Questo non è un sogno

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Già.
Questo non è un sogno.
Sono veramente qui.
Qui, nella stanza.

Nella stanza color sangue, color fuoco e color tramonto.

È arrivato il momento.
È sera e il tramonto è rosso.

Sono da sola, ma non è poi così strano.
Sono al centro di un grande cerchio,un cerchio rosso.
Intorno a me ci sono molti uomini,armati di lunghi coltelli.
Il loro volto impassibile,non si sofferma sui miei occhi pieni di paura,i loro occhi sono vuoti.
Sono vuoti come quelli di un morto, e quello strato nero è aperto appena, riesco ad intravedere una risata malvagia. Capisco. È ridicolo vero? Questa situazione è così ridicola, anche per me. Però non riesco proprio a ridere.

Le finestre sono aperte, ma il freddo non si fa sentire.

È sera e il tramonto è rosso. È sera e il fuoco è rosso. Fuoco? Ammasso di corpi, forse è più corretto. Ma non ha molta differenza. In fondo, è così accesso che sembra un fuoco.

Già.
Un grande fuoco caldo a  pochi metri da me, sottopone al suo calore chiunque entri  nella stanza. Calore o bruciore? La mia gola è secca e solo un urlo stridulo riesce ad uscire dalla mia bocca. Ma perché urlo? Istinto, forse?
So già cosa ci vogliono fare.
So gia cosa mi vogliono fare.

Con le ultime forze mi dimeno, scalcio, urlo, gemo, piango, chiedo aiuto, prego. E ora finalmente capisco, capisco il perché dei loro richiami e lamenti anche quando non c'era più speranza. Perché non puoi accettare il fatto di aver vissuto così la tua unica possibilità in un luogo così perfido. Perché non puoi accettare di farti sottomettere ancora, ancora, ancora. Come un disco rotto cammini quella strada, sempre la stessa e non vedi mai la fine. Poi la vedi e non l apuoi accettare. Perché nascere per soffrire così? Perché? Perché combatto ancora? Perché non mi lascio andare? Non è quello che volevo in fondo?
O mi ero solo illusa...? Forse alla fine proprio ci speravo di essere liberata.

Innocente per tutta la vita, così morivo.
Il tramonto è rosso, e così il fuoco. E il sangue è ovunque, sopra e sotto di me.
Quel vortice nero dentro di me, si cosparge di un rosso intenso. Tutto ruota e pesantemente cado a terra.
Ma ormai non sento più nulla.

         Prigioniera n.3174 Where stories live. Discover now