpidite, finché non si trova a mezzo metro dalla Madonna, ingioiellata come una cafona arricchita, ma il suo sguardo lo rassicura. Paradossalmente.

In casa sua non sono religiosi, conta sulle dita di una mano le volte in cui è andato in chiesa, ma ormai sono ore che è solo in quella sala d'aspetto vuota, con la vita che gli passa davanti in flash.

Beh, non tutta la vita, solo alcune parti.

Certo che mi dispiace se ti ammazzano, pure parecchio.

Perchè deve far così? Perchè lo deve prendere in giro?

Noi la stiamo a seguì la legge morale?

Solo il prof è entrato nella sala d'aspetto della terapia intensiva, e ormai tutti gli altri sono andati a dormire, consapevoli di non poter essere di nessun aiuto. Anche lui non è di aiuto lì, ma non riesce a immaginare di essere in qualsiasi altro posto.

Tutta Roma è ridotta in quella sala d'aspetto mezza buia, tutto il mondo è ridotto in quella sala d'aspetto mezza buia.

Alza lo sguardo sulla statuina, non sa molto di lei, della mamma di Gesù, ma alla fine è una mamma, un po' come la sua, questo poteva capirlo. E magari pure lei poteva capire uno come lui.

"ho fatto un mezzo casino, ve'?" la sua voce esce spezzata e roca, sono ore che non parla. Un colpo di tosse gliela aggiusta.

"me sa che ho fatto un casino per intero, altro che mezzo" ammette alla fine, mentre si passa una mano tra i ricchi, scompigliandoli.

Stato di GraziaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora