E I G H T

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A svegliarmi sta mattina è l'insopportabile suoneria del mio telefono, che mio padre mi ha imposto di tenere sempre al massimo visto che di solito non gli rispondo mai.

Ed è proprio lui che mi sta chiamando in questo momento.

Io risponderei, ma c'è un problema, la posizione del telefono.
Il telefono in questo momento sta vibrando sulla scrivania affianco alla porta, ciò significa che per rispondere dovrei alzarmi.

Non se ne parla proprio.

- Scusate bodyguard di paperino, potreste fare il vostro lavoro e rispondere al telefono per me? - biascico ancora con voce assonnata, mentre i due viaggiano ancora nel mondo dei sogni.

- Draco! Mattheo! - lancio un cuscino ma puntualmente finisce a terra.

- che cazzo vuoi ? - mormora Mattheo con un tono di voce leggermente addormentato e rimango pietrificata per un attimo.

La sua voce addormentata è davvero molto, roca, cupa e diversa.

- fate il vostro lavoro e rispondete a mio padre -

- bodyguard non significa schiavi stronza -

- stronza?! -

Ora vi faccio vedere io che significa essere stronzi, hanno le voci cupe e assonnate, bene svegliamo queste corde vocali.

Entro in bagno e prendo due bicchieri che ho trovato sul lavandino ai lati del rubinetto, li riempio e mi assicuro che l'acqua sia gelida bevendone un sorso.

Quest acqua non è gelida, di più! Perfetto.

Torno da loro e mi posiziono davanti ai loro letti.

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- Bo! - grido rovesciandogli l'acqua su tutte le coperte e che sia per lo spavento o che sia per il freddo, cadono entrambi giù dal letto.

- Scarlett! -
- Scarlett! -

Urlano all'unisono e non posso trattenere una perfida risata che chiedeva di uscire.

- richiamate voi mio padre e dite che è colpa vostra se non ho risposto -

- e poi ti portiamo anche un buon tè freddo?- mi provoca, o meglio, mi prende per il culo, Mattheo avvicinandosi fino ad un centimetro dal mio viso e di conseguenza, dalle mie labbra.

- alla pesca grazie - questa vicinanza non mi mette a disagio, non mi impedisce di rispondergli a tono, ansi, quasi mi piace.

Nel frattempo Draco aveva già richiamato mio padre e gli ha spiegato come andava, chiaramente mentendo su ogni cosa, specialmente sul fatto che andiamo d'accordo.

Sta mattina abbiamo trasfigurazione come prima lezione e se i lavori di coppia consistessero nel trasfigurare l'altro in un rospo, lo farei con piacere... invece eccoci qua, seduti per terra, uno davanti all'altro, ad osservare una pianta crescere.

La lezione finisce e il piccolo germoglio di quella rosa nasce giusto in tempo prima del suono della campanella.

- finalmente, stavo per svenire lì davanti a tutti - sbotta Astoria avvolgendo un braccio intorno alla mia spalla e un braccio intorno a quella di Daphne.

- a chi lo dici, in più, il compito sull'albero mi toccherà farlo con Draco - aggiunge Daphne sbuffando e imposto la traiettoria dei miei occhi dritta su di lei.

- compito sull'albero? - chiedo confusa e Daphne e Astoria scoppiano a ridere.

- tu invece mi sa che ti sei addormentata davvero Scarlett - scherza Astoria continuando a ridere e Daphne mi spiega.

- a fine lezione ha assegnato un compito per la prossima volta da fare a coppie - prova  a dirmi, ma evidentemente sono talmente stanca che nemmeno le sue parole non riescono a resuscitarmi dal mio sguardo perso.

- e a te ti ha messo con Mattheo - aggiunge e spalanco le pupille.

Mi ha messo con chi?!



SpazioAutrice: eiii, so che il capitolo è abbastanza vuoto e che vi ho fatto aspettare molto, ma sta volta ho intenzione di scrivernene un altro a breve.

Intanto fatemi sapere cosa ne pensate, io spero vi sia piaciuto.<3333

The devil's daughter Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora