[O4] Jo-ha-kyu e kishotenketsu

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In cui: s-shinocha chiede di spiegarle i titoli giapponesi dei rebuild, ed io mi faccio venire il mal di testa. No dai, scherzo (più o meno).

Spoilers un po' da tutti i Rebuild, ma comunque non siete scemi, e di sicuro, se non li avete ancora visti tutti, saprete voi dove fermarvi a leggere (prima scrivo sempre a quale film mi riferisco).

Facciamo un piccolo recap dal capitolo precedente

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Facciamo un piccolo recap dal capitolo precedente. I nomi dei rebuild sono:

Evangelion: 1.0 you are (not) alone, o "Jo" nel titolo internazionale, che sta per "Prelude" (preludio, introduzione)

Evangelion: 2.0 you can (not) advance, o "Ha", che sta per "Break" (rottura)

Evangelion: 3.0 you can (not) redo, o "Q" ("Quickening", accelerazione)

Evangelion: 3.0 + 1.0 Thrice Upon a Time, o ":||"
(Kishotenketsu... e a questo poi ci arriviamo).

Forse vi siete già imbattuti in uno dei capisaldi della narrativa occidentale, la struttura in tre atti: inizio, sviluppo, finale.
Probabilmente avrete anche notato che, di solito, le cose funzionano pressapoco così:
1) Il primo atto presenta uno stato di equilibrio e introduce lo spettatore alla vicenda, agli ambienti, ai personaggi

2) Nel secondo atto si determina un qualche tipo di conflitto tra due o più forze, viene a crearsi uno squilibrio rispetto alla situazione di partenza

3) Infine, nel terzo atto, assistiamo alla risoluzione di tale conflitto, e al conseguente riequilibrio.

Eppure, Q (che, ripeto, è Evangelion 3.0) è riuscito a spiazzarci completamente. Chi si sarebbe mai aspettato uno stravolgimento del genere, e per di più fin dalla prima sequenza? Nessuno avrebbe mai potuto prevedere una svolta così radicale, e soprattutto uno strappo così brusco rispetto a 1.0 e 2.0.
... oppure sì? E se fosse il nostro approccio di occidentali, il problema? Forse non stiamo pensando quadrimensionalmente da giapponesi. Forse, se nel nostro bagaglio culturale ci fossero state le nozioni di Jo-ha-kyu e Kishotenketsu, Q non ci sarebbe sembrato un tale fulmine a ciel sereno. Forse, eh. Forse.

JO-HA-KYU: preludio, rottura, accelerazione

Nato in relazione alla musica tradizionale eseguita nelle corti imperiali, il concetto di Jo-ha-kyu si è poi esteso a innumerevoli aspetti della cultura giapponese, dallo sport del kendo alla cerimonia del tè, dal gioco dello shogi (prendete nota, perchè ne risentirete parlare nel prossimo capitolo) alla rappresentazione teatrale. Si tratta di una sorta di principio di modulazione, che vuole che un processo - sia esso un'esecuzione musicale piuttosto che uno spettacolo di teatro Kabuki - inizi molto lentamente, per poi entrare gradualmente nel vivo e, infine, terminare in modo repentino.
Le tre particelle che compongono il termine possono essere così tradotte:

Jo: introduzione
Ha: rottura
Kyu: velocità

L'utilizzo di termini legati alla musica è tutt'altro che una novità in Evangelion, e il Rebuild non fa eccezione, anzi, l'elemento musicale è ampiamente esibito e rimarcato. I titoli giapponesi dei primi tre film, come già detto, sono proprio Jo, Ha e Kyu. Anche per la distribuzione internazionale ai film è stata associata un'iniziale corrispondente ai medesimi concetti: P - Prelude (preludio), B - Break (rottura), Q - Quickening (accelerazione).

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