Non sono nuova qui, purtroppo.
Essere nuovi è meglio...essere circondati dall'innocenza è meglio.
Non sapere cosa ci aspetta...tutto è meglio di sapere.
Dicono che sapere è potere, ma ora sembra una maledizione.È già successo, come sempre. Sono l'unica che assiste migliaia di volte alle stesse scene...sempre, ancora.
La chiave gira veloce nella serratura... uno, due, tre volte. Sembra che giri all'infinito, come un disco rotto.Di nuovo quell'uomo...e con lui altri.
Le mie compagne sono spaventate. Io so cosa sta per succedere. So che non devo aver paura. Perché oggi non tocca a me, non tocca alle mie compagne. Se questo può essere motivo di sollievo, perché ormai non lo so più neppure io.
Tocca ai più deboli, gli indifesi.
Coloro che non hanno la forza di urlare, coloro che non hanno più il diritto di vivere, perché ritenuti utili solo al fine di morire.Mi faccio paura da sola, perché io...io non ho paura. Non ho paura della situazione, perché mai ho avuto un compagno.
E mai ho avuto figli.Loro gridano, si ribellano, ma non serve a niente. Nulla può fermare la grande macchina di uomini che governa tutto questo. Tutto ciò che possiamo fare è assistere in silenzio, conscie del fatto che non avverrà una volta sola, ma proprio come quel disco rotto, andrà avanti ancora, ancora, ancora. E le stesse madri si vedranno portare via i loro cuccioli non una, non due, ma finché vivranno così i loro figli moriranno. Cos'è meglio? La morte forse sembra più piacevole a questo inferno.
Gli uomini si prendono i piccoli. Chiudono la porta, lasciano sofferenze.
E poi non li riportano più indietro.
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Prigioniera n.3174
Short StoryLe campane suonano, no anzi, stridono, urlano, si lamentano. E noi, piano, apriamo gli occhi. Ecco questo è quello chiamatosi mattino. Quello che noi riconosciamo con le voci umane, con l'aprirsi di gabbie e cancelli, con i rumori di passi, i nostri...