Sola

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Non c'è più nessuno con me, non un'anima viva. La cella è fredda, eppure non ci sono spiragli. E l'odore è nauseante.
Non vedo nessuno, forse i miei occhi hanno smesso di funzionare? Forse finalmente è giunta la mia ora. Morire sarebbe meglio, forse. Questa cella...la mia cella...già la cella dell'unica prigioniera rimasta.
Io.
La 3174.
L'ultima.
Colei che dovrà soffrire più di tutti gli altri.
No...
Non è questo ciò che voglio...
Non è questa la vita che avrei voluto...
NO!
Non voglio!
Non voglio questa vita di schifo!
Non voglio soffrire ancora!
Non voglio!
Voglio i verdi prati al sole!
I lunghi fiumi dai vari colori...
Ma...
Perché?
Perché voglio queste cose...?
Queste cose che non ho mai visto.
Perché le voglio...?
Non lo so...
So solo che quando sogno mi sento felice, e allora so che quella è la vita che farebbe per me.
Vita...
Cos' è questa parola?
Questa parola per me non ha senso...io non vivo.
Vivere significa essere felici.
Conta vivere nei sogni?

Forse, no.
Forse, sì.
Ma, a chi importa in realtà?

A nessuno credo, come a nessuno importa che io sia qui.
Allora continuerò a sognare, e forse un giorno in uno di questi verrò finalmente liberata.
Aspettatemi, non posso reggere la solitudine.
E non ricordatemi, questo corpo non è degno di essere ricordato, non in questa vita, non in questo stato.

Questo corpo, usato come un oggetto.

Scusami, ne farò buon uso un'altra volta.

         Prigioniera n.3174 Where stories live. Discover now