Cap. 3

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~ non tutto è perduto ~

Quel mattino mi svegliai alle 08:30: in poche parole non riuscivo a dormire. Non mi è mai piaciuto visitare nuovi posti, figurarsi cambiare città. Non ho nemmeno più uno straccio di amici. Scesi dal letto con una voglia che non credevo di avere e iniziai a cercare nell'armadio qualcosa da mettermi. Anche se ero a casa la Strega insisteva che dovevamo comunque vestirci bene. Primo o poi mi ribellerò. Misi dei jeans corti neri e una maglietta bianca abbastanza larga. In più mi misi le calze che mi arrivavano fin sopra il ginocchio. A quel punto mi sistemai i capelli in una treccia e scesi di sotto. Ovviamente ero sola a casa; mia sorella era a scuola e i miei genitori erano a lavoro. Feci colazione con calma e poi ritornai di sopra: pronta per la lunga sessione di anime mattutina. Mi ero sistemata sul letto col computer quando mi venne in mente una cosa.

Se non sbaglio tutti venivano da città abbastanza lontane...

Controllai le loro posizioni e vidi che erano più vicini qui, che alla vecchia città.

- Oh merda... sì sì sì!!! -

Scesi immediatamente dal letto e mi misi la divisa da Comandandante. A quel punto scrissi sul gruppo. 


IDRA

[ POSIZIONE ]

Venite qui il prima possibile! 


Dopo il mio messaggio iniziarono ad arrivarmi messaggi da tutti i componenti: tutti ovviamente rispondevano in modo positivo. Quando vidi che il mio telefono non riceveva più risposte mi inccamminai verso il posto dell'incontro. Un parchetto lì vicino che avevo notato il giorno prima. Restai vicino ad un albero ad aspettarli: il primo che arrivò fu ovviamente Nana.

- Nanageri -lo salutai col capo.

- Comandante -lui mi rispose con un altro cenno.

Pian piano arrivarono tutti. Il problema però fu che nel parchetto stavano facendo una specie di incontri. Stavano combattendo due ragazzi, solo che uno era più piccolo. Mi misi in mezzo e fermai con la mano il pugno.

- Non si prendono di mira i ragazzi più piccoli di te. Non è equo. È un dato di fatto che vinceresti tu -

Mollai la presa del pugno. 

- E tu chi cazzo sei ragazzina -

Lo ignorai bellamente e mi rivolsi al ragazzo:- Tutto bene? -

- Sì... -

- Non ignorarmi testa di cazzo! -

Mi tirò un pugno ma io lo schivai. Facendo questo lui cadde a terra.

- Non si picchiano le donne -

Anche se non mi ero "divertita", decisi che bastava così:- Andiamo -

Così iniziammo a incamminarci e ci dirigemmo verso un parcheggio abbandonato. 

- Mi spieghi perchè non l'hai picchiato? -

- Così. Anche se aveva una faccia da schiaffi -

- Comandante! -

- Sì? - mi girai. - Oh Mitsuri,  sei tu -

Mitsuri Asahina

15 anni - Maschio

Comandante del 5^ squadrone

Non è forte nel combattimento corpo a corpo, per questo porta sempre con sé una bokuto( katana di legno )

- L'IDRA non si era sciolta? -

Lo guardai in modo serio, poi mi spuntò un sorriso.

Mai...

- Mai -

Lui sorrise e tornò al suo squadrone.

Arrivammo finalmente al parcheggio abbandonato e io salii in cima ad una macchina.

- D'ORA IN POI L'IDRA SI STABILIRÀ QUI! CHIUNQUE PROVERÀ AD ENTRARE!... -

Tutti risposero in coro- NOI LI CACCEREMO! -

- IDRA! -

- IDRA! -

Ero felice. Credevo di averli perduti col trasferimento, invece era tornato tutto come prima. Finalmente il mio posto felice, l'unico posto in cui potevo essere me stessa, era tornato; e non l'avrei mai più fatto scappare. Anche a costo di essere sbattuta fuori di casa. Perchè non avrei mai più fatto lo stesso errore: non li avrei mai più abbandonati.

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Eccoci con il 3^ capitolo! Scusate per la troppo lunga assenza e per degli eventuali errori. Tra poco sarà il compleanno di Rindo Haitani/20-10-2022. Cercherò di fare un capitolo per l'occasione.

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~ Diversi ma uguali ~ Manjiro SanoxReader#Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora