Mi svegliai di sobbalzo sentendo quel rumore infernale. Quando aprì lentamente gli occhi mi resi conto che non proveniva da quella bomba a orologeria che sognai, ma bensì dalla sveglia. La colpì con forza mentre tentai di fermare quel trillo. Rimasi a letto tentando di riaddormentarmi, quando sentì dei passi farsi più vicini verso la mia stanza.
Mia madre: "Voglio vederti immediatamente sotto a fare colazione tra 5 minuti, altrimenti saranno guai" affermò impettita.
Y/n: " Mhhm... sisì arrivo arrivo", mugugnai mezza addormentata.
Mia madre: "Sarà meglio per te" replicò quando si mise a scendere le scale. Da quando ci eravamo trasferite, mia madre sembrava stare meglio, dopo la morte di papà.
Mi lamentai con un sospiro, ma mi resi conto che ne avrei passate delle brutte se non mi fossi preparata subito... così cercai di riunire quei due neuroni che avevo e fare mente locale. Mi vestì di fretta facendo poca attenzione a ciò che mettevo...avrei potuto benissimo andare in ciabatte e nemmeno me ne sarei accorta.
Scesi di fretta e salutai mia madre, non dopo aver fatto una colazione sostanziosa..anche se ero palesemente in ritardo.
Corsi verso la mia fermata a poca distanza da casa mia...ma il bus era già partito, così con tutta la mia atleticitá presi un sasso e lo tirai, colpì dritto dritto il retro del bus e giurai in quel momento di aver sentito tutto il cibo risalirmi sù per la gola. L'autista notando una persona che correva disperatamente, finalmente si fermò. Salì sul bus, e come al solito in fondo vi erano i cosiddetti "drogati", assieme a quelle gallinelle del terzo. Purtroppo (anche se spesso mi vantavo di ciò) io ero nota come "il mastino", dato che un annetto fa avevo preso parte ad una rissa assieme a Robin Arellano il mio migliore amico. E ci era andata bene, anche se avevamo rischiato l'espulsione..., ma l'importante era che almeno avevamo vinto.
Nonostante questo fatto, io mi consideravo una persona migliore di come mi descrivevano gli altri. Decisi di sedermi accanto al secchione di turno, e lui si strinse a sé spaventato...manco fossi il Rapace...
Scesi dal bus, quando scorsi con la coda dell'occhio una folla tutta ammucchiata in un angolino, gridando all'unisono: "Rissa! Rissa! Rissa!"
Seppi subito di chi si trattava...da quando tre ragazzi della mia scuola erano spariti, compreso Vance Hopper, era lui il più tosto di tutti. Mi feci largo tra la folla e notai che stava litigando con Moose, un bulletto senza palle della mia scuola, così esultando al massimo, gridai: "Vaii Robin!!! Riempilo di pugni!!! Fallo nero!!!"
Moose: "Pensi di essere un duro eh?"
Robin: "Dai scopriamolo"
Moose: "Ti schiaccio come una cimice coglione pelle ossa!!!"
Robin: "E fallo...o te la fai sotto?" rispose prendendolo in giro.
Moose cercò di sferrare un pugno a Robin, anche se inutilmente. Robin finì lo scontro contrattaccando con un calcio, facendolo poi finire a terra. Dopodiché lo tempestò di pugni. Nessuno sembrava fare nulla per aiutarlo. "Ma meglio così" pensai. Se lo meritava.
Voce femminile: "Ma lo sta pestando!"
Mi voltai e distinsi Gwen, in mezzo alla folla. Nonostante la conoscessi da poco, eravamo da subito diventate amiche, perlopiù mi divertivo a sentire da lei tutti gli strani sogni che faceva.
Y/n: "Hey, ciao Gwen. Oggi ha deciso di non risparmiarsi eh?" comunicai ironicamente, indicando con il dito Robin, che stava rovinosamente spaccando la faccia a Moose.
Una voce: "Andiamo dai, andiamo"
Mi accorsi di lui, proprio accanto a Gwen, si fece avanti, mentre tentava di portare via Gwen da lì.
Gwen: "In realtà non si trattiene proprio, non lo fa mai. Oh a proposito, lui è mio fratello Finney. Vedi? Proprio come te lo avevo descritto" ridacchiò.
Con tutte le volte che incontravo Gwen fuori scuola, non mi era mai capitato di vedere, nemmeno per una volta, suo fratello...me lo aveva solo accennato. Con "accennato", intendevo solo un "È un tipo strambo, ma molto gentile".
Ed eccolo là, Finney Blake.
Gwen: "Y/n...Terra chiama Y/n. Tutto bene? Ti vedo pallida?"
Y/n: "Oh sì, sto bene, benissimo...Io sono Y/n, piacere" risposi, con un filo di voce.
Finney: "Piacere mio...", disse fissandomi.
Ci stringemmo la mano, anche se mi sentì mancare il fiato per un po'...tutte le persone e voci sembravano ovattate. E lui fu l'unica figura che riuscì a distinguere nettamente.
Gwen: "Comunque sia..ora dobbiamo andare che siamo in ritardo. A dopo!" mi salutò, e si diresse verso l'entrata.
Ebbi una strana sensazione, fu come un colpo di fulmine a ciel sereno...ed era in quel preciso istante che mi chiesi, se quello fosse stato il fato che abbia voluto farci incontrare, oppure una semplice casualità destinata a segnarci per sempre.
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[its just us] finney blake🍂⚾
RomanceY/n era una ragazza in gamba e sarcastica, dopo che suo padre venne a mancare, la sua vita stava pian piano iniziando a cadere a pezzi. Non tanto per lei che lo detestava, bensì per la madre che stava impazzendo...ma stava pian piano guarendo quando...