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𝐓𝐡𝐞 𝐠𝐡𝐨𝐬𝐭 𝐨𝐟 𝐁𝐨𝐧𝐭𝐞𝐧
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-"La stiamo perdendo, la stiamo perdendo! Presto, un defibrillatore. Serve un defibrillatore!"- urlò il chirurgo che ti stava operando.
-"M...ma è ancora ... cioè ... come ..."- balbettò un infermiere.
-"Stai zitto! Ai buchi penseremo dopo. Passami quel benedetto defibrillatore"- venne ammonito lui.
...
-"Boss, questa volta hai esagerato ..."- disse Takeomi.
-"ZITTO! TU COME LEI NON SAI NIENTE"- urlò Manjiro Sano, il capo della Bonten, nonché il tuo fidanzato.
-"Boss adesso calmati ..."- cercò di rassicurarlo Sanzu.
-"Prima che vi ammazzi, ammutolitevi"- e tutto tacque.
Manjiro si alzò dalla sedia mugugnando un: è solo colpa tua, stronza, per poi andarsene in camera sua.
Ma andando per ordine, cos'era successo di preciso? Perché eri in ospedale? E soprattutto, perché il tuo ragazzo non era con te mentre eri in bilico tra la vita e la morte? Andiamo per ordine:
FLASHBACK
Iniziò tutto tre sere fa:
Eri seduta sul letto matrimoniale leggevi un romanzo rosa. L'atmosfera calma venne però rovinata dal rumore della porta che si chiudeva brutalmente.
-"Che giornata di merda"- lamentò l'unica persona che poteva avere accesso a quella camera.
-"Manjiro, ciao ... come stai?"- chiedesti.
-"Come credi che possa andare?! Non scendere sempre dalle stelle"- si adirò.
-"Si ... scusami"- dicesti chiudendo il libro.
-"E questo?"- domandò strappandoti l'oggetto dalle mani -"Ancora a leggere cazzate? Davvero?"-
-"Ehi!"- ti alzasti dal letto -"Per favore, restituiscimelo!"- lo implorasti
-"Questa è semplice spazzatura"- e lo cestinò.
-"No ...!"- ti alzasti dal letto -"Perché lo hai buttato via?!"-
-"Perché così ho deciso"- ti guardò freddamente
-" ... ma cos'hai oggi? Come mai tanta cattiveria?"-
-"Tsk, cattiveria non penso proprio. Sai chi è l'unica persona cattiva qui? Tu. Tu, sempre e solo tu"-
Ti si spezzò il cuore. Come poteva l'amore della tua vita dire una cosa del genere?
-"Perché ogni volta che leggi queste stronzate mi trascuri"-
Era forse geloso?
-"Ma amore ..."- cercasti di ribattere
-"Sto gran cazzo! Non ho finito di parlare"- ringhiò
Silenzio ...
-"Mentre leggi inizi a parlarmi dicendomi quanto sono carini questi qua, non so come si chiamino ..."- confessò
-"Manjiro ... sei geloso dei protagonisti del romanzo?"- chiedesti innocentemente
-"Non sono geloso! È solo che tu rendi le cose difficili"- sbraitò -"Quando fai così mi vuoi dire che fallisco come fidanzato?!"-
-"Cosa? No! Non lo farei mai"- ti sconcertasti
-"Si, dicono tutte così. Sei una stronza! Dopo tutto quello che ho fatto per te ..."- ti guardò indignato
-"No! Non è assolutamente così, credimi!"- cercasti di spiegare
-"Non me ne frega un cazzo, stronza!"- e ti spinse violentemente contro il muro
-"Ahia!"- ti lamentasti
Udisti un "Tsk" prima di vedere il tuo ragazzo uscire dalla stanza lasciandoti per terra. Nel cadere avevi anche battuto violentemente la testa provocando una discreta fuoriuscita di sangue dal tuo naso.
Dopo questo avvenimento non te la sentisti di perdonarlo, e glielo facesti notare ... oh, l'errore più grande della tua vita. Il tuo comportamento freddo non faceva altro che far adirare ancora di più il boss della Bonten, tanto che un giorno, accecato dalla rabbia, prese la sua pistola e ti sparò ben tre volte al petto.
I suoi sottoposti preoccupati, o per meglio dire, incuriositi, dal rumore vennero a controllare e ti trovarono stesa a terra in una pozza di sangue. Chiamarono d'urgenza un'ambulanza, comportamento insolito da parte loro, aggiungerei.
...
-"Mi dispiace, non ce l'ha fatta"- disse un'infermiera al telefono con Ran Haitani, un sottoposto di Manjiro
-"Capisco ... grazie per tutto"- e riagganciò
La cosa più triste, però, fu che a nessuno importò della tua morte. Solo i tuoi familiari vennero al tuo funerale, controvoglia. Per il resto la vita alla Bonten era sempre la stessa, un loop infinito di traffico di droga, prostituzione, omicidi e tant'altro ... in pratica che tu esistessi o meno non importava.
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𝐀𝐮𝐭𝐡𝐨𝐫 𝐬𝐩𝐚𝐜𝐞
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Ed ecco qui la OneShot per @Simona_Kaminari
Ti sarò sincera, non mi fa impazzire, ma è stata l'unica bozza decente :,) Purtroppo tutte le altre idee erano simili a cose che avevo già visto, quindi volevo fare qualcosina di diverso. Spero lo stesso ti sia potuta piacere, perché se così non fosse te ne farò un'altra.
