Come nelle canzoni

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Ma stare insieme male, non lo sappiamo fare
T'ho dato tutto di me, forse ti ho dato il peggio di me
Che tanto il meglio era uguale
Ora che piangi a fare
Tutte le cose migliori e peggiori le ho fatte con te
Ma solo il meglio non vale

Come Nelle Canzoni-Coez


"ci troviamo davanti al più famoso ritratto di Galileo Galilei, che è uno degli elementi più importanti della raccolta degli Uffizi, praticamente una delle prime immagini che ci vengono in mente quando pensiamo a lui"

Chissà Dante se ne è accorto, che sta parlando a una classe che sta ancora dormendo: la sua platea è composta da una ventina di ragazzi con i cappucci tirati su e gli occhiali da sole a coprire le occhiaie, che fanno a gara alla vista della prima banchina libera, per sedersi.

"tipo quando esci bene in foto e la metti dappertutto" sussurra Monica a Laura che ridacchia.

Manuel è troppo stanco persino per reagire, si limita a sorridere pigramente con la testa appoggiata al muro dietro di lui.

Quando passano al quadro successivo, si solleva con un lamento e segue la folla, trascinando le piante dei piedi che non si alzano da mezzo centimetro da terra.

Ha lo sguardo basso e le mani nelle tasche, e quasi sussulta quando un braccio si posa immediatamente attorno alla sua spalla.

"beh?"

Matteo gli scompiglia i capelli ridacchiando.

"mattè ma sei scemo?" gli dice, scollandoselo di dosso e sistemandosi i capelli "che ti prende?"

Il suo amico gli da una pacca sul petto con il dorso della mano, ridacchiando. "come che me prende... nun c'hai niente da dì?"

Manuel tira indietro le labbra e trattiene un sorriso. "nun so de che parli"

"oh guarda che se semo sacrificati tutti per farvi ammucchiare, quindi il minimo che me devi è un resoconto"

"ce credo come te sei sacrificato" Manuel indica Chicca con lo sguardo. È da tutta la mattina che i due si guardano e si sorridono.

"oh guarda che organizza le stanze n'è stato mica semplice" Matteo gli punta il dito contro il petto, in tono fintamente accusatorio "è stata na roba d'organizzazione mezza complicata"

Manuel spalanca gli occhi e annuisce, mentre curva le labbra fingendosi stupito. "mettilo sul curriculum pe quella domanda alla NASA che volevi fa"

"di che parliamo?" Aureliano li raggiunge e si unisce tra loro due, mettendo anche lui il braccio intorno alla spalla di Manuel.

"boni co ste mani" gli intima il ragazzo scostandosi.

"Manuel non vuole dire com'è andata ieri" si lamenta Matteo.

"forse Simone gli ha rifilato un palo" la sentenza di Aureliano arriva rapida e tagliente.

"non mi ha dato un palo" replica Manuel.

"ah!" "ah!"

Dicono all'unisono i due ragazzi, indicandolo. Manuel solleva gli al cielo quando si rende conto di esserci cascato con tutte le scarpe.

"che stratega" Matteo si congratula con Aureliano e gli da un cinque alto.

"sull'orgoglio maschile caschiamo tutti" Aureliano alza le spalle con un gesto casuale "quindi, com'è andata?"

Manuel deglutisce.

L'unica vera risposta era che non lo sapeva nemmeno lui.

Che cosa doveva raccontare? Dei baci, delle mani di Simone su di lui, delle sue mani su Simone, del suono del battito del cuore di Simone sotto il suo orecchio per tutta la notte?

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