Fine

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"Prigioniera n.3174" è nata per essere una storia breve, intrigante.
Dopo averla scritta la prima volta, nel 2017 circa, non ci avevo dato troppo peso. Il fine era di scrivere una storiella che mi era venuta in mente così, per caso.

All'inizio avevo pensato che sarebbe stato bello scrivere un racconto Thriller riguardo ad una ragazza umana prigioniera, ma poi avevo pensato: perché non metterci un finale a sorpresa? E così avevo fatto.

Il mio stile da bambina era molto rozzo e anche con la grammatica non andavo troppo d'accordo.
Così un giorno, circa due anni dopo, decisi di rileggerla e sistemarla.

Sistemai alcune cose che i commenti mi avevano fatto notare, ma non aggiunsi né riscrissi nulla. Forse pensando che tutto sommato non fosse così male.

Finalmente, ora, nel 2022 ho cercato di sistemarla ulteriormente, anche se mi rendo conto che ci sia ancora molto da perfezionare. Così, se aveste critiche costruttive o appunti su errori/cose che possono essere migliorate, ve ne sarei grata.
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La vecchia me, ovvero la me da bambina, a dire la verità non sapeva proprio nulla di come sono trattati gli animali da allevamento. Zero. Ignoranza assoluta. Eppure ci avevo scritto un libro, quindi in parte ne ero a conoscenza oppure era stato tutto frutto del caso? Io opto per la seconda, a quell'età non ero così sveglia e/o informata.

Tuttavia, rileggendo ora la storia mi sorprende ancora di più. In un qualche modo è come se tutto stesse acquistando un senso.
Da piccola, gli allevamenti intensivi per me non erano nulla, non ne conoscevo nulla e non mi ponevo il problema. Sapevo solo che la carne era buona, succosa, e che sì, erano animali, ma come ci arrivassero sul mio piatto poco mi importava.
Qualche volta avevo incontrato vegetariani o vegani e mi sembravano persone così assurde...forti eh, perché caspita io non potrei mai, però strane, quasi aliene. E tutti i miei principi di fronte a loro crollavano e non capivo più niente.

Eppure ora eccomi qui, vegetariana, cercando piano piano di fare quel passo in avanti e finalmente potermi dichiarare vegana di fronte a quella folla immaginaria di persone, no, di fronte a quegli animali che ogni giorno, ora, minuto, secondo, soffrono. Per una bistecca, un nugget, un burger...per tutti coloro che per dieci minuti di piacere devono cedere il diritto alla vita.

E voi starete pensando, ma a noi che importa?
Beh forse nulla, perché in fondo non c'è niente che si può fare per cambiare no?
Io invece penso che un modo ci sia.
La strada è lunga e piena di ostacoli, però a volte è meglio cercare di essere parte della soluzione, piuttosto che fare finta di non essere parte del problema. In fondo, qualcosa inizia a cambiare solo quando ci si riunisce e lo si combatte insieme, no?

I miei primi passi sono questi: cambiare dieta e stile di vita, e informare le persone il più possibile.
Spero quindi che la mia storia possa far riflettere qualcuno e, magari, rivalutare le nostre convinzioni.

Se siete arrivati fin qui, vi ringrazio e fatemi sapere cosa ne pensate!

Qui sotto vi lascio il link per un documentario sugli allevamenti intensivi(Dominion). Ve lo consiglio vivamente per informarvi sull'argomento. (ovviamente, e purtroppo, i contenuti non sono adatti alle persone sensibili. In realtà, anche io sono molto sensibile, però per conoscere la verità ne vale la pena🥹)⬇️⬇️⬇️

http://www.tvanimalista.info/video/allevamenti-macelli/dominion/

Se non fosse possibile raggiungerlo, vi lascio il video qui sotto. ⬇️

         Prigioniera n.3174 Where stories live. Discover now