Ero stesa sul letto a fissare il vuoto.
Pensavo e pensavo a come sarebbe stata la mia vita senza mia mandre.I miei pensieri furono interrotti dal suono del campanello, andai ad aprire consapevole che mia sorella era distrutta dalla morte di nostra madre.
Era la polizia. Disse che FORSE aveva un sospettato.
Non sapevo se essere triste o felice o peggio, arabbiata. La mia espressione indicava un mix di espressioni ma il mio corpo restava immobile, paralizzato.
Non sapevo cosa dire o fare.
Ma dopo secondi che sembravano ore, le parole mi uscirono da sole.
"Fatemelo vedere." Dissi. Ero incredula io stessa di cosa avevo apena detto.
I poliziotti annuirono.
Mi misi le scarpe, ma decisi che non evrei chiamato Maddy era ancora troppo sotto shock e poi era mattino presto e stava dormendo, quando dormiva eran le poche volte in cui non piangeva.Io invece non riuscivo a dormire.
Mandai un messaggio ad ashtray.
A proposito di ashtray, non avevamo ancora parlato del bacio prima dello sparo.
Mandai il messaggio ma stranamente ebbe una sola spunta il che significava che non gli arrivato, ma a dire il vero non ci feci troppo caso. Mi sbagliavo.Arrivai alla stazione di polizia.
Ovviamente chi trovai? Nate.
Dissero che lo avevano arrestato per prove che dimostravano un omicidio premeditato, in seguito però mi dissero che non avevano abbastanza prove e come temevo dovevano scagionarlo.Ma una domanda mi sorse spontanea, se sapevano già da prima che dovevano scagionare nate perché farmi venire per niente.
Lo chiesi ad un poliziotto e mi disse testuali parole.
"dobbiamo interrogorla."
"COSA"
"MI AVETE GIÀ INTERROGATO 3 VOLTE SENZA ALCUN VALIDO MOTIVO. E COME SE BASTASSE MI STATE TRATTANDO COME SE FOSSI UNA SOSPETTATA, QUANDO A DIRE IL VERO SONO IO QUELLA CHE SOFFRE PER LA MORTE DI SUA MADRE." dissi tutto di un fiato.I due poliziotti si rivolserò uno sguardo fra di loro, annuirono e mi rivolserò lo sguardo.
E uno di loro disse" può andare, le faremo sapere. "...
Uscì dalla stazione di polizia ed ero infuriata come potevano pensare che fossi stata io a uccidere MIA MADRE.
Un momento di realizzazione si fece presente interrompendo i miei pensieri. L'avevo chiamata" mia madre". Non smettevo di piangere.
Lei era per me la mia vera madre solo lei, ma ora non c'era più.
...
Ero in macchina e stavo continuando a chiamare ash ma nessuna risposta.
Mi preoccupavo ed ero triste del fatto che potessi credere che mi poteva tradire.
Non l'avrebbe mai fatto, mai.So che non eravamo fidanzati, ma.
...
Sfinita, mi sdraiai nel letto e guardai il telefono ma nulla, vedevo solo l'orario che segnava le 10.55 del mattino.
E poi li ricordai.La scuola.
Era già cominciata da un ora e avevo 15 minuti per l'inizio della seconda ora.
...
Non avevo mai pedalato una bici così velocemente in tutta la mia vita, ma ero lì davanti alla scuola giusto in tempo.
Mentre mi sentivo un ciclista professionista mi incamminai fiera verso il corridoio, ma qualcosa non andava.
Avevo a disposizione ancora una decina di minuti prima della seconda ora e non avevo intenzione di entrare prima, così andai in bagno, ma forse fu la scelta peggiore che potessi mai fare.
Le lacrime incontrollate continuavano a rigarmi il viso mentre osservavo la scena:
Ashtray e indovinate un po' nadia.
Tra tutte doveva scegliere proprio lei.Ora vi spiego meglio, ma prima facciamo un passo indietro precisamente quando ero ancora in orfanotrofio.
Lei, lei mi ha reso l'infanzia un inferno.
Mi bullizava ogni giorno senza pietà dando sempre la colpa a me di tutte le cose che LEI.
Mi faceva mi faceva vedere i topi morti dicendo che io appartenevo a loro. Mi sentivo uno schifo.
A soli 5 anni.In tutto ciò me ne andai ignorando le voci dietro le mie spalle.
Volevo stare sola e così andai nel mio posto.
Dalla morte di mia madre io e ash come avevo detto avevamo legato molto così tanto che avevamo un posto segreto in cui andavamo era il nostro posto solo io e lui.Una spiaggia.
Ma non era una semplice spiaggia.È complicato ma li ci trovavo qualcosa che mi attirava qualcosa si magnifico.
Da piccola mi piaceva esplorare e scoprire nuovi posti, e anche se conoscevo quella spiaggia come le mie mani sapevo che nascondeva qualcosa.
Tranquillità, mi dava tranquillità e amavo tutto ciò.Mi sedetti nella sabbia, tolsi i calzini e feci i bagnare i piedi dalle onde.
Pensavo e pensavo, non mi stancavo mai di farlo.
Non potevo credere che ashtray potesse farmi questo, non riuscivo a crederci, non realuzzavo oppure non volevo realizzare non so. Piangevo e piangevo.
Il mio viso stava diventando il mare che avevo di fronte e i miei il tramonto rosso fuoco.
Ero riempita di emozioni. Rabbia, tristezza, delusione...
Sapevo che lui provava dei sentimenti per me, o almeno credevo. Mi ero illusa.
Me lo dovevo aspettare.Delle mani mi toccarono la spalla.
Quella delicatezza e quelle mani potrei riconoscerle dappertutto.Un brivido mi passo in tutto il corpo.
"scusa" dissse.
Qualcosa mi disse di voltarmi, quindi con la velocità che avevo in corpo e l'adrenalina mi alzai mi gurai e lo schiaffeggiai.
Forse avevo esagerato.
Ma no hai fatto bene.
Cosa?
Hai fatto bene.
So che è stupido da domandare ma chi sei?
La vocina nella tua testa. Stupida.Vedevo la tristezza nei suoi occhi.
A:"mi ha baciato lei"
"MA ANCHE SE FOSSE PERCHÉ NON RISPONDEVI?"
Abbassò la testa.
"Lo sapevo, lo sapevo ho abbassato la guardia e ne hai approfittato."
A:"non è come credi. "
"cosa dovrei credere??"
Tirò un sospiro.
A:"volevo farti una sorprese per il tuo compleanno. "È vero tra poco era il mio compleanno...
"ma l'hai baciata."
"no mi ha baciata lei."
"ti è piaciuto?"
"no, giuro Tn che non mi è piaciuto ti amo ok? È la prima volta e spero non sia l'ultima perché sei fantastica e non mi perdonerei se ti fer-"Lo baciai.
Ho fatto una cosa stupida? Si
Lo rifarei? Si
Stai sbagliando
Stai zitta. Stupida coscienza.Narrators pov
Il bacio era delicato ma era aggressivo.
Era previsto ma improvviso.
Era il più bel bacio di sempre oer entrambi.Le loro morbidi labbra si staccarono per prendere fiato, si guardarono e sorriserò e poi riunirono le loro labbra.
Il resto è storia. 🙈
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tu e io || ashtray
Romancetn intelligente e per i fatti suoi, ma quando vuole stronza. Per motivi che non vuole rivelare è orfana. Un giorno, però, la sua vita si stravolse drasticamente.