CAPITOLO 4

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Anche oggi giornata impegnativa, ho fatto ritardo a lavoro a causa di un battibecco tra me e il padrone del condominio in cui abito. Quest'uomo sulla sessantina d'anni non mi è mai stato simpatico, mi ha sempre giudicata per il lavoro che faccio.

Dovrei pagare per un appartamento piccolissimo. Non ha delle stanze, semplicemente la cucina e la camera da letto si trovano nella stessa stanza. Un bagno piccolo con solo il necessario.

La cosa più divertente che ho scoperto è che la moglie ha paura che io le possa rubare il marito.

Negli ultimi mesi non ho pagato l'affitto, rischio che mi caccino fuori. Non ho soldi e non so come fare. Ogni volta provo a portare più che posso uomini nelle stanzette, ma non ne posso più. Ogni giorno è sempre più stancante. Mi sento stanca fisicamente e mentalmente.

Dopo essermi preparata per tutto il pomeriggio facendo delle prove per il mio ballo, aspetto che il locale si apra. Oggi devo impegnarmi di più, devo fare minimo mille dollari per pagarmi l'affitto.

Spero di farcela.

Vado in camerino e con un asciugamano che avevo in borsa mi tolgo tutto il sudore di dosso. Mi infilo il mio completino intimo nero con il reggicalze, metto gli stivali di pelle sempre neri con una cerniera laterale e un bel tacco grosso. Per ultima cosa mi trucco disegnandomi dei baffi sulle guance come se fossi un gatto.

<<Stai benissimo Abby>> dice Mary togliendosi il sudore di dosso.

<<Oggi devo guadagnarmi tanti soldi, devo pagare l'affitto>>

<<Vestita così riuscirai sicuramente ad acchiappare tanti soldi>>

La serata è iniziata da poco e ho già guadagnato cinquanta dollari per un ballo al palo, è già un buon inizio. Decido di avvicinarmi ad un uomo sulla cinquantina con le gambe accavallate che da tempo mi fissa. Avvicinandomi a lui noto la fede al dito, proprio come me lo aspettavo.

Il solito uomo sposato, ma con la moglie che non lo soddisfa abbastanza, in questo locale sicuramente la metà degli uomini vengono qui per questo.

<<Ti va di fare un giro nella stanza rossa?>> dico in modo seducente all'orecchio del signore.

Lui ancora con la faccia pietrificata mi segue senza proferire parola. Lo porto nella stanzetta rossa dove darò il meglio.

Mi metto sopra di lui e inizio a baciarlo con passione, muovendomi sensualmente sul suo pacco, sento già che è eccitato. Tira fuori dalla tasca dei pantaloni cento dollari, ma non mi accontento.

<<Se faccio il servizio completo me ne dai altri cinquanta?>> tira fuori altri cinquanta dollari accontentandomi, è il cliente ideale. Non parla e sgancia soldi, tutti dovrebbero essere come lui.

Gli sbottono la camicia e gli dò dei baci sul petto man mano che scendo, arrivo all'apertura dei suoi jeans.

Glieli tolgo direttamente e abbasso le sue mutande, quindi inizio a succhiarlo provocandogli molti gemiti, lecco tutta la sua dimensione come se fosse una mazza da baseball e lo rimetto in bocca continuando così ancora per un po'.

Mi fermo per ritornare sopra di lui e spostarmi leggermente le mutandine per farlo penetrare all'interno, lui tenta di afferarmi una tetta, ma lo blocco.

<<Sai cosa devi fare per toccarle>> dico bloccandogli il polso

<<Ok ti darò altri cinquanta>> sorridendo gli lascio il polso e mi faccio palpare e leccare da lui.

Rivolta la situazione poggiando la mia schiena a terra e lui si posa sopra di me, continua così le sue spinte mentre io fingo degli orgasmi.

<<Sto...per venire>> dice mentre spinge più velocemente.

<<Anche io...ti prego non ti fermare>> vincerò un premio per la miglior finzione.

Per farlo venire più in fretta apro di più le gambe e avvicino il mio bacino contro il suo membro.

<<Oddio....sono venuto>> io mi rialzo da terra afferro i soldi che mi ha lasciato e prendo gli altri cinquanta che mi aveva promesso.

Ora dovrò continuare così per tutta la sera per pagare quell'affitto.

Sfiorarsi Con Un ditoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora