penso che forse a volte l'unico modo per capire sia guardare negli occhi
eppure, anche guardando negli occhi a volte ci si dimentica di parti importanti,
mai con cattive intenzioni,
perché alla fine uno scambio di sguardi non avviene mai per caso
a volte riesco a malapena a rendermi conto che esiste qualcosa nel mio petto che batte,
sai, quando vorresti essere solo fra le braccia della tua persona, senza dare spiegazioni, senza chiedere, solo perché ti senti a casa
a volte sento come se volessi davvero dimenticare di quella parte di me che quando arrivano le giornate cariche inizia a saltare i pasti, svalvolare, sclerare per niente.. e tutto il resto.
altre volte invece, sento che tutto ciò mi perseguiti, come un'ombra, come se quelle parole che hai detto con quelle formiche nel petto avessero un peso reale.
mi succede tante, troppe, infinite volte di non voler staccare nemmeno per un secondo dal voler sentire quella persona vicino, nonostante magari sia preso dall'ansia che capita di dover fare durante la giornata; ma forse è qui che sbaglio? dovrei fermarmi e formulare le frasi.. o dovrei prendermi un'ora senza sentirmi così?
sai quel secondo in cui ti ritrovi a dover parlare con il prof, con il petto in fiamme mentre altre persone ti guardano e ti parlano dietro? non sai cosa rispondere e per chiudere velocemente la conversazione cerchi di rispondere nel miglior modo possibile, solo per provare quel secondo di sollievo dall'ansia di dover parlare.
a volte preferirei semplicemente non essere così
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i'm a mess
Acakda piccolo sognavo di fare lo scrittore. dato che non si finisce mai di imparare, provo a riprendere in mano quello che era il mio saper impanicare le prof 65enni delle medie. è una raccolta di parole al vento che mi passano nella testa, spero vi pi...