Forse era destino che nessuno dei due arrivasse incolume alla fine di questa esperienza. Che uno dei due, in un modo o nell'altro, perisse sotto la forza e l'astuzia dell'altro. Probabilmente la vita, con te, non è stata particolarmente buona e generosa regalandoti solo strazio e miseria, povertà e ignoranza, lacune e stupidità.
Sospirai seccato e seduto sulla sedia, fuori in un dehor di un bar di alta classe. La Maison. Alta classe un paio di palle, pensai, guardandomi in giro con noia. Camerieri poco professionali, poca distanza da un tavolo all'altro e un tremendo ritardo nel ricevere il mio ordine.
Alta classe un paio di palle.
Avevo deciso di presentarmi decisamente in anticipo all'appuntamento che avevo quella sera. Mi impegnai anche nel vestirmi bene, era... un evento importante quindi dovevo essere all'altezza di tale serata. Una camicia bianca e ben stirata, scarpe Oxford nere e lucide, jeans e guanti di pelle del medesimo colore e come piccolo tocco, l'orologio...
Ricevetti la mia bottiglia di vino rosso dopo ben dieci minuti che ero lì ad aspettare, la cosa.. mi irritava parecchio. Avevo da fare grandi cose. Mi feci portare già anche due calici, il posacenere e anche qualcosa da sgranocchiare poi fissai i due calici davanti a me a lungo, a gambe accavallate, finché la mia cara e dolce compagna di bevute, nonchè di vita e collega di lavoro apparì oltre la mia visuale.
Una donna bellissima ed elegante, dai lunghi capelli castani, mossi e morbidi, il fisico atletico come il nostro lavoro richiedeva, labbra carnose e occhi vispi e attenti che mi fissavano con una nota di lussuria. Sorrisi, dolcemente, alzandomi per farla accomodare alla sedia davanti a me, tornando a sedermi davanti a lei, di nuovo con le gambe accavallate.
«Sei venuto in anticipo Nix, avevi così tanta voglia di vedermi?»
«Certamente.» sorrisi guardandola negli occhi «E' da così tanto tempo che non passiamo una bella serata io e te, soli. Mi sembrava il minimo arrivare in anticipo per aspettarti a dovere, mia cara.»
Vidi i suoi occhi illuminarsi alle mie frivole e dolci paroline.
Non aveva minimamente idea di nulla.
Guardai l'ora con attenzione, non volevo che pensasse che io fossi... annoiato dalla sua presenza. Non era una cosa che potevo permettermi, quindi sorrisi quando guardai l'ora guardando verso la grande terrazza. Trattenni uno sbuffo a quel pensiero, questo era il posto perfetto per una serata perfetta.
«Questa sera c'è un evento molto carino che da qua si dovrebbe vedere perfettamente mentre ci godiamo del buon vino, sai?» lo sguardo passò sul suo, puntato con sicurezza nei suoi occhi da cerbiatta.
Povera innocente creatura.
«Ma davvero? Sapevo che c'era qualcosa quest'oggi, ma non ho proprio avuto tempo di leggere.»
«Mmh...» accennai un sorriso, un po' troppo lussurioso forse, ma abbastanza da attirare la sua attenzione «Faranno volare dal fiume delle lanterne cinesi per iniziare per bene il nuovo anno, come buon auspicio in modo da far volare via le preoccupazioni e le energie negative.»
«Oh! Sembra davvero una cosa fantastica! Così da qua vedremo tutto, giusto?»
«Tutto quanto.» affermai sicuro «Sarebbe da maleducato portarti fuori alla sera sapendo di questo evento senza trovare un posto dove poter vedere comodi.»
La vidi sorridere felice come una bambina, per poi togliersi la sciarpa e posarla dietro alla sedia, adagiando cautamente la borsetta sotto, al sicuro da malintenzionati o ladri tenendo invece il cappotto addosso per coprirsi dal fresco invernale.