Cap.1 - Una calda estate al chiosco

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-Da quando il signor Griff è andato in fissa con questa panzana delle "trasferte"...- pensò Edgar, già stanco di prima mattina -...Lavorare in estate è diventato un incubo!-

Edgar lavorava al Gift Shop, il miglior negozio di souvenir, spuntini e idee regalo dello StarrPark (malelingue dicono che sia anche l'unico del suo genere...).

Si trattava di un lavoro, a suo modo, stancante; anche perché il povero Edgar, con la scusa di "fare esperienza", spesso si occupava di più manzioni.

Ad ogni modo: di recente il suo capo, Griff, pensò di fare un investimento acquistando un chiosco ambulante di terza mano, solo per scoprire che la licenza per utilizzarlo nei posti migliori era costosa e difficile da ottenere... Così, alla fine, dovette raschiare il fondo del barile, ottenendo l'autorizzazione per esercitare la sua attività nella spiaggia portuaria.

Ed Edgar fu, ovviamente, il pioniere di questa nuova "avventura" finanziaria... Fiancheggiato dalla dubbia assistenza della sua collega...

Si lisciò per l'ennesima volta il ciuffo che gli copriva metà della faccia, rovinato dall'umidità che imperava in quella calda mattina di metà Luglio. -Mi sono già stufato!-

-E sono appena le noooooveeee!- una voce femminile e gracchiante cantilenò fastidiosamente dal retro del chiosco: era Colette, che con noncuranza afferrava e gettava gli scatoloni alla rinfusa. Anche lei aveva già i capelli arruffati ma, al contrario di Edgar, non se ne curava minimamente; d'altra parte, era venuta con i suoi soliti abiti: Pantaloni di jeans, una camicia con le maniche così lunghe da coprirle le mani e un panciotto abbottonato. Inutile dire che sudava come una fontana; era pressoché impresentabile. Motivo per il quale Edgar, seppur controvoglia, decise di invertire i ruoli: lui avrebbe fatto il cassiere, mentre Colette sarebbe rimasta in "retrovia", a smistare la merce.

-Lo so, Colette: il senso della mia lamentela era proprio quello...- fu la replica stanca di Edgar, mentre osservava con invidia la spiaggia affollarsi di gente pronta a farsi il bagno. Colette sembrò leggerlo nella mente -Scommetto che anche tu vorresti farti un bagno al mare!-

-Ma quale mare! L'unico posto dove vorrei restare con questo caldo, è la mia camera da letto in slip, con bibita gelata e  maratona di film in streaming!-

-Ma chi dorme non piglia pesci!- Replicò Colette -E' per questo che Griff ci ha mandato qui: così facciamo taaaaaaaaaaaaaaanti soldi con due punti vendita differenti!-

-Certo, come no! Facile per quel vecchio bacucco fare affari in negozio, con l'aria condizionata; mentre io sto qui, a schiattare di caldo senza nemmeno un ventaglio!-

Il mood della giornata fu questo per le prime, interminabili ore mattutine. Fu verso mezzoggiorno che i primi clienti iniziarono ad affluire; naturalmente, acqua e bevande varie furono i prodotti acquistati maggiormente. E dato che il chiosco aveva anche un piccolo tendone, presto attorno ad esso si formò una piccola folla. 

Edgar pensò bene di accendere la radio dal suo telefono, per poi collegarlo ad un piccolo amplificatore; sembrava fatto per creare atmosfera, ma era più una decisione strategica di Edgar per coprire i continui deliri di Colette, oltre ai fastidiosi latrati del suo cane Ringhio...

-Aspetta... Cane?!- Edgar si voltò: Colette si era seduta su uno scatolone, iniziando a giocare con il suo cane -Colette! Chi ti ha detto di portarti qui il tuo stupido cane domestico?!-

-Che male c'è?! Al mio Ringhio piace tanto l'aria di mare! Vero, cucciolotto Ringhiotto?!-

-WOOOF!-

Edgar digrignò i denti -Fallo stare zitto e tienilo buono! già questa catapecchia è fatta di legno marcio e sputo: se qualcuno viene a controllare l'igiene del chiosco e scopre che c'è un cane, siamo fottu...-

BrawlStars Romantica: Un'inaspettata scopertaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora