Palawan

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Arrivata a Palawan, si recò subito in albergo dove lasciò la valigia, uscì e cominciò a camminare con il telefono in mano e l'applicazione delle mappe davanti. Passò in un luogo dove era possibile vedere il tramonto sul mare, si fermò ad ammirarlo, sorrise. Era ancora meglio di come l'aveva immaginato quando, un anno prima, ne parlava con Sergio o meglio, come lo conosceva all'epoca lei, Salva. Nel momento in cui rimise gli occhi sul cellulare, gli apparve il segnale visivo e acustico di 'Batteria Scarica'. Guardò in alto come se stesse dicendo "Ma proprio adesso, no." Vide un piccolo chiosco, si avvicinò, sperando che il venditore parlasse almeno Inglese.

"Excuse me... do you have a charger? Charger, please, for the phone... Battery?" il ragazzo scosse la testa per farle capire che non capiva la sua lingua. Seduto di spalle un uomo, con un cappello bianco, alzò la testa "Se è importante - si girò verso di lei togliendosi il cappello - può usare il mio..." le sorrise, Raquel rimase per un momento senza fiato, gli occhi diventarono lucidi e alla fine gli sorrise. Era lui, l'aveva aspettata un anno, tutti i giorni in quel chiosco, nella speranza che arrivasse. Adesso era lì davanti a lei.

Rimasero qualche minuto a fissarsi, nessuno dei due sapeva cosa dire.

Ad un certo punto, Sergio si alzò dallo sgabello, si avvicinò a lei "Ispettrice... benvenuta a Palawan." sorrise, si mise a posto gli occhiali con il suo solito gesto. Raquel sorrise "Vedo che non ha perso il vizio di aggiustarsi gli occhiali." "Mi sa che non lo perderò mai..." risero, lei gli mise le braccia intorno al collo, lui gliele mise sui fianchi. Si baciarono lentamente per non perdersi neanche un secondo di quel bacio e neanche un millimetro delle labbra l'uno dell'altra. Un bacio tanto sognato e tanto sperato. Se gli avessero detto che un giorno, a Palawan, si sarebbero rivisti, li avrebbero presi per pazzi. Si staccarono per prendere fiato, si guardarono sorridendo, lui le accarezzò il viso "Viene con me, Ispettrice?" lei annuì sorridendo.

Sergio la portò a casa, entrò e si tolse cappello e giacca attaccandoli all'attaccapanni. Lei mise su una sedia lo zainetto. Si guardarono negli occhi si avvicinarono di nuovo. Lei gli mise di nuovo le braccia intorno al collo e lui le accarezzò i fianchi. Chiusero gli occhi appoggiando la fronte uno sull'altra. Ricominciarono a baciarsi. Raquel lo fermò "È giunto il momento di smettere di darci del lei, non credi?" sorrisero "Io credo che sia il momento di darci del tu..." "Sì..." sorrisero, ripresero a baciarsi, lui la prese in braccio "Vuoi fare il tour di casa o ci pensiamo dopo?" "Appena arrivata, dopo un anno senza vedersi? Secondo te?" rise "Ho chiesto." risero, ripresero a baciarsi.

La portò in camera, nel tragitto cominciò a sbottonargli la camicia. Arrivati in camera la mise giù, lei gli tolse gli occhiali appoggiandoli sul comodino, gli aprì la cintura e i pantaloni e gli tirò fuori la camicia per poi togliergliela. Lui le tolse la maglia e le slacciò il reggiseno per poi toglierglielo. Ripresero a baciarsi andando a sdraiarsi sul letto mettendosi sotto Raquel che gli prese il viso tra le mani accarezzandoglielo, lui con la mano con cui non si stava appoggiando le accarezzò il fianco. Lei scese con le mani, gli mandò giù i pantaloni e gli passò la mano sui boxer, lui le morse leggermente il labbro per il piacere. Cominciò a baciarle il collo scendendo sul seno. Le tirò giù la gonna e il tanga, lei alzò il bacino assecondandolo, lui continuò a scendere baciandola lungo il corpo. Iniziò a baciarle l'interno coscia, lei aprì un po' le gambe chiudendo gli occhi per godersi il momento e lui andò a stimolarla inserendo due dita cominciando ad entrare e uscire. Cominciò ad ansimare. Si spostò e cominciò a passarle la lingua nella vagina dall'alto al basso per poi fissarsi sul clitoride, lei fece dei piccoli gemiti. Erano da soli, in una casa sulla spiaggia, lontano dalle altre abitazioni e potevano fare l'amore senza preoccuparsi di essere sentiti. Sergio invertì i movimenti, passò a stimolarle il clitoride con le dita ed entrò con la lingua, lei gemette mettendogli una mano tra i capelli e l'altra stringendo il lenzuolo "Oh sì... sei fantastico." Lui sorrise continuò mettendoci più foga, lei continuò a gemere. Dopo un po' invertì, tornò a penetrarla con le dita per passare al clitoride con la lingua e infine a succhiarla. A quel punto, raggiunse l'orgasmo gemendo. Lui tornò su baciandola lungo il corpo, mentre lei cercava di tornare ad una respirazione normale, si pulì il viso e ripresero a baciarsi.

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